miei fuoriblog dal 5 all’11 giugno 2021 – 261

rieccole, le chiacchierate con gli amici di questi ultimi sette giorni sui loro blog:

1. chiedoaisassichenomevogliono, con le sue acrobazie stilistiche e i suoi contenuti eversivi;

2. veronicaiovino, con i suoi viaggi stupefacenti e il suo sguardo miracolistico sul mondo;

3. manuelchiacchiararelli, di cui si può dire altrettanto per come sa immergerci nella natura svedese;

6. Francesca, la sensitiva enigmatica con i suoi dubbi, qui sulla scienza;

7. mcc43, la documentata interprete del mondo palestinese (ma questa volta con lei parlo di social);

9. gaberricci, il distillatore di pensieri. con lui discuto questa settimana di liberazione sessuale e maschilismo,

con 8. marisasalabelle di vaccini anti-covid.

vi è poi una mia riflessione su una accurata ricostruzione dei giorni della strage di Brescia del 1974 presentata da 5. S-connessioniprecarie

e una mia traduzione da 4. shayan das, il giovane poeta indiano approdato chissà come al mio blog, di quella che lui chiama una micro-poesia (ma allora anche tutte le mie ultime lo sono…).

e per chiudere in bellezza (per così dire) anche il link ad un mio nuovo post sul mio blog parallelo bortoround, con un nuovo video molto autobiografico pubblicato sul mio canale Youtube: il parco di Killesberg a Stuttgart – 1 maggio 2004 – quando si poteva viaggiare 37

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9. gaberricci, Dei suoi dolcissimi difetti June 11, 2021

corpus2020 June 11, 2021 at 4:43 am
ciao gaber, ho letto l’articolo di volo, trascinato dalla concatenazione degli argomenti, ma la fine mi ha sorpreso: mi è sembrato quasi che tu ti sia fermato di botto, conclusa l’introduzione, e che il bello dovesse ancora venire.
scusa se ti faccio sempre osservazioni, per così dire, di secondo livello, ma non me ne rimangono altre da fare, visto che condivido la sostanza – solo, un po’ meno positivo, per me, il giudizio su Luttazzi, che del resto, a quanto pare, copiava ampiamente le battute da altri – anche se non è questo il senso della mia perplessità.
non è mai chiaro del tutto, infatti, se l’abolizione della censura sul sesso e il parlarne in maniera volutamente sboccata sia una autentica forma di liberazione.
anzi, viene il sospetto che sia una affermazione del maschilismo, non a caso definito anche spirito da caserma, espressione nata quando le donne non vi erano ammesse.
non mi pare che questo modo di parlare del sesso possa essere visto come liberatorio da un punto di vista femminile, anzi potrebbe forse ribadire la loro sottomissione all’immaginario maschile.
se è così, siamo in un bel pasticcio di contraddizioni.
ops, ma questa è diventata anche una critica di contenuti, vedo.
ma no, non è una critica: è solo per dire, appunto, che si dovrebbe approfondire la discussione e se ne sente la mancanza.

gaberricci June 11, 2021 at 8:08 am
Dopo 1500 parole mi sembrava di abusare della pazienza del lettore… 🙂 A me sembra che Luttazzi trattasse ironicamente quella materia, comunque: interpreta anche quel personaggio, ma in senso critico. Vero è che spesso si è mosso su un confine sottile (penso ad esempio al suo monologo a Rai per una notte, che ti invito ad ascoltare).

corpus2020 on June 11, 2021 at 2:27 pm
penso che tu ti riferisca a questo, vero?

ce ne sono diversi su Youtube…
vedo dalle riprese molte donne che ridono ed applaudono la parte francamente scurrile e da caserma, che sfiora l’apologia di reato, quando descrive il luogo comune di un rapporto che vede la donna all’inizio non consenziente, ma poi felice di essere violentata.
ci ritrovo del tutto Beppe Grillo, qui dentro, ed il peggiore maschilismo.
ma se ci sono donne che applaudono, vuol dire che ci sono donne che consentono ad un rapporto così.
certo, rivedersi questi video è un pugno in faccia, che dice bene quanto è cambiata l’Italia in soli undici anni.

quanto alla lunghezza dei tuoi post, ti direi di non farti problemi: chi viene a leggerti la apprezza, direi, sa quello che si aspetta e può perfino succedere che a volte non li trovi abbastanza lunghi…
(ma mi rendo conto che con questo aggettivo entriamo in un campo pericoloso, ahhah).

