la prossima pandemia, quella dei prezzi – 238

finalmente la pandemia regredisce, come un anno fa di questa stagione, anzi, ora si direbbe perfino più in fretta; merito, si dice, della campagna vaccinale di massa, ancora in corso, che certamente sta contribuendo.

vero che non ha pienamente convinto e che i tassi di adesione si abbassano via via che si abbassa l’età dei vaccinandi, sempre meno disposti a regalare il loro sistema immunitario alla patria del PIL, via via che diminuisce la paura di rimetterci personalmente.

ma ora la allargheranno sconsideratamente anche agli adolescenti e prestissimo perfino ai bambini, in modo completamene criminale, quest’ultimo.

ci sono evidenze che la vaccinazione di massa riduce solo in parte la circolazione del virus, però attenua i suoi peggiori rischi; e dunque ci attende una moltiplicazione di varianti, meno pericolose, fino a che la selezione darwiniana del virus che la vaccinazione accelera ne produrrà una variante capace di farsi beffe dei vaccini attuali.

neppure questo ci preoccupa: “ce la caveremo con nuove vaccinazioni”, in una rincorsa senza fine, fino a che il corpo sovrano del suddito anestetizzato dimostrerà di non potere essere considerato un pozzo senza fondo.

ma, per ora, come abbiamo creato il feticcio della crescita infinita in un pianeta limitato, creeremo anche quello della vaccinazione immortale in un corpo alla fine esausto.

. . .

ma tutto vale la pena che sia sacrificato al grande totem del PIL.

non so se avete notato che oramai la stampa condizionatrice senza pudore antepone costantemente il supremo valore del PIL alla vita umana.

così, se la pandemia si attenua, si tira un sospiro di sollievo non perché sono morte meno di mille persone in Italia nell’ultima settimana, e dobbiamo pensare che siano poche, ma perché presto si potrà andare in vacanza, in nome non del divertimento, sia chiaro, ma del PIL.

ma proprio lo stramaledetto PIL sta preparando una beffa che agli ottusi consumatori dei media non è ancora chiara del tutto e non è bene che lo sia.

. . .

l’indebitamento senza limiti in cui si è lanciati, non per salvare le persone, ma i profitti, è una massa che incombe e dovrà pure essere ripagata prima o poi, ma nel frattempo significa svalutazione del valore reale della moneta.

e dunque, ecco che il PIL ricomincia a crescere, ma a quale prezzo, o per meglio dire: a quali prezzi?

i prezzi stano esplodendo ovunque, proprio perché il PIL si rianima, e dunque il feticcio feroce comincia a reclamare, risvegliato, le sue nuove vittime:

esaurimento scorte! il mondo improvvisamente a corto di materie prime! crescono i prezzi di produzione, trasporto! stanno andando alle stelle le forniture di rame, caffè, alluminio, carta, acciaio e praticamente qualsiasi altra cosa!

compresi i prodotti agricoli.

ma ci si aspetta una ripresa dei consumi, finalmente! e dunque anche dei prezzi, finalmente!

. . .

intanto la crescita della domanda, attuale e prevista, sta prosciugando le scorte in magazzino di qualunque fornitore di materie prime, semilavorati o componenti. In tutti i settori.

si aggiungono strozzature particolari: vi è penuria di semiconduttori che frena la produzione degli apparecchi tecnologici, dagli smartphone all’industria automobilistica fino ai forni a microonde.

smartworking e didattica a distanza hanno fatto esplodere della domanda di dispositivi elettronici. ma qui c’entra anche lo scontro tra Cina e USA, dato che i minerali necessari a produrli vengono prevalentemente dalla Cina, che ne ha rallentato l’esportazione.

ma poi questo stesso fenomeno si sta ripetendo in tanti altri segmenti di mercato: rame, ferro e acciaio, poi mais, caffè, grano, soia, e ancora legname, semiconduttori, plastica e cartone per imballaggi.

qui metteteci in più il blocco del canale di Suez di marzo per un incidente, l’enorme blackout in alcuni Stati americani lo scorso febbraio, che ha rallentato di molto le operazioni nel settore energetico e petrolchimico degli Stati Uniti, oppure, molto più banalmente, la siccità che ha colpito alcune regioni del mondo devastando i raccolti e, più in generale, le conseguenze del cambiamento del clima.

. . .

