Mattarella e il suicidio della cricca – 62

continuo il gusto masochista di documentare i miei errori di valutazione di una politica italiana fatta tutta di sotterfugi e gesuitismo?

non oso credere ai miei occhi: il suicidio della cricca dei politicanti è compiuto: non si era mai visto che riuscissero tutti assieme a dare un calcio in culo per litigare su come spartirsi il bottino al povero Conte, subito dopo che era riuscito a portarsi a casa più di 200 miliardi di finanziamenti europei; e senza neppure riuscire a mettersi d’accordo!

ora il governo del presidente è qua, ed è quanto di più simile possibile ad un colpo di stato nel quadro formale della democrazia.

contenti, adesso? e nessuno venga a dire che questa è una vittoria di Renzi o di chiunque altro: a me non pare proprio.

a me pare un harakiri davanti alle telecamere, come fece quello scrittore giapponese anni fa.

. . .

ma il colpo di stato pulito, formalmente costituzionale ed incruento di Mattarella non mi scandalizza affatto.

noi viviamo già in un colpo di stato permanente dal 2005, quando venne fatta la prima riforma incostituzionale della legge elettorale; e ne sono seguite altre due sempre dettate dal principio che gli elettori non possono scegliersi i loro rappresentanti, ma solo approvare come pecore quelli proposti dalla cricca.

quindi nessuno venga a lamentarsi di una democrazia violata, per favore.

e il posto di un parlamento legittimo, che non c’è, non può essere preso dai sondaggi prezzolati commissionati dalla cricca stessa, che ci diranno sicuramente nelle prossime ore quanto il cosiddetto popolo mediatico disapprova questa scelta (oppure no: io credo di no).

non possiamo sapere come la pensano gli elettori, in questa condizione gravissima di emergenza sanitaria, economica, democratica, ed è inutile anche chiederglielo, perché non risulta che gli elettori pensino, al momento.

la prima condizione della democrazia è che il popolo non sia intossicato e fuori di sé, ma nei barlumi di coscienza che gli elettori esprimono, disorientati come sono da una confusione informativa martellante, penso che nella maggioranza siano d’accordo, salvo i fanatici seguaci di questa o quella variante della cricca.

. . .

nelle prossime ore si capirà se bortocal vaneggia oppure ci ha azzeccato anche stavolta.

il presidente Mattarella – sia lode a lui per questo – ha detto parole limpide e chiare di un discorso breve, intenso e drammatico come le circostanze richiedono: un documento esemplare di lucido buon senso contro la follia autodistruttrice, che passerà alla storia dei momenti più tragici della vita italiana.

ha detto che intende proporre a questo parlamento un governo di alto profilo che non debba identificarsi con alcuna formula politica.

gli ha fatto eco – crede lui -, ma col raglio di un asino sgraziato, il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, dimostrando di non avere capito nulla: “Il percorso indicato dal Capo dello Stato merita tutta l’attenzione e la disponibilità, ma se era difficile mettere insieme 4 forze politiche che avevano fatto un percorso insieme, non sarà semplice mettere insieme forze politiche che insieme non hanno fatto e non faranno niente”.

e chi ha detto che bisogna metterle insieme? non pare proprio che il presidente della repubblica intendesse questo.

grazie, signori: il popolo italiano pensa che si possa fare a meno di voi.

e se dobbiamo metterle insieme, è soltanto per metterle tutte insieme alla porta.

. . .

il nuovo governo non dovrà contenere assolutamente nessun esponente politico di nessun partito, dovrà essere formato unicamente da persone competenti – e dunque necessariamente da scegliere al di fuori della cricca.

se poi questo parlamento illegittimo vorrà bocciarlo per andare alle elezioni – e le destre coalizzandosi potranno farlo (compresa quella di Di Battista, che sta dentro i 5Stelle) -, Mattarella sciolga il parlamento e NON riconvochi le elezioni, al momento: il governo dei non politici eserciti pieni poteri extra-parlamentari conferitigli in via eccezionale dal presidente: tenga duro fino a luglio, quando le Camere non potranno più essere sciolte per Costituzione

al presidente, nel suicidio della politica del paese, non resta che fare il presidenzialista per forza, diventare un dittatore gentile.

è chiaro che il vostro blogger farnetica, vero?

però siccome la cricca dei politicanti senza competenze farnetica anche peggio, chi lo sa che non abbia una briciolina di ragione in più di loro?