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8. marisasalabelle, Mi fa impazzire, 10 giugno 2021

corpus2020 10 giugno 2021 alle 11:42
post esemplare per chiarezza e buon senso, sul vaccinismo delirante; molto interessante anche la discussione.
faccio comunque presente che molti sono tuttora condizionati dalla massiccia campagna mediatica contro Astrazeneca; in generale le reazioni avverse con Pfizer sono peggiori:

2020-2021: 8 giugno, continua il lieve peggioramento; il vaccino Pfizer più pericoloso di Astrazeneca – 255

marisasalabelle 10 giugno 2021 alle 11:54
L’ho sentito dire anch’io… probabilmente Astrazeneca ha avuto una cattiva pubblicità. In ogni caso resto sconcertata dalla leggerezza con cui si è continuato a usarla su giovani nonostante i diversi episodi accaduti

corpus2020 10 giugno 2021 alle 12:22
su questo sono completamente d’accordo con te, e mi ha fatto anche piacere ritrovarmi con te e con altri tuoi commentatori nel giudicare negativamente l’idea di vaccinare i bambini con bambini sperimentali dei quali si ignorano le conseguenze a lungo termine.(ma io dico addirittura che è criminale).
non si può imporre di vaccinare milioni di bambini, per i quali il covid rappresenta un rischio praticamente nullo e la vaccinazione un rischio maggiore, solo per tutelare degli anziani (come me) che farebbero meglio a tutelarsi da soli sia col vaccino sia con la riduzione dei contatti sociali…
è vero che le conseguenze a medio e lungo termine non sono ben conosciute e potrebbero essere anche molto limitate, ma non è un buon motivo per abbandonare una doverosa prudenza e il rispetto degli altri; ma non mancano neppure evidenti indizi del contrario, purtroppo.

wwayne 10 giugno 2021 alle 12:15
AstraZeneca è più economico di tutti gli altri vaccini, e quindi più competitivo sul mercato. L’unica maniera per affossarlo era orchestrare una campagna mediatica ai suoi danni, volta a farlo passare per un vaccino di mezza tacca. Il che non è completamente falso (dà una protezione del 60% contro il 90 di Pfizer e Moderna), ma non è questo il motivo per cui è stato così bistrattato.

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7. mcc43, Facebook: la libertà vigilata e la realtà ricreata 9 giugno 2021

corpus2020 9 giugno 2021 alle 6:25 PM

come ben sai, sono tra coloro che hanno eliminato la tv dalla loro vita, credo da 25 anni, e da una decina anche i social.
non credo affatto di avere risolto con questo il problema della dipendenza universale da loro, e dunque indirettamente anche della mia, nonostante le precauzioni prese.
credo soltanto di non avere dato il mio ATTIVO contributo alla loro potenza, seguendo la norma etica kantiana: agisci come se la regola che segue potesse avere una portata universale; in poche parole, se tutti facessero così, il potere mediatico sarebbe distrutto, e quindi io faccio la mia parte.
a suo tempo proposi invano una giornata di sciopero generale anti-tvdiBerlusconi. sarebbe bastato che qualche grande forza si ponesse questo obiettivo, per ridurre lo strapotere economico e anche mediatico di colui contro cui facevano finta di fare opposizione ogni giorno, salvo poi dargli la patente di risorsa per l’Italia, come fece D’Alema (identificandosi con l’Italia, evidentemente, dato che era a libro paga Mondadori in quanto autore, chissà quanto di successo). oggi mi pare in atto un gioco ipocrita delle parti simile.

mcc43 9 giugno 2021 alle 6:28 PM
Anche da me la tv non è nemmeno collegata all’antenna, dovrei solo subire, nei social invece posso almeno dire la mia, e scoprire altri che la pensano allo stesso modo.

quest’ultima parte del commento, direttamente critica, la pubblico soltanto qui, per non parere un troll su quel blog:
devo anche aggiungere un nota polemica piuttosto sgradevole: mi fa sempre più meraviglia, col passare del tempo, chi continua a servirsi di quei media, e dunque a rafforzarli, e poi si lamenta di come viene trattato. assomiglia a chi si immerge in acqua e scopre che è bagnata. masochismo?