Il mondo è a corto di tutto e vi è la preoccupazione che un’economia globale sovralimentata possa alimentare l’inflazione.

Qualche esempio: il rame si è apprezzato del 47% rispetto ai livelli pre-crisi; il grano del 12%, la soia del 15%; il legno per pellet del 20%; il nichel e lo zinco del 51%; l’alluminio del 26%. E il petrolio è già tornato ai livelli pre-crisi dopo il crollo dell’anno scorso.

L’inflazione verosimilmente è destinata ad aumentare ancora.

di questo si occupano al momento i centri studi delle centrali finanziarie; il basso pubblico può restare estraneo a queste informazioni; dopotutto a breve la pandemia potrebbe funzionare soprattutto come arma di distrazione di massa.

42 commenti

  1. scrive fla 3 GIUGNO 2021 ALLE 7:37
    tecnicamente hanno ragione se consideri un intorno dove loro osservatori si trovano. È l’operazione di sostituzione tipica in matematica. La tangente in un punto ad una curva è una sua approssimazione locale. E dopotutto osservando un cubo non si vedono mai le 6 facce contemporaneamente. Ogni volta ne vedi 3 e ti devi fidare che le altre 3 esistano sulla base dell’esistenza di qualcosa di oggettivo sottostante. Che può essere qualcosa di completamente diverso da un cubo… non un cubo geometrico.

    . . .

    rispondo:
    bisogna distinguere tra osservazione e interpretazione dell’osservazione.
    come osservatori ciascuno di loro osserva un mondo approssimativamente simile a quello che osservano tutti gli altri esseri umani.
    dove si differenziano è nella interpretazione.

    un modello geometrico astratto che reinterpreti tutte le osservazioni alla luce di una base di osservazione piatta, anziché curva, è astrattamente possibile, credo, ma con complicazioni matematiche mostruose.

    però, a quel poco che ne so, nessuno di loro si spinge in questa direzione, e dunque la teoria molto casereccia frana di fronte ad osservazioni banalissime, come qusta: se la terra è piatta, come ho fatto io a fare il giro del mondo sette anni fa? andando sempre nella stessa direzione e tornando a casa dalla parte opposta…
    occorre una geometria speciale per dire che sono partito da Milano e tornato a Milano, cambiando anche la data anticipata di un giorno sorvolando il Pacifico… e ho sempre girato su una Terra piatta.
    come lo spiegano il cambiamento di data?

    inoltre la Terra è piatta allo stesso modo per tutti? oppure ognuno ha una sua personale Terra piatta attorno a sé, di cui lui è il centro?
    perché se vi è una Terra piatta uguale per tutti, che cosa succede a chi vive ai suoi bordi?

    "Mi piace"

    • L’osservazione è già interpretazione. Sia che l’osservazione avvenga attraverso i sensi sia che si fondi su apparecchi esterni, costruiti con obiettivi specifici. Quindi il soggettivismo non può eliminare l’interpretazione.

      L’unica idea sensata mi sembra quella dell’ipotesi 2D dove ogni osservatore fa da riferimento per sé ed ha una prospettiva 2D dell’intero mondo. Gli oggetti più lontani sono dilatati in modo da coprire l’intero spazio attorno all’osservatore. Se cerco di muovermi verso un bordo della Terra quello che sta dietro mi appare davanti perché devo continuare ad essere il centro dell’osservazione. Non raggiungo mai il bordo per cadere.

      "Mi piace"

      • l’osservazione è già interpretazione, ma non è già interpretazione scientifica. io e te ci muoviamo nel mondo dei nostri sensi in un pianeta che per loro è piatto, più o meno, e per noi no (a meno che tu non viva in montagna come me, ahha), ma l’interpretazione di questi dati sensibili non interferisce con la nostra percezione.
        se poi vogliamo interpretare queste percezioni culturalmente, allora io vivo su un pianeta tondo (e il fatto di vedere gli Appennini nelle giornate limpide dal mio campo mi aiuta a crederlo) e loro no.
        ma la percezione immediata è, se non esattamente la stessa, per i motivi che ho già esposto altre volte, con buonissima approssimazione molto simile e non sostanzialmente diversa.

        lascio del tutto a te la costruzione delle basi della complicata geometria che rende comunque in qualche modo scientifica anche la teoria della terra piatta, ahha, non vorrei mai che tu mi persuadessi…

        "Mi piace"

        • L’interpretazione con la geometria più semplice non è per forza quella giusta. Detto questo però non intendo sviluppare alcuna geometria complessa per finire nella wiki di QAnon Haha.