. . .

comunque, lo vedremo presto: se Draghi si siederà attorno ad un tavolo con i rappresentanti delle cricche politiche chiamati partiti, l’Italia, a mio modesto parere, è perduta: ricomincerebbe la trattativa infinita e senza sbocchi, quella che Orlando sembra oscuramente rimpiangere.

qualche speranza resta al paese, se invece Draghi tirerà dritto, scegliendosi tutti fuori dai partiti i ministri, che poi il presidente della repubblica approverà.

insomma, se Draghi sarà un bis dell’ottimo governo Monti, forse riusciremo a sfangarla, altrimenti la crisi ci trascinerà a picco: quella sanitaria, quella sanitaria, quella democratica.

ed è certamente vero che Draghi è un conservatore, esponente dei poteri forti, come dice Di Battista, ma è ancora più vero che nel loro insieme i partiti si sono rivelati una massa incapace e rissosa, arraffona e inconcludente.

e quindi ci teniamo anche i poteri forti, purtroppo, se sono al momento la nostra unica salvezza, contro i Salvini, le Meloni, i Renzi, i Berlusconi, i Di Battista, i responsabili e gli irresponsabili e anche contro gli Zingaretti e simili.

. . .

PS. Conte adesso mi dà ragione: Ho sbagliato a dimettermi.

ma va? che cosa gli avevo detto io? leggesse di più il mio blog! 🙂

io non capisco nulla di politica, e scrivo qui soltanto per sfogare i miei malumori, ma lui ne capisce ancora meno di me, cioè meno di niente!

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PS n. 2. ancora su quel genio di Orlando, il vicesegretario del PD, che dice: Il Pd dovrà decidere anche in relazione a quello che faranno le altre forze politiche.

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25 commenti

  1. @ fla 5 FEBBRAIO 2021 ALLE 8:31
    Sono d’accordo con te sugli investimenti. Il problema principale è la tempistica, ed è quello che mi fa dubitare. I frutti degli investimenti sull’istruzione si vedranno tra 10/20 anni. Ben vengano, ma che a quel punto i giovani abbiano ancora un paese in piedi.
    Qual è la sua ricetta nell’immediato? L’unica cosa che vedo all’orizzonte sono tagli (bene o male a me i 100€ di Renzi aiutano parecchio, ma mi rendo conto che a qualcuno diano fastidio), spostare le pensioni più in là. Elargire prestiti invece di aiuti di stato. In questo modo non si perde ma si beccano un sacco di pesci.
    Sono curioso di vedere la nuova soluzione all’abbandono del blog. La dipendenza è forte eheh

    be’, sui 100 euro – sono diventati 100 adesso, grazie al nuovo governo? – occorre capire se ragioniamo in base all’interesse particolare oppure a ragionamenti di economia sociale…
    altrimenti ciascuno tira l’acqua al suo mulino e allora perché non 200?
    sono 10 miliardi di indebitamento pubblico all’anno, quindi 50 o 60mila miliardi di debito in più, oramai. a che pro?
    mi piacerebbe che qualcuno me lo spiegasse davvero.
    per rimediare allo scandalo dei bassi stipendi e salari italiani e sostenere la domanda? cioè far pagare allo stato una parte dei salari delle aziende private?
    giuro che non capisco.

    sul blog, è bastato che l’auto-sospensione a tempo diventasse sospensione a tempo apparentemente indeterminato decisa dal pc, per farmi subito disobbedire al mio stesso limite auto-imposto. però intendo ritornarci da subito.

    Draghi non farà tagli: le ultime teorie economiche oramai prevedono che lo stato stampi carta moneta e la spanda in giro regalandola, purché la gente spenda ancora.
    insomma, il consumismo si sta suicidando da sé, perché arriva un limite oltre il quale la gente non sa davvero più che cosa comperare.
    aggiungi la saggezza della pandemia che costringe tutti al risparmio.
    non credo che l’obiettivo di Draghi saranno i tagli, anche se indubbiamente qualche forma di controllo del debito e se possibile di rientro dovrà proporla anche lui…

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  2. Vediamo se Mr. Whatever it takes ora che starà dall’altra parte farà quello che it really takes. Cioè alzare le tasse alla classe benestante degli italiani, abbstanza copiosa rispetto ad altri paesi. Quasi certamente no perché lui ne è l’esponente. Mi sembra abbia affermato che i problemi dell’Italia sono esclusivamente finanziari, ed ora afferma che bisogna attivare le banche. E io ne deduco che intenda inondare l’Italia di prestiti. Così lo stato passa i soldi alle banche che elargiranno prestiti invece di aiuti che lo stato dovrebbe dare a fondo perduto. In questo modo potrà anche ridurre il debito pubblico a patto che riesca a far esplodere quello privato, ovviamente dei disperati non di quelli benestanti, che non rientreranno mai dal punto di vista finanziario. Di fatto creando una classe di oppressi da cui succhiare linfa per i prossimi decenni.

    I bancheri non mi stanno simpatici, ma per qualche ragione sconosciuta lui di più perché non sembra competente. Poi io sono più incompetente di lui certamente.