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6. Francesca, Sbircio senza successo “Nella via della scienza” giugno 8, 2021

corpus2020 giugno 8, 2021 alle 8:00 am
che coincidenza, avevo giusto in gestazione un post sulla Marletto, e questo tuo post mi ha dato l’input finale a scriverlo, ahha – da Aristotele ai controfattuali di Chiara Marletto, passando per Kant e arrivando alla fisica quantistica come teoria dell’informazione – 253

Francesca giugno 8, 2021 alle 3:32 PM – Ti ho risposto Mauro, per me la Chiara Marletto parte da presunti che non reggono. Resto vicina a Margherita Hack astrofisica che si è resa comprensibile a tutti. La Semplicità dei Grandi e Stephen Hawking, grande fisico teorico, si dedicò molto allo studio dei famosi buchi neri e alla cosmologia quantistica. – La piccola ha la febbre alta porca miseria. Ciao

corpus2020 giugno 8, 2021 alle 3:41 PM
accidenti per la piccola – e anche per te. di questi tempi ogni febbre mette in allarme, ma incrociamo le dita.
non ho ancora avuto il tempo di ascoltarle la Marletto; ho espresso alcune riserve, certamente in modo grossolano, ma proverò ad approfondire il giudizio, se ci riesco,
intanto in bocca al lupo per tua nipote e per te.

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5. S-connessioniprecarie, Brescia: la strage e la memoria oltre il mito, di FELICE MOMETTI 7 Giugno 2021 presenta una ricostruzione molto accurata degli avvenimenti del 28 maggio 2974 e dei giorni seguenti: strage di Piazza Loggia; ci sono arrivato da qui: https://bresciaanticapitalista.com/2021/06/07/brescia-la-strage-e-la-memoria-oltre-il-mito/

fedele al principio che si loda nella casa altrui e si critica fuori casa, mi appunto qui un paio di osservazioni.

1. manca, in modo quasi incomprensibile, ogni riferimento all’azione parallela (come l’avrebbe chiamata Musil) che, in diretta prosecuzione della strage, vede il 30 maggio uno scontro a fuoco a Pian del Rascino tra una pattuglia mista, formata da due forestali e cinque carabinieri, e un gruppo di latitanti neofascisti sfuggito al blitz giudiziario di qualche giorno prima contro il Mar di Fumagalli: qui viene prima ferito e poi ucciso con un colpo a bruciapelo alla testa Giancarlo Esposti, il cui viso era apparso sui giornali il giorno prima come identikit del presunto attentatore di Brescia, ma purtroppo senza la barba di 15 giorni che nel frattempo si era fatto crescere.

2. non considero casuale l’assenza di questo episodio, che pure allora non venne esattamente inquadrato, così come non venne compreso il significato delle perquisizioni contro militanti della sinistra ordinate subito dopo la strage o la tempestiva rimozione e distruzione di prove e reperti.

la ricostruzione di Mometti non offre infatti nessuna riflessione autocritica postuma sulla immediata identificazione nei fascisti degli autori della strage, che venne fatta circolare con successo subito e che deviò, direi per anni, l’attenzione dai servizi segreti che l’avevano organizzata palesemente come attentato che avrebbe dovuto colpire i carabinieri soliti schierarsi nel punto in cui esplose la bomba e casualmente indirizzati altrove dalla pioggia battente; e il loro posto venne altrettanto casualmente e tragicamente preso dai manifestanti che caddero vittime della bomba.

nel Comitato Centrale del PCI, dal 3 al 5 giugno, viene approvata all’unanimità la posizione di Berlinguer, che, in vista di un «governo di svolta democratica» indica le responsabilità della strag enei fascisti vecchi e nuovi, rifiutando di «rivolgere accuse o critiche indiscriminate all’insieme degli organi e degli apparati dello Stato».

per anni questa posizione impedì ogni approfondimento critico dell’accaduto e ogni riflessione sul significato politico della strage, indirizzando le mobilitazioni in una direzione sbagliata e lasciando a qualche sparuta minoranza l’individuazione del preciso intreccio tra la direzione politica dei servizi segreti e la manovalanza neofascista; questa verità storica non ha tuttora potuto avere un pieno riconoscimento giudiziario.

(un breve accento personale: venni intervistato, come esponente del Manifesto di Brescia dal TG3 in quelle ore e anticipai questa interpretazione dei fatti; ma la mia intervista, così scomoda, non andò mai in onda, e al suo posto ci furono quelle più allineate che indirizzavano lo sdegno contro un obiettivo che giudico sbagliato e parziale, quello dei neofascisti; non perché qualcuno di loro non fosse coinvolto, ma perché non erano loro la mente politica della strage.

la ricostruzione di Mometti, pure pregevole sul piano della esattezza cronachistica, a mio parere lascia in ombra proprio l’interpretazione, che oggi sarebbe due volte necessaria, dell’opportunismo che a sinistra impedì allora di approfondire la ricerca della verità a favore di una interpretazione politica di comodo.