          Aspetta… stai parlando di “interpretazione soggettiva scientifica”? Ma quando mai si è sentita una cosa del genere. Non c’è interpretazione soggettiva ma solo leggi che violano la normale logica di tutti i giorni.

          "Mi piace"

          • mi domandi se sto parlando di “interpretazione soggettiva scientifica”? non mi pare di avere usato una espressione simile, e tu continui a confondere due piani diversi: per soggettivo tu intendi il soggettivo individuale; io invece parlo del soggettivo collettivo, che non è meno soggettivo per il fatto di essere condiviso.

            se non accetti questa distinzione, difficilmente puoi capirmi.

            sul resto siamo d’accordo: sia sulle osservazione scientifiche più approfondite che ci costringono a prendere atto che la nostra mente non è fatta per capire globalmente la realtà, e infatti annaspiamo di fronte ad un compito superiore alle nostre forze, sia sul rischio di finire su QAnon, che entrambi voliamo evitare, ahaha.

            "Mi piace"

            • Qual è il soggettivo collettivo scientifico? Quello della Relatività/Meccanica Quantistica che dicono che la realtà è controintuitiva ma è lì oggettivamente oppure la tua che dice che realtà esiste solo guardo guardo, ascolto e tocco? Immagino che quella giusta sia la tua 🙂 .

              "Mi piace"

              • ma stai scherzando? la fisica quantistica dice, secondo te, che la realtà è oggettiva? la tua è una interpretazione molto soggettiva (ahhha) e fantasiosa!

                ripassati Schroedinger e il suo gatto: la sua era una battuta, vero, ma cercava di spiegare come stanno le cose.

                e il principio di indeterminazione non ti dice nulla? si applica ad una realtà così oggettiva che puoi conoscere la posizione oppure la velocità di una particella, ma non tutte due le cose assieme?

                mi dispiace che la tua mente sia così chiusa, ma direi che mi sono stufato di parlare a un muro e di essere anche continuamente messo in caricatura.

                io non arrivo a capire niente o quasi di formule matematiche, ma tu, quanto a linguaggio filosofico sei a zero.

                spero che prima o poi ti deciderai a leggere Rovelli, che forse ne sa e ne capisce un po’ più di te, e magari ricominciamo a discutere di questi argomenti dopo che lo avrai fatto.

                e con questo chiudo questa discussione diventata insulsa.

                "Mi piace"

                • sono d’accordo sulle mie capacità filosofiche e aggiungerei che anche quelle matematiche ormai fanno acqua da tutte le parti. Quindi sono d’accordo con te, ho esagerato e ti chiedo scusa. Quindi tolgo il disturbo che è meglio 🙂

                  "Mi piace"

                  • no, nessuna scusa, semmai da parte mia che sono troppo brusco.

                    ma chiaramente la nostra discussione su questo punto è in un vicolo cieco di fraintendimenti.

                    spero che continueremo a discutere di altre cose; ho fiducia delle tue possibilità matematiche e molto meno sulle mie capacità intellettuali generali decisamente in declino.
                    tuttavia qui spero che reggano ancora.

                    ciao.

                    Piace a 1 persona

  2. “ce la caveremo con nuove vaccinazioni, in una rincorsa senza fine”.
    Non è affatto così scontato. Non ho mai incontrato un modello epidemiologico che regga alla perfezione alla prova dei fatti.

    Per il resto… cosa ci aspettavamo, che il capitalismo non cogliesse la ghiotta occasione?

    "Mi piace"

    • sì, sono d’accordo con te: avrei dovuto mettere la frase tra virgolette per evidenziare che sto soltanto riportando le affermazioni che corrono per condizionare le nostre menti; anzi lo farò (non è mai troppo tardi…).

      scrivendo l’ultimo post sul tema ieri sera, pare che siamo già arrivati ad una possibile variante della variante capace di far saltare il banco, almeno di sicuro in Occidente,
      1 giugno, calo del numero dei morti; nuova ondata in Cina della variante Delta – 244

      il tuo giudizio finale è evidente ad ogni mente che funziona e si applica al problema: la vaccinazione dei più giovani e a breve perfino dei bambini tende a stabilizzare il virus in vista di una vaccinazione ricorrente della popolazione, come il capitalismo ha scelto di fare in Occidente, per garantire i profitti di Big Pharma.