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        • ah be’, in questo senso può essere.

          credo che la competenza di un primo ministro, che non può certamente essere competente su tutto, la si veda soprattutto su come sceglie i ministri che dovranno essere il suo braccio operativo nei diversi settori.

          aspetto di vederlo alla prova.

          io sono alquanto rigido e dogmatico nelle mie convinzioni, ma per niente ideologico. vedo che i miei commentatori hanno tutti già le idee chiare: io no, voglio formarmi un’idea documentata sul campo e in base ai dati concreti e preferisco giudicare sulle scelte concrete piuttosto che esprimere pregiudizi preventivi e generici.

          poi, ovviamente, mi aspetto di essere ben criticato se questa sospensione iniziale del giudizio dovrà rapidamente cedere il passo a critiche concrete, e dirò bravi a coloro che avranno visto più lontano di me… 😉

          in particolare starò molto attento su come sceglierà il ministro della Giustizia, dato che la crisi è nata su questo punto.

          tra molte parentesi faccio presente che Conte si era scelto come ministro degli Esteri Di Maio e come ministro degli Interni Salvini, che è sotto processo per come ha gestito il ruolo.

          aggiungo che non sembrano tempi di grandi successi politici per i competenti, per cui vederne qualcuno al posto giusto sarebbe una piacevole sorpresa.

          quanto ai banchieri – nome qui usato un poco a sproposito perché mi sembra più adatto ai proprietari di banca che ai presidenti di grandi banche pubbliche, e sono figure completamente differenti – Ciampi, che veniva pure dalla Banca d’Italia, fu un primo ministro apprezzato e un presidente della repubblica di grande successo.

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          • Un economista che si trova una montagna di soldi tra le mani fa una sola cosa. Cerca un modo per aumentarla. La favoletta del “dobbiamo investire sul futuro dei nostri figli con l’educazione” non regge perché quello è un progetto da pianificare per tempi molto lunghi, non credo escano tutti dottorandi entro l’estate. Quindi l’unica cosa che lo vedo fare è distribuire i soldi in un modo che gli permetta un ritorno maggiore. Dimentica la tassazione dei ricchi. Piuttosto ci sarà maggiore indebitamento, principalmente privato.

            Ne riparleremo nel 2022. Entro allora mi prendo una pausa da blog, ma poi magari qualche ritorno occasionale ci sarà ancora haha. Giusto per rompere le scatole.

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            • quando Draghi ha esposto le sue visioni economiche, non mi pare che abbia mai manifestato opinioni simili a quelle che gli attribuisci e sicuramente si è espresso per un neokeynesimo autentico – indebitarsi per obiettivi di miglioramento della produttività – anziché per il presunto neokeynesismo bastardo alla Renzi ed altri: indebitarsi per aumentare i consumi; anzi ha parlato chiaramente contro questa prospettiva.
              però ripeto che io sto col proverbio arabo che dice di provare il cammello prima di decidere se comperarlo. certamente Draghi è un conservatore illuminato, ma non mi pare che – Di Battista a parte, ahah, che recita a fare il Che Guevara di destra – la piazza italiana ci abbia mai dato di meglio, al massimo, e molto molto di peggio di solito.

              quanto alla pausa da blog, sto pensando anche io la stessa cosa, molto intensamente questa volta, e penso che potrei limitarmi al massimo alle foto e ai filmati di viaggio. in fondo ho già dato e anche troppo, ahah.
              quindi potrebbe anche essere che torni per rompere le scatole, affettuosamente, si intende, ma trovi l’osteria sbarrata, ahha.

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              • Non sarà indebitamento pubblico, perché quello lui lo combatteva prima. Che indebitamento sarà? Ma poi investimenti su infrastrutture ed educazione che sembrano i punti a lui cari si fanno in periodi dell’ordine del decennio, non in pochi mesi. Si poteva e doveva fare nel 2010. Ora che siamo sul bordo del crepaccio, qual è la sua ricetta? “I giovani dovranno ripagare il debito”. E se i giovani rifiutassero di pagare i debiti dei padri non sarebbe più semplice?

                Haha. La dovevi chiamare Osteria Cor-pus. Avresti raggiunto il successo molto prima. Invece hai scelto di piantare il 2020 come anno 0 da ricordare per sempre. Non ti consiglio di smettere adesso. Dopotutto per la prima volta ora hai molteplici commentatori che ti seguono, qualche volta per criticarti vero.

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                • Draghi è uno che sa cambiare idea di fronte ai fatti, e le ha cambiato profondamente con la pandemia.
                  mi ritrovo nel suo keynesismo vero, a grandi linee; è quello che predico da anni anhce io nel mio piccolo, del resto: ha senso indebitarsi per investire, non ha senso indebitarsi per rilanciare i consumi (80 euro, quota 100, ecc.); quindi tendenzialmente in questo mi ci ritrovo, in teoria, almeno. resta da vedere la pratica.

                  come sai sono anche convinto di una cosa che Draghi ancora non accetta (ma il Fondo Monetario comincia a parlarne): si dovrà pure arrivare ad un momento in cui i debiti dovranno essere cancellati. certo, rischia di essere la fine del capitalismo; ma mantenerli potrebbe essere la fine della razza umana, per altra via per per l’effetto serra o qualche virus sterminatore. e non dovrebbero esserci dubbi sulla scelta.
                  del resto, se gli uomini morissero tutti, il debito non si cancellerebbe lo stesso? ahaha

                  sullo smettere ho pensato ad un compromesso: vedremo se sarà praticabile.