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dopo avere ringraziato bresciaanticapitalista per la segnalazione, proseguo con una critica molto dura a questo sito, mettendo in evidenza quel che dicevo rispondendo in un commento a Walter Carrettoni:

corpus2020 9 GIUGNO 2021 ALLE 6:07

[…] però quello che mi sconvolge – e mi interroga, anche – è la liquefazione pressoché completa della sinistra critica sul tema. sono abbonato ad un blog, Bresciaanticapitalista. ignorano completamente ostinatamente e in maniera addirittura incredibile la questione pandemia.
potrei dire che rappresentano visivamente la forma più esasperata di censura sull’argomento.
del resto Speranza è appena andato in Parlamento a dire che bisogna vaccinare i bambini.

una catastrofe culturale e politica: si sono ridotti ad essere una setta fanatica para-religiosa, ma credo che al fondo ci stia un problema irrisolto con la scienza, come dicevo tempo fa.
se ti richiami alla tradizione del socialismo SCIENTIFICO, e a Lenin, i conti con la scienza dogmatica del positivismo non li hai fatti, e questo significa che culturalmente sei indietro di oltre un secolo.

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questo non toglie che su quel blog si possano spesso leggere cose interessanti, come ad esempio questa analisi delle recenti elezioni tedesche nel Land Sassonia-Anhalt e sul declino politico della sinistra in Europa: Declino strutturale della sinistra in Europa? Il caso Sassonia-Anhalt come paradigma.

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traduco come posso questa breve micropoesia, come la chiama l’autore, intitolata tu: è di un giovane poeta indiano, arrivato chissà come sul mio blog, ed io sul suo:

4. shayan das, MICROPOETRY You (Quatrain) 7 JUN 2021

di tutte le oneste righe scritte

con pensieri così puri e fedeli

quelle sono le più seducenti

che hanno il profumo di te.

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3. manuelchiacchiararelli, VIDEO: Cinque meravigliosi cuccioli di volpe nella loro quotidianità / The Amazing Daily Life of Five Fox Puppies 6 giugno 2021

corpus2020 6 giugno 2021 alle 22:36
ah, ecco dove eri finito! qui ci si cominciava a preoccupare della tua assenza.
giustificata alla grande, però.
grazie di condividere questi momenti e questa passione, Manuel.

inerro.land 7 giugno 2021 alle 17:44
Grazie mille Mauro! A volte la Natura prende il sopravvento 😊😉

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il racconto di Manuel continua qui: https://manuelchiacchiararelli.com/2021/06/07/i-volpacchiotti-foto-parte-1-the-pictures-of-the-fox-cubs-first-sequence/

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2. veronicaiovino, Borghi Lazio: i 10 più belli da visitare 06/06/2021

corpus2020 06/06/2021 at 21:28
questo post è una tale raccolta di meraviglie che lascia a bocca aperta e non sai se ammirare più loro oppure te che sei andata a scoprirtele ad una ad una per noi. – ciao, Veronica, grazie!

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.1. chiedoaisassichenomevogliono, Recinti e paletti 6 giugno 2021

Cor-pus 2020 6 giugno 2021 alle 22:02
una cosa mi preoccupa, di questo post, perché sul resto, rassegnato, consento: l’inciso “se sei astemio per convincimento ideologico”, con quel che segue.
sono astemio, senza convincimento ideologico e nella pratica un po’ meno dopo i 65, perché non mi piacciono gli stordimenti di testa e probabilmente appartengo a quel 3% di umani privi dell’enzima per digerire l’alcool, che mi fa effetto subito, anche in piccole dosi.
sarò dunque ammesso al recinto simbolico e al di qua del labile confine? rassicurami… 🙂

chiedoaisassichenomevogliono 6 giugno 2021 alle 22:08
Consegno le chiavi d’accesso di persona, se serve.😄

Cor-pus 2020 6 giugno 2021 alle 22:22
allora berrò mezzo bicchiere di birra, prima di presentarmi alla porta: dovrebbe bastare a rendermi un po’ brillo e farmi superare il test… 🙂

chiedoaisassichenomevogliono 6 giugno 2021 alle 22:23
Credo che possa essere assolutamente più che sufficiente 😄

