tutti stimiamo Fauci, almeno per sentito dire, e per come ha tenuto testa a Trump; ora che il colpo di stato legale al rallentatore di Donald sembra volgere al peggio per lui, l’autorità morale di Fauci è ancora cresciuta, e tutti lo ascoltiamo con rispetto.
(ehi, se a qualcuno sembra che io stia facendo la parodia del discorso di Antonio nel Giulio Cesare di Shakespeare, non sbaglia: quindi, meglio dirlo chiaro: Anthony Fauci è un uomo d’onore).
Fauci sostiene che “le vaccinazioni contro il Covid potrebbero cominciare a metà dicembre, in Usa e in Italia” e che la normalità arriverà nel secondo trimestre del 2021, “quando avremo vaccinato la maggioranza della popolazione”.
il rispetto che merita Fauci come uomo d’onore emerge chiaro quando, nel resto dell’intervista alla Stampa, aggiunge “la maggioranza della popolazione che vuole farlo”: qui c’è quella considerazione per i diritti inviolabili dell’individuo (almeno nella cultura occidentale), che manca del tutto negli scherani del vaccinismo nostrano che blaterano già di vaccinazioni obbligatorie.
Fauci aggiunge anche: È decisivo però che si vaccini la maggioranza della popolazione, perché altrimenti l’epidemia continua a l’operazione fallisce.
manca ancora parecchio tempo, ma questo colloca la questione in un ambito di scelte morali molto significative e importanti: ciascuno dovrà decidere se vaccinarsi oppure no, non soltanto in base ad una valutazione che riguarda lui stesso, che dovrebbe essere indiscutibile da parte degli altri, ma anche nella consapevolezza delle implicazioni sociali delle sue scelte.

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detto questo, vediamo meglio i problemi, se a qualcuno non dispiace.
1. Fauci parla soltanto dei vaccini Moderna e Pfizer, che hanno firmato contratti con l’Unione Europea – io temo troppo frettolosamente da parte nostra; questi due vaccini, se non sbaglio, sono vaccini genici; è la prima volta che si sperimenta la terapia genica in campo vaccinale. la prudenza deve essere estrema, viste precedenti esperienze: rimando al mio post di ieri: https://corpus2020.wordpress.com/2020/11/23/il-punto-sui-vaccini-e-crisanti-verso-un-essere-umano-ogm-covid-via-mail-9-496/. sono sicuro che questi vaccini sono stati testati, non dubito che Fauci sia uomo d’onore nel proporli; ma i dati precisi di queste sperimentazioni non sono tuttora pubblici, ci sono soltanto anticipazioni generiche; senza essere affatto scettici per partito preso, è doveroso esigere che i vaccini non vengano impiegati prima della pubblicazione di questi dati; è la banalità che ha detto Crisanti; il fatto che sia stato subito sbranato mediaticamente, questo sì, suscita gravi perplessità.
2. ieri è arrivato un annuncio diverso, che dovremmo considerare con più attenzione, quello del vaccino anglo-italiano AstraZeneca, che sembra molto più promettente, sia in termini di costi che di facilità di distribuzione; vero che gli altri due, modificando il DNA del paziente, dovrebbero dare una immunità permanente (ma non è detto, se il virus si modifica in modo importante) e quello anglo-italiano no (ma non è detto, se il virus non si modifica affatto).
3. Moderna e Pfizer sono vaccini americani, AstraZeneca è un vaccino europeo. ci sono poi il vaccino russo e quello cinese. chi sceglierà quali distribuire e sulla base di quali dati? non credo che toccherà ai cittadini andare in farmacia a sceglierli, come fossero un prodotto del supermercato. toccherà allo stato.
4. dietro la scelta del vaccino stanno scelte strategiche; non credo che ci si possa vaccinare una seconda volta con un vaccino diverso, e il vaccino che scegli per la popolazione ti lega poi per sempre a dipendere dal paese che lo produce; parlavo giorni fa della guerra mondiale dei vaccini, ma non è una battuta: la politica estera si farà anche scegliendo i vaccini. senza essere necessariamente autarchici, un vaccino prodotto in casa è meglio. https://corpus2020.wordpress.com/2020/11/20/la-guerra-mondiale-dei-vaccini-488/
5. l’annuncio di Fauci mira chiaramente a battere i concorrenti stranieri e in particolare il nostro, piazzando subito sul mercato un prodotto molto più costoso e difficile da distribuire: Fauci è uomo d’onore, indubbiamente, ma se ipotizza già a metà dicembre una distribuzione dei vaccini americani (o di uno dei due?), è evidente che vuole battere la concorrenza del prodotto fatto in casa – a me viene in mente la storia di Olivetti e Microsoft, su un altro piano. la peggiore sconfitta dell’Italia dopo la seconda guerra mondiale.
6. ovvio che questo renderà i cittadini più diffidenti; ovvio che questa diffidenza viene oggi contrastata dal bombardamento mediatico, ancora al suo nascere: si mira a cancellare ogni dubbio, non puntando sulla responsabilità e sull’informazione, ma sulla grossolana disinformazione: riuscirà con i più tonti, che sono la maggioranza; ma una minoranza critica ha urgenza di tutelarsi. è anche evidente che in tempi di emergenza i protocolli possano essere resi meno rigorosi, ma c’è pur sempre un limite che va dettato dalla prudenza: nella casa in fiamme bisogna agire in fretta, ma chi si butta dalla finestra, comunque non si salva.
7. il vaccino non è la fine della pandemia, ma una forma di difesa dalla pandemia, non porrà termine al lockdown subito, anche se molti penseranno di sì, vaccinandosi, e se ne andranno in giro a mettere a rischio gli altri: cosa che potrebbe provocare addirittura una terza ondata: il danno e la beffa.