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                  • Sono d’accordo con te sugli investimenti. Il problema principale è la tempistica, ed è quello che mi fa dubitare. I frutti degli investimenti sull’istruzione si vedranno tra 10/20 anni. Ben vengano, ma che a quel punto i giovani abbiano ancora un paese in piedi.

                    Qual è la sua ricetta nell’immediato? L’unica cosa che vedo all’orizzonte sono tagli (bene o male a me i 100€ di Renzi aiutano parecchio, ma mi rendo conto che a qualcuno diano fastidio), spostare le pensioni più in là. Elargire prestiti invece di aiuti di stato. In questo modo non si perde ma si beccano un sacco di pesci.

                    Sono curioso di vedere la nuova soluzione all’abbandono del blog. La dipendenza è forte eheh

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  3. Ottimo governo Monti un paio di palle, vallo a dire agli esodati per i quali ancora oggi bisogna fare le salvaguardie. Almeno allora c’era la scusa del baratro (ma era la teoria dello shock salutare sostenuta attivamente dal caro Monti), oggi non c’è nemmeno quella, anche se hanno provato pateticamente ad agitare lo spread (dopo tutti i miliardi di deficit che tutti i paesi sono stati costretti a fare tirano fuori lo spread, ridicoli) qui c’è solo da gestire ovvero spartirsi i miliardi che Conte bene o male ha portato a casa. Non condivido nessuna delle motivazioni di Mattarella e a questo punto sarebbe stato meglio il voto, se solo questi deficienti avessero fatto la legge elettorale. Avrebbe vinto la destra? Ma ha già vinto, non ce ne siamo accorti?

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    • vedi, caro gio, uno che dice che c’era la scusa del baratro o è semplicemente disinformato alla radice e per scelta e allora fa danno che parli, oppure si deve informare meglio, ma se non l’ha fatto in dieci anni, consigliarglielo amichevolmente è fiato sprecato, oppure è in malafede.

      è grazie ad idiozie di questo tipo ripetute in tutte le salse da gente parte truffatrice di professione, parte truffata per vocazione, che l’Italia è in rovina, rovina morale, rovina intellettuale e rovina anche economica, perché il debito è solo cresciuto dal tempo di Monti che ci pose qualche rimedio estremo – come qualche anno prima aveva dovuto fare Amato. e l’unico motivo (un po’ misterioso) per cui oggi pesa di meno è che nel frattempo si sono indebitati un po’ anche tutti gli altri.

      ma è per questo che da trent’anni la storia d’Italia è sempre la stessa: il popolo bue manda al governo quelli che le sparano più grosse e fanno scommesse demagogiche; poi tutto arriva sull’orlo del crollo e allora serve un castigamatti che riaggiusta le cose, tra grandi lamenti per la macelleria sociale. e appena ci è riuscito lo si mette alla porta e il popolo bue riporta al potere quelli che avevano rovinato il paese, i quali ricominciano impunti fino al prossimo castigamatti.

      ma verrà pure il momento, perdio, che il castigamatti fallisce, nonostante tutto, oppure che si fanno le elezioni in tempi di pandemia (vedi in Portogallo cos’è successo: un paese quasi indenne dal virus, dopo le elezioni è nella peggiore situazione europea o quasi! dillo a quel cretino di Salvini che neppure lo sa), invece che risanare il sanabile ancora, e ci si finisce di suicidare.

      perché quando non hai i soldi in cassa per pagare gli stipendi pubblici e le pensioni il mese dopo, mica è vero che sei sull’orlo del baratro: forse sarebbe meglio dire che sei già dentro il baratro.
      e mi sembra giusto sputare in faccia a chi ci ha tirato fuori (Amato e Monti), magari con metodi discutibili, però è come quando salvi uno dall’annegare pigliandolo per il collo.

      il discorso di Mattarella è stato esemplare per chiarezza, sincerità e ragionevolezza: un discorso storico, da ricordare e trasmettere, come quello di Mussolini per l’entrata nella seconda guerra mondiale.

      mi spiace davvero molto che non siamo d’accordo; in base a quale equivoco di fondo sembrava che marciassimo per colpire uniti fino a poco tempo fa?