      l’alternativa cinese del lockdown rigido, mirato e ben calcolato, appare del resto proponibile nel nostro mondo soltanto a chi ha conservato la memoria biologica della povertà e delle privazioni dell’immediato dopoguerra e riesce a trovare logiche e naturali rinunce che appaiono disumane e limitanti a chi ha l’unica “colpa” di essere nato nei decenni dell’Italia di lusso…

      "Mi piace"

  3. scrive fla, 2 GIUGNO 2021 ALLE 10:09
    La percezione soggettiva può certo cambiare, basta considerare gli stessi animali compagni sul nostro pianeta. Ma se dovessero descrivere un certo fenomeno fisico con un modello matematico non possono che arrivare alle stesse conclusioni. Un fascio di luce resta una combinazione di campi elettrici e magnetici.
    C’è una piccola differenza tra quello che sperimentiamo e quello che riusciamo a intuire che esista perché ne vediamo gli effetti indirettamente. La radiazione ultravioletta o infrarossa esiste anche se non riusciamo a vederla. Un altro animale potrà dire la stessa cosa delle regioni dello spettro che noi vediamo e lui no.
    Secondo me sei rimasto impigliato nella soggettività pensando che la Meccanica Quantistica sostenga quello. In realtà non è vero. L’indeterminazione riguarda solo l’infinitamente piccolo. Un albero può essere sia un melo che un pero finché non lo guardiamo. Assolutamente falso. La funzione d’onda dell’albero è assolutamente determinata.
    E poi non hai guardato la foto (tra l’altro è una delle prime foto del centro della nostra galassia, rilasciata qualche giorno fa). Ogni pixel è un sistema stellare. E questa è solo un porzione infinitamente piccola dell’universo. Vuoi mica dirmi che là fuori non ci sia nemmeno una intelligenza con capacità logiche avanzate? Non umana, nel senso che troveremo uomini in altre galassie come nei film. I limiti soggettivi sono individuali e specifici per ogni essere a seconda dell’ambiente dove si sviluppa, ma il modello logico a cui si arriva dovrebbe essere lo stesso perché l’universo è lo stesso.

    "Mi piace"

    • grazie anche alle discussioni da blog sono arrivato ad una visione che persuade almeno me, ma che certamente non è adatta a un ingegnere…