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chiedoaisassichenomevogliono, Peccatori scortesi 11 giugno 2021

corpus2020 11 giugno 2021 alle 20:19
vedi la zia Agata che finezza siciliana di messaggi sottotraccia?
ma tu che vai ad esibire al mondo intero la tua miscredenza… 🙂
perfino in un blog, se non bastasse (anche se credo che questo almeno alla zia Agata sia stato risparmiato…) – rido e non ho ancora finito di ridere: il pezzo è comunque splendido, al solito…

chiedoaisassichenomevogliono 11 giugno 2021 alle 20:25
La zia, sguardo lungo. 😂

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ed ecco, dal mio blog dei viaggi, la ricostruzione, recuperata, di un momento particolare della mia vita di 17 anni fa, poco dopo l’arrivo e la sistemazione a Stuttgart, in Germania:

il parco di Killesberg a Stuttgart – 1 maggio 2004 – quando si poteva viaggiare 37

per il resto, sto riaggiornando su quel blog i vecchi post, alla luce dei nuovi dati ritrovati.

8 commenti

  1. C’est vrai, je ne sais pas s’ils passeront.
    Je passerai à côté d’eux tôt ou tard…
    D’accord que nous devrions être bien considérés.
    I giovani hanno vissuto e vivono una realtà “geneticamente modificata” in tutto. Io credo non rispondente alle esigenze fondamentali.
    Ogni epoca ha avuto “il suo filo da torcere”.
    Come modificare in meglio? Sarebbe possibile insieme, individualmente no. Ognuno va per conto suo. Allora torniamo al cane che si morde la coda.
    I giovani molto giovani, credo che sentano il bisogno di altro da quello che hanno… Ciao

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    • considerazioni generali mie, forse troppo:
      1. i giovani, o almeno molti di loro, sentono il bisogno di altro da quello che hanno: mi pare normale, è quasi l’essenza dell’essere giovani, credo, il giovane che non sente questo bisogno è nato già vecchio.
      2. invecchiando in tempi di trasformazione sociale tumultuosa, come è capitato a noi, risulta normale finire fuori tempo; ce ne difendiamo facendo come hanno sempre fatto i vecchi: rifiutando di capire e accettare la trasformazione e restando legati a valori del tempo passato; conta poco in questo che il nostro tempo giovanile sia stato rivoluzionario; anzi, proprio in questo sta il suo essere fuori tempo.
      3. non credo che sia possibile modificare questo stato di cose: hai già evidenziato tu che cosa lo rende impossibile. ammesso che uno sforzo collettivo potesse trasformare il presente, è questo confluire attorno ad obiettivi comuni che è diventato difficile; l’individualismo ha vinto ed anche le mobilitazioni condivise attorno a qualche obiettivo sociale restano occasionali; difficile vedere estesi movimenti collettivi stabili; ci si trova, si protesta e poi si torna ognuno a casa sua; i social hanno avuto un ruolo fondamentale in questo, sostituendo come modello di vita la socialità concretamente condivisa con quella apparente via internet…

      e chiudo qui il mio commento da vecchio barbogio, ahaha.

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      • D’accordo, possiamo ascoltarli. Avere un incontro con loro. Stabilire un contatto. Senza illuderci d’altro.
        Il camping, soprattutto in fondo a destra rispetto all’ingresso, arrivano giovani e giovanissimi dagli “Zii”, sono nominata la “nonna” non barbogia vecchia. Si fermano a mangiare con noi. Si parla senza giudicare. Si ride. Si ascolta la musica. La birra è la bibita preferita. Hanno bisogno di un linguaggio vicino al loro diretto e rispettoso allegro e serio, veloce. Accogliere. Non cambia nulla ma vengono sempre…
        Ciao

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        • ho passato la mia vita professionale (salvo i sette anni in Germania, quando ho lavorato per il Ministero degli Esteri, ma pur sempre in campo scolastico) ad ascoltare giovani, e il mio motto come docente è che l’insegnante migliore è quello che impara dai suoi studenti.
          e non ho mai pensato di doverli “accogliere”, ma semmai di dovermi fare accogliere da loro.