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      • Su Monti non saremo d’accordo mai, c’è poco da fare. Monti semplicemente o meglio le sue idee sono quelle che hanno snaturato l’idea stessa di Europa e hanno aperto la strada ai sovranisti, reazione estrema alla globalizzazione ultraliberista. Inoltre Monti si è pure montato la testa con l’idea di fare un partito suo, quando se avesse ragionato e dato retta a Napolitano sarebbe stato il successore in carrozza, dunque tanto intelligente non è. Monti me lo ricordo ai tempi della dichiarazione agghiacciante sulla Grecia, quando gli hanno chiesto perché l’avessero fatta fallire quando bastavano 4 miliardi per salvarla… uno shock può essere salutare, disse, candido e disgustoso. Comodo poi sacrificare i più deboli, senza toccare niente agli altri, per caso ha toccato i patrimoni? Non mi pare. Amato se non altro ha tolto il 6*1000 o quel che era a tutti… Il problema ora non è pagare gli stipendi pubblici o le pensioni, che paragone è poi? Il problema ora è mettere le grinfie sui miliardi, vedremo con Draghi che fine faranno reddito di emergenza e salvaguardia dei disoccupati, e quanti soldi andranno alle banche e a Confindustria… quindi su Monti lasciamo stare, io mi tengo la mia idea e tu la tua, e amici come prima.

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        • è veramente straordinaria la sicurezza con cui ri balti la verità dei fatti senza neppure rendertene conto. l’Unione Europea non ha affatto fatto fallire la Grecia, al contrario l’ha SALVATA da un fallimento che in pratica era già avvenuto e non certo per colpa dell’Unione, ma per la dissennata politica economica greca: “Il 2 maggio 2010 i paesi dell’Eurozona e il Fondo Monetario Internazionale hanno approvato un prestito di salvataggio per la Grecia da 110 miliardi di euro, subordinato alla realizzazione di severe misure di austerità. In data 2 agosto 2010 Andreas Georgiou viene nominato presidente ELSTAT (Autorità statistica Ellenica, equivalente dell’ISTAT italiana) istituto che per anni ha nascosto al mondo i veri conti del disastroso bilancio greco. Infatti il prestito in realtà nasconde un parziale e già avvenuto default dello stato greco, non più in grado di vendere agli investitori a condizioni di mercato i propri titoli di debito. Nell’ottobre 2011 i leader dell’Eurozona hanno deciso di offrire un secondo prestito di salvataggio da 130 miliardi di euro per la Grecia, condizionato non solo dall’attuazione di un altro duro pacchetto di austerità ma anche dalla decisione di tutti i creditori privati per una ristrutturazione del debito greco, riducendo il peso del debito previsto da un 198% del PIL nel 2012 a solo 120,5% del PIL entro il 2020”. wikipedia
          quindi l’Unione Europea ha in realtà fatto ristrutturare il debito greco, riducendone l’importo, e contribuito al salvataggio della Grecia con 240 miliardi di prestiti in due tranche; anche noi abbiamo pagato un bella quota di questo prestito. anche noi abbiamo chiesto garanzie sulla sua restituzione. e come i tagli dolorosamente necessari per salvare la Grecia dovessero essere distribuiti all’interno lo hanno deciso i governi greci (allora ce n’era uno conservatore) e non l’Unione Europea.

          è proprio strana l’idea che la colpa di un fallimento non è di chi l’ha provocato, ma di chi vi pone rimedio e lo risana.
          del resto è la stessa logica che applichi a Monti: la colpa è di Monti, mica di Berlusconi e Tremonti: bravo!

          e con questo, amici sempre come prima, ovvio. la miopia non è una colpa che possa ostacolare un’amicizia.

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        • (solo per dire che secondo me a monti “il partito suo” l’hanno imposto. per bruciarlo col cagnolino in braccio, probabilmente. vediamo se ci casca anche draghi; se non lo fanno presidente della repubblica l’anno prossimo)

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          • il commento mi sembra per giò.

            comunque intervengo per dire che il vero problema di Monti non fu aver fatto un partito, che non andò neppure male, ma con chi lo aveva fatto: gentaglia che lo mollò subito, perché lui non era adatto a fare il leader di un partito e perché la narrazione mediatica lo vede ancora come un diavolo (la stessa cosa capitò ad Amato).

            e non credo che nessuno gliel’abbia imposto: lui sperava davvero di poter continuare.

            ma l’errore suo è stato di salvare il bilancio dello stato troppo presto; doveva aspettare un paio di settimane e non far pagare pensioni e stipendi statali, così forse il popolo bue avrebbe capito finalmente che cosa stava succedendo. e a quel punto lo avrebbero acclamato come un salvatore, anziché odiarlo per avere fatto del bene.

            poi dicono dei complottisti e dei terrapiattisti che ci sono in giro: ma questi che cosa sono?

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  4. Qui divento complottista…( o forse no?)

    Il cretino non e’ un folle ma il lucido strumento per un fine in alto programmato.
    Da quando i 5 stelle, belli o brutti che siano, hanno raccolto la protesta popolare per decenni di furti e messo in cantiere teorico una redistribuzione, uno smantellare le cricche consolidate ed urgenti priorità ambientali, un’unanime martellante, spesso bugiarda azione di demolizione è partita dai padroni del battello, interni ed esterni.