      no, l’universo non è sempre lo stesso: assolutamente no. l’universo nell’infinitamente piccolo è indeterminato (secondo leggi rigorose, d’accordo): è qualcosa di oscillante, di probabilistico ed ognuno lì dentro si sceglie la sua probabilità e dunque si definisce il suo particolare universo osservato.
      l’universo è fatto di velocità: la velocità della luce nel vuoto; da essa derivano, per scomposizione secondo leggi particolari, tutte le altre grandezze fisiche; ma la scomposizione determina variazioni probabilistiche.
      quindi lo spazio, il tempo, la massa, l’energia sono parimenti indeterminate.
      il consumo di energia impiegato dall’osservazione determina la legge dell’entropia e porta alla formazione del tempo irreversibile per l’osservatore.
      ma la stessa legge dell’entropia è soltanto probabilistica, come del resto, di conseguenza, tutte le altre leggi fisiche che valgono nell’universo osservato.
      il tempo, in casi assolutamente eccezionali, potrebbe anche qua e là scorrere al contrario, non si può assolutamente escludere.
      fenomeni inspiegabili secondo le comuni leggi della fisica possono avvenire, perché probabilità rarissime sono pur sempre possibili ( i miracoli? almeno alcuni… gli UFO? almeno alcuni, visto che sono i moderni miracoli della religione scientista).
      gli universi osservati da osservatori simili e vicini nello spazio-tempo sono molto simili (anche se non assolutamente identici), tanto che le differenze fra loro sono non verificabili e per la vita comune – per la quale è stato selezionato il nostro cervello – va benissimo considerarli tutti uguali, anche se questa è soltanto una semplificazione del nostro pensiero, troppo semplice per poter gestire la quantità enorme di dati che comporterebbe un’analisi rigorosa dei diversi universi soggettivi.
      noi umani chiamiamo realtà oggettiva questo minimo comun denominatore dei nostri universi soggettivi e pensiamo che esista al di fuori del nostro pensiero. ovviamente il tutto funziona abbastanza bene e sarebbe peggio pensare a vanvera che, se l’universo è soggettivo, ognuno se lo crea come meglio crede: ma non funziona così.
      è abbastanza ovvio che un ingegnere sia particolarmente imbrigliato dall’oggettivismo: non bastasse il senso comune che ci spinge in questa direzione, si aggiunge che è anche il suo lavoro; ma la visione oggettiva classica della realtà è soltanto una approssimazione, peraltro ben funzionante (per fortuna), almeno in genere.
      dubito molto che un cane, che percepisce il mondo principalmente attraverso l’odorato e vede in bianco e nero o in modo simile, costruirebbe mai una fisica, se potesse, fondata sulla velocità della luce: il suo mondo scientifico vedrebbe gli odori come chiave per l’interpretazione della realtà. e lui troverebbe delle nuove leggi della fisica fondate su di loro che noi non sappiamo neppure immaginare.
      e il suo mondo oggettivo ovviamente non potrebbe uscire dal pianeta, visto che non ci sono odori fuori dell’atmosfera.
      a maggior ragione altre intelligenze cresciute in mondi completamente diverse, e forse non avrebbero neppure bisogno di una scienza come la intendiamo noi: basta guardare ai delfini, ai polpi, ai formicai, intelligenze ricche come la nostra, ma completamente diverse dalla nostra. o al mondo delle piante.
      la nostra visione dell’intelligenza è antropocentrica: giriamo l’universo alla ricerca di uno specchio che non c’è.
      l’universo pullula anche fuori del nostro pianeta di forme di vita, sicuramente, e di intelligenza, molto probabilmente, ma il nostro primo problema è riconoscerle, visto che facciamo fatica a riconoscere perfino quelle con cui condividiamo il pianeta e diamo la patente di intelligenti solo alla nostra specie – che peraltro è molto vicina al suicidio.
      avevo già visto le foto del centro della galassia: pensare che lì possano svilupparsi forme di vita come la nostra, in un ambiente così tumultuoso e completamente diverso dalla relativa tranquillità astronomica dei bracci secondari, è assolutamente improprio: inutile citare l’enormità del numero delle galassie, con cui non entreremo mai in contatto conoscitivo profondo; e nella nostra, pure abbastanza eccezionale nell’universo, non tutte le stelle sono adatte a produrre pianeti disponibili alla vita; il numero è altissimo, ma i candidati davvero adatti sono molto pochi.

      non credo di convincere nessun altro: sono pago di avere messo tranquillità a me stesso.
      del resto Feynman ha detto davvero la cosa principale: la nostra mente umana è troppo opaca e limitata perché possiamo credere di potere davvero capire il mondo: dobbiamo accontentarci di qualche vaga idea.

      "Mi piace"

      • C’è un punto che nessuno nelle varie discussioni ha tirato fuori per controbattere. Il fatto che subito dopo il Big Bang l’universo era estremamente piccolo, era nel regno quantico delle probabilità? Ne deriva che si sono sviluppati infiniti universi? La faccio io la domanda perché tanto non so rispondere… haha

        Sicuramente in ambito filosofico la tua ipotesi è estremamente interessante. Magari anche nella fisica teorica. Ma personalmente a me interessa capire per trarre qualche vantaggio.

        Non c’è dubbio che l’ “Esperienza” dell’universo per i vari osservatori è diversa. Ma nell’esempio del cane questo vede le forme, se vede può scoprire la luce. Poi viene a sapere che quello che vede è solo una piccola parte. Se anche non vedesse i colori potrebbe iniziare a immaginare le varie lunghezza d’onda in base ad odori. Infondo riuscirà a individuare legami molto simili a quelli che abbiamo individuato noi. Deve solo avere le capacità logiche per farlo. Colore e Odore sono delle qualità superiori, ma il pattern profondo è uguale.

