cancellare anche Hume – 367

quindi anche David Hume era uno sporco schiavista, un razzista: il Dr Felix Waldmann, ricercatore universitario inglese su di lui, ha scoperto una lettera sconosciuta derl grande filosofo scozzese, scritta nel marzo 1766, in cui incoraggia il suo protettore, Lord Hertford, ad avviare una piantagione a Grenada, impiegandoci degli schiavi.

ovviamente in quel periodo la schiavitù era assolutamente normale: solo nel 1815, a margine del Congresso di Vienna che restaurò la vecchia società nobiliare e clericale combattuta da Napoleone, fu firmata una generica Dichiarazione riguardante l’abolizione della tratta degli schiavi; si noti bene: abolizione della tratta, e non della schiavitù, che rimase tranquillamente praticata per tutto il secolo, e del resto non è completamente sparita dal mondo neppure oggi, e dove è sparita ha forse assunto forme ancora più odiose: il lavoro minorile! il lavoro precario!

ma in realtà Hume scrisse ben di peggio, e questo lo si sapeva da tempo: c’è una nota francamente orribile nel suo saggio I caratteri nazionali, del 1748; e fu persino censurata per anni nell’edizione italiana della sua opera. https://www.oikoscentrostudi.org/david-hume-razzista-come-tutti-gli-illuministi/

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una torre della Università di Edimburgo era intitolata a lui, ma, dopo la campagna avviata dalla studentessa Elizabeth Lund, il suo nome è stato tolto, e ora la torre ha soltanto un numero civico.

e intanto il filosofo padre dell’idea di tolleranza e della lotta radicale ad ogni presunzione di un sapere assoluto, è stato messo alla gogna con un cartello sulla sua statua nel centro della sua città.

«Non dovremmo promuovere la figura di un uomo che ha difeso la supremazia bianca», ha dichiarato la virtuosa signorina.

ma Voltaire, Kant, Locke non furono da meno: erano uomini del Settecento! abbatteremo anche le loro statue?

cancelleremo tutta la cultura del passato e le tracce della fatica storica che è costata la costruzione di una minore barbarie, anche grazie proprio agli sforzi di Voltaire, Kant, Locke, Hume?

non ci rimane che aspettare adesso la scomunica di Rimbaud, che però almeno il mercante di schiavi, a fine Ottocento, l’ha fatto davvero.

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ma come si sarebbe difeso Hume da questa accusa?

glielo abbiamo chiesto, per via telepatica, e abbiamo ricevuto questa risposta:

E’ risaputo che in tutte le questioni che vengono sottoposte all’intelletto, il pregiudizio è quanto di più distruttivo nei confronti del sano giudizio e perverte tutte le operazioni delle facoltà intellettuali. Noi siamo propensi a chiamare barbaro tutto ciò che si allontana grandemente dal nostro gusto e dalla nostra comprensione. da La regola del gusto, 1757

Un commento

  1. Direi che Hume si è difeso benissimo da solo, nella tua chiusa… leggere la storia senza contestualizzare è quantomeno infantile, quando non apertamente in malafede. Io penso che in questi abbattimenti ci sia un mix delle due cose, oltre naturalmente il richiamo della foto sui social.

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