    Conte, loro espressione, pur con tutti i suoi limiti, ha smosso qualcosa nel fetore della palude.
    Altro avrebbe potuto avviare, soprattutto con i miliardi che ha saputo portare a casa e spasmodicamente attesi; si rischiava dunque di rimettere con quelli in carreggiata elettorale i 5s.

    L’operazione annientamento degli intrusi ora è compiuta con comportamento tutt’altro che suicida del cretino. ( mi aspetto a breve un qualche premio in arrivo)
    Fine dei 5s.
    I banchieri sono tornati e Mattarella, consumato democristiano guerrafondaio, inneggia alla loro competenza.
    Pensate che si parlava persino di una nuova ripresa dello stato in economia…roba da pazzi!

    Un solo grido da ogni pulpito possibile per scongiurare il consolidarsi della alleanza tra PD e 5S:
    Draghi..Draghi…Draghi.
    Era già pronto nonostante le devianti manfrine.

    E tutto tornò nel consueto alveo di indisturbata mangiatoia come avvenuto con privatizzazioni, tipo Telecom, autostrade varie e distruzione della sanità pubblica…

    Complimenti al sistema, partita chiusa con successo, rien ne va plus messieurs!!!

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    • concordo fino ad un certo punto, ma forse farei meglio a dire che dissento nettamente, questa volta. non sull’analisi che condivido, salvo il giudizio sulla lucidità del disegno di Renzi, quanto sulle prospettive e sulle scelte future.

      in Italia negli ultimi anni abbiamo avuto pochi governi perbene, chiamati ogni volta a salvare il paese per il rotto della cuffia, e sono stati tutti governi di competenti fuori dai giochi della politica: Ciampi, Monti, in parte Prodi, che era politico, ma solo fino a un certo punto, e infatti i politici di lui si sono liberati due volte, anche sparandosi due volte sui coglioni a sinistra, si fa per dire, pur di farlo fuori; ma anche degli altri, ogni volta appena hanno potuto.

      Draghi sarà certamente all’altezza di fare un governo pulito, sempre che voglia sobbarcarsi questa rogna.

      in ogni caso la mangiatoia che deprechi è sempre venuta da queste cricche di malfattori che hanno la spudoratezza di chiamarsi partiti politici o non da chi non ne ha fatto parte.

      sbagli del tutto l’obiettivo.

      io resto convinto che l’Italia abbia bisogno di un reset politico radicale, o di un repulisti, e come dopo la caduta del fascismo vada fatta una interdizione dalla politica di tutti i membri attivi dell’attuale regime.

      come per Trump in America (si spera), vanno interdetti politicamente; vanno sciolti gli attuali partiti politici, espulsi a vita dall’elettorato passivo i loro componenti e rimesse su nuove basi una vita politica sana.

      non si può che accogliere con entusiasmo, se ci sarà, un governo formato tutto da persone estranee alla politica attiva; poi discuteremo nel merito le sue scelte, e probabilmente mi troverai all’opposizione di molte.

      però sono sicuro che tutta la cricca indegna, da destra e da sinistra, farà tutto il possibile per opporsi ad un rinnovamento che passa attraverso la loro esclusione dalle sacre stanze del potere.

      è il momento di capire, caro Silvano, la posta in gioco e stare dalla parte giusta: il suicidio del paese per salvare il potere di questa cricca indegna non è il giusto prezzo da pagare.

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      • Ok , stiamo forzatamente a vedere …
        D’accordo sulle cricche politiche del passato infatti avevo sperato, ma temo che il tutto si scaricherà non certo su ricchezze e profitti.
        L’economia poi è sempre venuta prima dell’ambiente e Draghi è un economista…

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        • certo, a noi due, comuni cittadini, non resta che stare a vedere.

          intanto osservo, un poco depresso, che comincerà a consultare i partiti e credo che si infognerà presto.

          alcuni 5Stelle reclamano ministeri. altri annunciano che voteranno contro.

          vedo che in rete qualcuno fa circolare un giudizio pesantissimo su Draghi di Cossiga 1983: dovremmo considerarlo un altissimo titolo di merito, considerando chi era Cossiga…

          insomma, se questo diventa un governo politico con una nuova maggioranza precostituita, allora hai ragione tu…

          però la destra non si capisce perché dovrebbe votarlo, quando, facendo cadere il tentativo, ottiene le elezioni e vince a man bassa tutto.

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      • Ma davvero puoi pensare che Draghi figlio principe del capitalismo possa resettare il regime dei partiti italiani che altro non sono che supporto istituzionale del sistema finanziario-industriale che non paga le tasse, non fa investimenti e fa concorrenza solo sul costo del lavoro?
        Che detiene il potere di condizionamento gestendo ogni media?