        "Mi piace"

        • il pattern profondo è uguale per tutti gli osservatori di tipo umano, che condividono il tipo di strumenti fisici dell’osservazione e l’impostazione mentale per esaminarli. ma niente ci dice che i concetti ai quali arriviamo siano universali; non solo non ne abbiamo le prove, ma abbiamo piuttosto molti indizi del contrario.
          ho avuto una volta a scuola un’alunna tetraplegica; la sua condizione, tale dalla nascita, non le permetteva di sviluppare la nozione di numero; per farlo, una intelligenza di tipo umano deve muoversi nello spazio nell’età formativa. giusto per fare un esempio…

          quanto alla tua domanda iniziale, ti do la mia ipotesi (ammesso che il big bang sia davvero esistito): da un punto infinitamente piccolo iniziale si sono sviluppati tutti gli universi potenziali possibili e sono ancora lì nel loro stato potenziale, almeno tutti quelli che non prevedono osservatori possibili.
          solo quelli osservati hanno acquistato la qualità della realtà, grazie ad osservatori capaci di dargliela col pensiero.

          ma sono solo ipotesi, naturalmente, e anche difficili da giustificare.

          "Mi piace"

          • la capacità di sviluppare la nozione di numero è una caratteristica di logica. Può non essere la nostra matematica nel suo insieme (per esempio non c’è nessun motivo per fare calcoli in base 10), ma isolare 1 e capire cosa significa 2 e da li sviluppare una serie di operazioni (un po’ come i romani) è una caratteristica di osservatori che possono decifrare la realtà. La ragazza aveva aveva sicuramente problemi che andavano a impattare le sue capacità logiche.

            per il Big Bang la tua ipotesi è plausibile. Però ci sarebbe da capire in che modo questi universi sono collegati. Il nostro non può essere l’universo prediletto. Per quale motivo se una copia di noi vive come osservatore in una realtà diversa. Non possono nemmeno incrociarsi a vicenda perché ormai non hanno più le caratteristiche per trovarsi in sovrapposizione. E poi dovrebbero esserci universi per ogni singolo stato di ogni signola particella/onda dell’universo. Per quale motivo l’universo dovrebbe preoccuparsi SOLO di interazioni fisiche definite da una mente logica? (mi dirai che è il soggetto a definire la realtà)

            https://it.wikipedia.org/wiki/Esperimento_di_scelta_ritardata_di_Wheeler?wprov=sfla1
            Wheeler, quello che discuteva con Feynman dell’universo a singolo elettrone. Leggerai parecchie volte “più veloce della luce”, “retroattivo”, “decide nel passato”. Tutto fa pensare a fenomeni ancora sconosciuti che proseguono con freccia inversa nel tempo ma che assolutamente tutti rifiutano a priori. Guarda che anche Feynman il positrone, opposto dell’elettrone, lo rappresentava con freccia temporale invertita. E infatti l’idea era partita da Wheeler.

            "Mi piace"

            • punto 1: no. lo sviluppo del concetto di numero nell’essere umano implica necessariamente che il bambino si muova nella prima infanzia; senza questo movimento, il concetto stesso di numero non si sviluppa… (ecco perché le piante non sanno contare, ahaha).

              punto 2: certo che il nostro universo è quello prediletto: da noi, e tanto basta.
              negli altri universi che pure si creano potenzialmente al momento del big bang (sempre che questo sia esistito davvero), non ci sono osservatori e dunque quegli universi non esistono.
              se consideriamo l’esistenza un attributo del pensiero e non della realtà, riusciamo a capire.

              punto 3: ci sono copie di noi che vivono in universi diversi? non credo. le costanti universali di questi universi originari dovrebbero essere diverse, e allora le copie non potrebbero essere identiche.

              punto 4: alla domanda Per quale motivo l’universo dovrebbe preoccuparsi SOLO di interazioni fisiche definite da una mente logica? hai già risposto da solo. perché soltanto una mente logica è in grado di far esistere un universo come il nostro.

              punto 5: interessantissimo. ma non ci ho capito moltissimo, a causa anche di quella che mi pare una pessima traduzione dall’inglese, suppongo. ma più ancora per un certo irrigidimento della mia mente dovuto all’età, immagino.

              di Zeilinger mi ero occupato a fondo quando la mia mente era ancora un poco più elastica, e forse te ne ricorderai, perché ne avevamo discusso un bel po’: https://bortocal.wordpress.com/?s=Zeilinger&submit=Cerca

              credo che dovrei rileggermi: ero in una fase molto più arcaica della mia visione della realtà, però quella riflessione – aiutata da qualche giorno di isolamento in Germania, terra filosofica di suo – mi aiutò molto ad uscire dall’oggettivismo ingenuo.

              ciao!

