tempi duri per gli uomini di buona volontà: da oggi è cambiata la messa, e i cattolici non sentiranno più questa espressione, nel nuovo testo che ogni prete deve leggere.
ma vediamo meglio i cambiamenti.
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dall’altare non si parlerà più soltanto ai fratelli, ma anche alle sorelle; e ci sta, la rivoluzione femminista del messale; già Francesco era stato criticato per avere intitolato la sua ultima (fondamentale) enciclica Fratelli tutti; e le sorelle dove sono?
il problema della struttura maschilista è peraltro – più che del papa – della lingua italiana o delle neo-latine: non siamo in Germania, dove fratelli e sorelle si dice Geschwister, e Schwester è la sorella, il fratello è Bruder.
e dunque adesso si dice Confesso a Dio onnipotente fratelli e sorelle tutti – e l’articolo è ancora al maschile!
largo al femminile: ma allora come mai le donne non possono essere ancora sacerdoti?
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ma non facciamo i pignoli: non è di questo che voglio parlare.
neppure la morte del non ci indurre in tentazione mi scombussola: era veramente infelice, ma non mi pare che non abbandonarci in tentazione migliori poi di molto: c’è sempre l’idea strana di un Dio cattivello che vuole metterci alla prova; ma come recuperare il significato della originaria guerriera dei militanti zeloti? non lasciarci cadere nelle mani del nostro nemico (che erano i romani, per chi non lo sapesse).
trovo grottesca “la rugiada del Tuo Spirito” che dovrebbe santificare i doni offerti dal sacerdote sull’altare.
ma passi anche questa scivolata nel cattivo gusto.
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quello che trovo veramente insopportabile è che la formula Pace in terra agli uomini di buona volontà sia stata sostituita da quest’altra: Pace in terra agli uomini amati dal Signore.
su quali basi questo cambiamento?
la buona volontà è indipendente dalla fede, come ricordò papa Giovanni (XXIII) nella sua ultima enciclica Pacem in terris, 1963, e consente di collaborare nella ricerca della pace, come valore umano, sia a chi crede sia a chi non crede.
la sostituzione di questa espressione sembra una smentita, quasi sessant’anni dopo.
ma poi si può davvero invocare la pace, mentre si suggerisce che esistono degli uomini che il Signore ama e degli uomini che invece non ama affatto?
allora noi invochiamo la pace soltanto per noi stessi, gli amati dal Signore?
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sulle bandiere naziste stava scritto Gott mit uns, Dio è con noi.
il nuovo messale con questa formula Pace agli uomini amati da Dio non le contraddice.
trovo incredibile che questa modifica avvenga proprio ad opera di questo papa.