        Chi vuoi che ritorni dopo le elezioni del 2023?
        Quale alternativa potrà mai nascere dopo il misero fallimento ribellista dei 5s?

        L’elettore deluso, è legge del contrappasso, si sposta sollecitato dai media in massa a destra e questa si farà paladina (fasulla) della sua difesa. Questo è avvenuto e questo a mio avviso avverrà ( vedi la fine di Tsipras)

        Quale personalità potrà mai toglierci dalla sudditanza americana che determina la sostanza delle politiche italiane?

        Forse l’UE che ha spiaccicato la Grecia, o meglio, i greci?
        Che spinge il PIL e non il benessere e che mette 80% dei fondi in agricoltura industriale?
        Che è aperta alle lobbyes economiche?
        Che tollera al suo interno i paradisi fiscali al servizio del capitale fellone?

        Capisco che l’UE possa essere speranza alternativa al disastro politico italiano, anch’io l’ho sperato…ma campa cavallo!

        Insomma, non credo ad alcun reale miglioramento,
        visto che non esiste alcun programma Draghi su cui mettere il timbro.
        Su cosa si basa tanta fiducia?

        Ricordo che Monti diceva di basare il suo governo su tre principi “crescita, rigore, equità”;
        Io l’equità non l’ho vista; nessuna patrimoniale, nessuna legge fiscale perequativa, nessuna legge contro la corruzione ma taglio dei servizi pubblici, delle pensioni e del costo del lavoro…sbaglio?

        Come ti spieghi che tutti i poteri forti che hanno sempre comandato invocassero ad ogni piè sospinto l’arrivo di Draghi?

        Non vorrei, anzi lo temo, che di nuovo si percorra la stessa strada in nome del bene superiore del capitale.

        Franchezza per franchezza io di lui non mi posso fidare,
        Continuo a credere che unica possibilità di argine alle destre fosse Conte…

        Spero comunque che abbia ragione tu…
        Stiamo a vedere…

        PS: non ricordo se ti ho dato la sentenza dei fagioli ” còpo fam”.

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        • còpo fam? manco riesco a tradurre dal dialetto e capire che cosa voglia dire… ahaha

          vedo di risponderti per punti, così la discussione diventa più chiara:

          1. no, non penso affatto che Draghi possa né tantomeno voglia resettare il regime dei partiti italiani, anzi penso che lui voglia salvarlo e che, paradossalmente, questo sia l’ultimo tentativo di riuscirci: ma penso che questo sistema è putrefatto e si sta autoliquidando da solo, per cui lui DI FATTO lo sta seppellendo, aldilà delle intenzioni.
          se i partiti lo voteranno, dimostreranno di essere inutili, come fu già con Monti.
          se lo rifiuteranno, ci saranno elezioni e andrà al potere la destra e Salvini, e difficilmente si potrà parlare, dopo, ancora di un sistema dei partiti, ma solo di partiti di sistema.

          2. i partiti italiani oramai più che supporto istituzionale del sistema finanziario-industriale sono una variabile impazzita, un’orgia di sanguisughe; non mediano opinione pubblica e di loro non c’è più bisogno; sono una spesa inutile anche dal punto di vista del sistema: i media controllano oramai l’opinione pubblica molto meglio dei partiti. quindi siamo di fronte al tramonto necessario di questa forma politica.

          3. non credo che l’UE possa essere una vera speranza alternativa al disastro politico italiano, la sua sostanza politica non cambia e si è dimostrata capace di digerire tutto o quasi; ho sperato che potesse essere almeno un argine alla deriva partitocratica e al saccheggio di massa; ma probabilmente la nostra crisi è oramai fuori controllo e non c’è vaccino europeista che tenga.

          4. non ho fiducia in Draghi; ma ho meno sfiducia in lui che in chiunque altro del teatrino politico. del resto Conte ha dimostrato di essere un coglione politicamente parlando e giustamente, almeno in questo, Renzi si è preso il lusso di sbeffeggiarlo per le cazzate che ha fatto gestendo la crisi come uno dei peggiori democristiani degli anni Ottanta. come scrissi dopo che si era affossato da solo dilapidando il successo ottenuto contro Renzi: mai più Conte.
          e per ora vediamo Draghi come se la cava: sospendo il giudizio, ma tu ne hai già uno precostituito, vedo.
          aveai anche ragione, probabilmente, ma io preferisco darti ragione dopo i fatti e non prima, d’accordo?

          5. Monti una legge contro la corruzione la fece: è quella in base alla quale Berlusconi è stato espulso dal Senato, e Salvini rischia altrettanto. perché dire cose infondate, accodandosi alla propaganda di regime contro di lui?
          Monti è stato un governo di destra, ovviamente: era votato anche da Berlusconi, che oggi lo nega; ma era la destra pulita, della Fornero e di Profumo, ministro Istruzione: persone sante, rispetto a tutto quello che c’è stato prima e anche dopo.
          dopo abbiamo avuto la politica sporca di destra del PD e Renzi: come fai a dimenticare queste cose?