          forse è per questo che ho l’occhio clinico?
          come docente e preside di liceo sapevo bene che quelli che avevo davanti non erano “i giovani”, ma una selezione particolare di quel mondo. che del resto, in quanto tale, non esiste neppure, salvo qualche caratteristica bio-psicologica universale.
          così vedo bene che i giovani che incontri tu al campeggio non sono rappresentativi del cosiddetto e vago universo giovanile, ma sono appunto giovani da campeggio, una selezione particolare e, credo, particolarmente simpatica, a cominciare dal fatto che non se la tirano.
          se tu andassi in una disko, troveresti dei giovani diversi da questi e te ne faresti un’altra idea…

          buona giornata e buon campeggio presto,spero per te, Francesca…

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          • Mi hanno già accolta e fanno le serata da sballo non so esattamente dove ! Sono loro che mezzi sedati chiamano per avere un passaggio in auto . Venerdì dovevo prenderne uno . Gli zii mi hanno suggerito di aspettare
            Rimangono a piedi nei dintorni . Porto Civitanova . Non mi pare esattamente come dici tu Non escludo affatto la tua considerazione .Qui siamo in provincia è un poco diverso . …Ciao Mauro grazie per l’augurio spero di farcela vorrebbe dire che sta meglio

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  2. Mauro disgraziatamente 😅 mi trovo di nuovo in riviera, il Conero con il suo parco mi sovrasta. Poi il vento il mare le onde; manca internet, però. Un guaio piccolo 🌅🌄.
    Non trovo di mcc43 facebook la libertà vigilata e la realtà ricercata. Però sono convinta di averlo già letto.
    Non apprezzo Luttazzi perché lo trovo molto contestualizzato nell’attualità culturale di stile scadente. Che se ne parli è buona cosa ma non da meno è il come lo si fa. È apprezzato, dalle giovani e dai giovani. Intendo per fascia di età media tra i trenta e cinquant’anni. Parlo di giovani che hanno una buona apertura mentale e culturale.
    Gaber del resto scrive benissimo, è scrupoloso e molto attento. Mi pare che abbia molto da esprimere. Non so se sia anche la sua stessa età.
    Mi sono detta – sei troppo datata a ritroso – Confermano in famiglia, compresi loro amici, coetanei. E resto passivamente ferma nella mia convinzione, per me, così accreditano la comunicazione piuttosto scadente contemporanea.
    I borghi sono fantastici. Ne conoscevo una parte, così, ho ampliato.
    Manuel lascia grande spazio alla natura in cui è immerso che si può dire? Le foto, meravigliose. Mi inchino dinnanzi a madre Terra. E resto pure nella posizione scomoda ma efficace.
    Chiedoaisassichenomevogliono per me ha vinto diverse coppe, recente quella dell’Ironia sottile, efficace e assai arguta.
    Il titolo che mi assegni mi fa scompisciare , grazie. Mi dirai il perché sono una sensitiva, enigmatica; va be’. Infine va be’ in generale. Forse a torto mi sento sensitiva😉.
    Il giovane poeta mi pare che sia passato anche da me. Però credo che sia un filippino il poeta che passa da me.
    Peccato che ho dimenticato l’inglese.
    Il tuo video avec le choeur animè des oiseaux: c’est trop joeux et adorable. Sto perdendo il francese😥.
    Leggerò su Walter Carrettoni.
    Mi manca anche il post “Mi fa impazzire”.
    Ma ho il torcicollo e un po’ di torci- schiena. Riguardo al referto della TAC posso tranquillamente dirti che apprezzano molto della mia schiena. Il bello è che non avevo dubbi.
    Salut mon ami

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    • grazie della segnalazione del link che non funziona; mi pare di avere rimediato.
      e grazie della lettura attentissima.
      mi ritrovo in gran parte delle tue considerazioni; mi fai solo dubitare di rubare ad alcuni blogger la gioia di essere commentati, dato che non so se verranno mai qui a rendersi conto dei tuoi giudizi.
      la definizione che ho dato di te non vorrei spiegarla, e non è neppure detto che lo saprei fare; mi pare comunque che tu ti riconosca nella figura della sensitiva; ti crea più incertezza l’aggettivo di enigmatica: ma ci sarà mai una sensitiva che non sia anche enigmatica? se non fosse così, che sensitiva sarebbe?
      come tu stai perdendo il francese, io purtroppo ho già perso una parte importante del mio tedesco: le lingue sono come gli amori: vanno tenuti vivi con l’uso, ahaha.
      ah, dimenticavo: certo che siamo datati e per fortuna! dove la troveranno mai una generazione così? dovrebbero tenerci cari,piuttosto.
      gaber mi pare abbia compiuto da poco trent’anni; mi pare che non possa essere messo in quella particolare categoria di “giovani” che descrivi tu: è un caso speciale, di giovane molto maturo e formato.
      buona notte e buon risveglio.

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