              "Mi piace"

              • 1. senza dubbio ci sono alcune persone che vengono superate dalle piante in quanto a logica haha. Non ho mai detto che le piante siano tra le specie dotate di capacità logiche.

                2. Se negli altri universi non ci sono osservatori in che modo possano confluire a creare sovrapposizione con il nostro, per creare quel completo set di possibilità che sembra nascere dal micromondo.

                Intendo, se la macchina blu nel mio universo dev’essere sostituita da una rossa dell’altro universo… qualcuno nell’altro universo deve aver costruito la macchina.

                3. Ci dovrebbero essere universi dove l’unica cosa che cambia è lo stato di un bicchiere. Intero/In pezzi.

                4. Ero ironico 😀 .Quali sono gli osservatori dotati di logica?

                5. La figura di interferenza per i fotoni si manifesta anche se io agisco dopo che il fotone abbia attraverso le fenditure. In teoria a quel punto dovrebbe aver già deciso se è onda o particella scegliendo il modo in cui passare attraverso le fenditure (due galassie). Il problema è che le galassie sono anni luce lontane e sembra che il fotone sia passato da entrambe le parti e che l’abbia deciso retroattivamente in base a quello che volevano scoprire gli scienziati sulla Terra.

                Non lo sapremo mai… ne potremmo parlare per secoli.

                "Mi piace"

                • 2-3. non credo che valga la pena di costruire (con la mente) universi interi semplicemente per cambiare il colore di un’auto o impedire che un bicchiere si rompa… 🙂

                  4. lo so che eri ironico, ma in riso veritas: ridendo si dice la verità.

                  5. appunto questo dimostra che è soltanto l’osservatore a determinare l’esito dell’esperimento; è la risposta più semplice ed ovvia, ma occorre rinunciare all’oggettivismo e quasi nessuno è capace di farlo e preferisce piuttosto continuare a tormentarsi con le spiegazioni più assurde.

                  "Mi piace"

                    • tecnicamente hanno ragione se consideri un intorno dove loro osservatori si trovano. È l’operazione di sostituzione tipica in matematica. La tangente in un punto ad una curva è una sua approssimazione locale. E dopotutto osservando un cubo non si vedono mai le 6 facce contemporaneamente. Ogni volta ne vedi 3 e ti devi fidare che le altre 3 esistano sulla base dell’esistenza di qualcosa di oggettivo sottostante. Che può essere qualcosa di completamente diverso da un cubo… non un cubo geometrico.

                      "Mi piace"

          • Se saltiamo noi prima delle temperature, forse un nuovo inizio per il pianeta è possibile. E forse cu saremo anche noi, solo molti di meno e più saggi si spera.

            "Mi piace"

            • perché saltare noi prima delle temperature? salteremo assieme.

              poi gli scenari possibili sono due:
              uno di temperature il cui aumento a un certo punto si ferma (non si sa come), comunque dopo avere reso inabitabile larga parte del pianeta per una specie come la nostra e la maggior parte delle altre per alcuni milioni di anni almeno.
              l’altro, sempre rimosso, è lo scenario venusiano, ed è il più probabile, appunto perché Venere ci ha preceduto in questa storia e il progressivo aumento di temperatura del Sole lo rende comunque inevitabile in tempi astronomici.
              di questo si parla pochissimo, forse per evitare l’effetto psicologico fine del mondo.

              Piace a 1 persona

              • Il sospetto che siamo meno duri del pianeta che ci ospita. Il fatto che cederemo noi prima è scontato. Quindi se anche fosse la fine, non la vedremo.

                "Mi piace"

                • indubbiamente Venere sopravvive come pianeta e potrebbe ospitare delle stranissime forme di vita come nuvole viventi nella sua densa atmosfera; ma certamente se vi erano altre forme di vita sulla sua superficie, in qualche modo simili alle nostre, sono scomparse.

                  certamente, con lo sparire dell’uomo e del suo modo di percepire l’universo, anche di quel che resterà non ci sarà nessuno a farlo esistere nella forma attuale; l’universo rientrerà nel magma del puramente probabile, quando non ci sarà più nessuna intelligenza a cercare di dargli forma e realtà.