          6. Conte, se voleva fare argine, non dico contro le destre, ma almeno sulla giustizia, non si sarebbe dimesso per scaricare Bonafede trattando con Renzi: immondo!
          non fai argine con chi non vuole fare argine.

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          • Concordo sull’errore politico di Conte nella gestione della crisi, non doveva dimettersi, calcolo politico che ha prestato il fianco agli scopi di Renzi che non ha mai avuto la minima intenzione di giungere ad un accordo, io credo che il suo obiettivo sia stato il governo tecnico di Mattarella che avrebbe comunque distrutto l’accordo pd 5s, e determinato il definitivo declino dei corpo estraneo 5s come peraltro mi pare stia già avvenendo.

            Concordo pure sul fatto che non doveva rendersi disponibile a mercanteggiare sulla prescrizione, dunque su Bonafede; doveva andare in parlamento dove, se avesse perso, avrebbe salvato la faccia ed additato al paese il Bruto del caso.Non credo comunque che il finale sarebbe stato diverso dall’attuale: Mattarella-Draghi.

            Vero che Monti ha varato la legge Severino…qualcosina sì, ma acquetta visto che Bonafede ha dovuto reintervenire, ma la sostanza politica del governo Monti non ha voluto intaccare il sistema di inquità come promesso in parlamento, anzi.

            Temo, credo sensatamente che, finita la fase recovery si riparta a spremere economicamente chi fa fatica e non su chi si ha troppo e si è ulteriormente arricchito. Con opportune politiche eque, che anche tu enumeri, tale deriva si può invertire … ma non si farà; magari qualche belletto tanto per darla a bere attraverso i media.

            Concordo, avendolo più volte ribadito, sul ruolo deleterio dei partiti ma nessuno più si fa avanti per una alternativa praticabile, tanto più che il futuro sarà molto probabilmente delle nostre destre inguardabili.

            PS: Còpo fam = uccidi fame fagioli (una meraviglia della natura, o meglio della selezione umana) che ti farò avere prima del momento della semina…

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  5. Ma non leggo nessuna pazzia purtroppo!
    Spero solo che Mario Draghi tiri dritto ma mi è giunta voce , letta o sentita alla radio, che si siederà solo con il massimo consenso.
    Già alcuni lamentano la premessa di un possibile Monti 2.
    Ma pensa te, io, noi ! Oh maremma maiala ! Oh Italia maiala !
    Non ho letto dal di fuori come viene letta questa carnevalata animalesca. Credo che abbiano i loro guai gli Stati più vicini. Veramente ho letto già in proposito.
    Mauro siamo nel paradosso. Vorrei che fosse esterno e basta ma a me è più che mai vicino. Voglio ridere poi pensare a come organizzarmi.
    Ciao

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    • ciao: passo per un piccolo aggiornamento del post (mi è venuto in mente un post scriptum, ahha), trovo il tuo commento, e quindi rileggo, eliminando qualche refuso e aggiungo un paio di frasi qua e là.

      occhiata alla stampa tedesca (su tua gentile richiesta… 😉 )

      FAZ, organo della finanza tedesca, abbastanza neutro ed obiettivo; notizia molto bassa; titolo: In Italia non si trova nessuna maggioranza: il presidente della Camera non è riuscito a formare una coalizione di sinistra. Ora Mario Draghi forma un governo di competenti?nell’articolo: Il movimento populista di Sinistra 5Stelle, la forza politica più forte nel parlamento, ha dato la colpa del fallimento delle dure trattative all’ex-Presidente del Consiglio Matteo Renzi e al suo piccolo partito di liberali di sinistra Italia Viva.

      Die Welt, il più diffuso: non ne parla, mi pare.

      Der Spiegel, molto diffuso, vagamente di sinistra: titolo di apertura: Caos politico in Italia. Il politico più impopolare abbatte il Primo Ministro più amato. Matteo Renzi spacca la coalizione di centro-sinistra. ora l’ex-presidente della Banca Centrale Europea, Draghi, deve formare un governo al di sopra dei partiti e i cittadini non mostrano nessuna comprensione per il caos in mezzo alla pandemia.
      inizio dell’articolo: Alla fine neppure il papa ha potuto aiutare l’Italia. erano le 19.30 quando Francesco la sera di martedì ha pubblicato un tweet degno di nota: Noi non dovremmo essere solisti, ma parte di un coro, che qualche volta risuona stonato, ma deve sempre cercare di cantare assieme.

      Sueddeutsche Zeitung: più a sinistra del precedente: non ne parla, mi pare.

      come vedi, valgono di più due articoletti della stampa tedesca che tutto il bailamme di quella italiana.

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