8. non sappiamo ancora – in base alle notizie che circolano – se il vaccino tutela chi lo fa soltanto dalla malattia oppure gli impedisce anche di essere contagioso, perché lo protegge anche dalla positività. forse Fauci e gli esperti posseggono già questa informazione, ma noi no. fino a che non sapremo questo, parlare di immunità di gregge non ha senso.
9. vivo in Lombardia, ad oggi non mi è ancora arrivato il vaccino anti-influenzale, anche se sono in una categoria a rischio; tanto che ho deciso di fare un regalo al presidente Fontana e di non farlo: intanto che me lo somministrano e mi fa effetto, arriviamo già a metà della stagione in cui mi serviva, e col lockdown che continua mi sento tutelato anche dall’influenza normale.
comunque saranno le Regioni che dovranno provvedere alla distribuzione del vaccino. qualcuno ha chiaro che cosa vorrà dire questo in Lombardia, ma anche altrove?
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questo è il quadro dei problemi, amici cari che mi leggete, anche se ce ne saranno altri che mi sfuggono: viviamo in tempi di cervelli all’ammasso, sia a destra sia a sinistra: teniamo alta la bandiera dello spirito critico e della riflessione, fino a che si può e fino a che questa ondata insopportabile di conformismo non avrà finito di travolgerci.
leggo ora, i punti 1 e 2 dovrebbero essere invertiti quindi alla luce di quanto argomentato poco fa
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non che non mi fidi di te, Krammer… 🙂 , tengo conto delle tue osservazioni, ma da dove ricavi che i due vaccini americani non siano a terapia genica? dall’intervista citata da Fla? quellaparla di uno solo… o da quali altre fonti?
e da dove ricavi che i vaccini russo e cinese siano a terapia genica? di questo io non ho proprio sentito nulla, finora. anzi, mi pare che si sappia abbastanza poco sul loro funzionamento.
resto in standby.
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Se saranno le regioni come temo anch’io siamo rovinati; a parità di efficacia preferirei comunque quello europeo, un po’ di campanilismo non guasta…
il vaccino antinfluenzale te lo faranno a giugno così è sicuro che non te la becchi… 😁 poveri noi
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ma, a proposito, tu lo hai fatto? credo di no. e lo farai?
penso alla tua dottoressa di base…
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L’anti-influenzale in verità non l’ho mai fatto, e ormai credo proprio che non lo farò, tanto anche quando potrò uscire dovrei avere una bella sfiga per beccarmelo! Ma comunque prima che ci siano le dosi per me, campa cavallo, ancora deve farla mia suocera che ha 85 anni, e a questo punto anche lei mi sa che ci rinuncia…
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peggio che qui, allora.
c’era un appuntamento all’ambulatorio del medico di base per dopodomani: prevista una vaccinazione ogni due minuti; la sola idea della calca mi ha tenuto lontano; se poi dovesse anche piovere?
io temo che un’organizzazione del genere sia pericolosa e me ne tengo lontano.
e del resto faccio lo stesso ragionamento: se sto in casa per il covid, e cacchio se ci sto!, come faccio a beccarmi l’influenza?
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L’impressione (ma non sapendo come funzionava prima) è che siano diventati molto bravi nella gestione dei tamponi. Oggi mi hanno chiamato per l’appuntamento per il secondo tampone (ho chiesto un paio di giorni in più, tanto ormai non ho fretta) e mia moglie per il primo, dopo dieci giorni di isolamento, dopo di ché se sarà negativa potrà uscire… non potrebbero fare una cosa del genere per l’influenza e? Tra l’altro far andare tutti all’ambulatorio del medico non mi pare nemmeno tanto salutare di questi tempi, come dici giustamente.
P.s.: ma Biden è finalmente presidente? Ah, ah, pare incredibile che si possa vivere anche senza saperlo! 😂
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tamponi anche per la normale influenza? che cosa ti salta in mente, gio?
PS. no, Biden non è ancora presidente ufficialmente, lo sarà soltanto al 14 dicembre. ma Trump è sempre più in un vicolo cieco, e occorrerà vedere, dopo, che cosa succederà nel Partito Repubblicano, che ha cominciato a mollarlo.
tra l’altro, mi pare di capire che la decisione di iniziare il passaggio delle consegne con Biden non è stata presa da lui, ma direttamente dalla responsabile, che dunque l’ha mollato anche lei…
questo non è comunque un riconoscimento ufficiale (la Costituzione pratica americana è strana….: lui non è presidente, ma il passaggio delle consegne inizia lo stesso).
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Sono per un tamponamento universale! Tamponiamo tutti, qualcosa succederà.
Trumpone non molla, dunque? E ci credo, per lui c’è la galera, prima devono firmargli l’immunità…:-)
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io non so perché il verbo tamponare sia così ambiguo: sarà che non ho buone esperienze con i tamponamenti, che rifuggo istintivamente anche dai tamponi? 🙂
anche se poi sarei stato molto contento se me ne avessero fatto uno dopo la mia tosse furiosa di un anno fa…, ma non era il caso di andare per ospedali , diceva il medico che ora ci deve convoca a decine per il vaccino anti-influenzale…
con tutto questo agitarsi, Trump sta rendendo molto difficile la concessione della grazia per poi continuare a tenerselo tra i piedi. il vice, Vence, si è dileguato, non toccasse a lui fare il presidente per 24 ore per concedergliela e passare le consegne…
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Ah, ah, Vence se l’è squagliata? Furbone!
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tace dal 5 novembre; la sua ultima dichiarazione pubblica è stata che bisognava vedere bene chi aveva vinto… Salomone non avrebbe saputo fare di meglio… 🙂
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