                  "Mi piace"

                    • sono sempre più convinto che la sede normale dove si sviluppa la vita, e dunque anche l’intelligenza, è sotto la superficie dei pianeti e che, sopra, la vita si può sviluppare solo per un rarissimo caso e sopravvivere soltanto per un insieme di coincidenze quasi miracolose.

                      e se qualcuno mi chiede come mai questo è successo a noi, rispondo che per forza doveva essere così, perché soltanto l’universo dove noi ci siamo creati è diventato reale.

                      altrove, sotto la superficie ghiacciata di Europa oppure in miliardi di miliardi di altri pianeti simili, altre forme di vita si sono sviluppate e certamente anche altre forme di intelligenza, chiuse dentro universi rigorosamente tolemaici e probabilmente senza nessuna non dico voglia ma neppure immaginazione che se ne possa uscire.

                      ma non credo che possano essere universi modellati da intelligenze di tipo umano; sono intelligenze completamente diverse, probabilmente anche con matematiche diverse e logiche diverse.

                      sono intelligenze che forse creano universi diversi e che, per esempio, dovranno costruirsi una fisica dove la velocità della luce non esiste.

                      pensare che il nostro universo e la nostra fisica siano validi per ogni tipo di intelligenza nell’universo: non è una forma di imperialismo culturale antropocentrico?

                      "Mi piace"

                    • La percezione soggettiva può certo cambiare, basta considerare gli stessi animali compagni sul nostro pianeta. Ma se dovessero descrivere un certo fenomeno fisico con un modello matematico non possono che arrivare alle stesse conclusioni. Un fascio di luce resta una combinazione di campi elettrici e magnetici. 

                      C’è una piccola differenza tra quello che sperimentiamo e quello che riusciamo a intuire che esista perché ne vediamo gli effetti indirettamente. La radiazione ultravioleta o infrarossa esiste anche se non riusciamo a vederla. Un altro animale potrà dire la stessa cosa delle regioni dello spettro che noi vediamo e lui no.

                      Secondo me sei rimasto impigliato nella soggettività pensando che la Meccanica Quantistica sostenga quello. In realtà non è vero. L’indeterminazione riguarda solo l’infinitamente piccolo. Un albero può essere sia un melo che un pero finchè non lo guardiamo. Assolutamente falso. La funzione d’onda dell’albero è assolutamente determinata. 

                      E poi non hai guardato la foto (tra l’altro è una delle prime foto del centro della nostra galassia, rilasciata qualche giorno fa). Ogni pixel è un sistema stellare. E questa è solo un porzione infinitamente piccola dell’universo. Vuoi mica dirmi che là fuori non ci sia nemmeno una intelligenza con capacità logiche avanzate? Non umana, nel senso che troveremo uomini in altre galassie come nei film. I limiti soggettivi sono individuali e specifici per ogni essere a seconda dell’ambiente dove si sviluppa, ma il modello logico a cui si arriva dovrebbe essere lo stesso perché l’universo è lo stesso.

                      "Mi piace"

  4. Risalì, risalì, al fine la causa prima di tutti i problemi economico, ambientali è la sovrappopolazione umana che continuerà a crescere. Nessuno che richieda politiche di decrescita anche in questo ambito… anzi!
    Perfino la Cina ora permette il terzo figlio… ovviamente in nome del PIL.

    Provocazione…. più gatti e meno bambini… vuoi mettere quanto impatto ambientale in meno!

    "Mi piace"

    • si riuscisse a mantenere due figli per ogni coppia feconda, considerando poi la parte che non genera, se ne uscirebbe in maniera blanda.
      purtroppo la Bibbia ebraica ha lanciato lo slogan: Crescete e moltiplicatevi!
      era la premessa di un’idea imperialistica, che finì male; anzi, alla fine riuscirono a conquistarsi un ruolo eccezionale nel mondo proprio per il loro non essersi mai moltiplicati troppo.

      rimane tutto da dimostrare che un mondo affollato sia un mondo migliore, salvo che per alcuni, che peraltro vivono in luoghi tutt’altro che affollati.

      "Mi piace"

      • 1984
        TERMITAIO

        Fa caldo,
        troppo caldo
        in questo nostro termitaio.

        Uno sul corpo dell’altro si cammina,
        ognuno si affanna con il suo fuscello
        per farsi il nido più bello.

        L’aria è mefitica,
        il suolo è finito sotto le case
        ed il fiume trascina ormai solo merda.

        Smettetela di fare troppi figli,
        saranno bruchi
        che si mangiano l’ultima foglia

        Piace a 3 people

Scrivi una risposta a fla Cancella risposta