26 luglio, in peggioramento i morti da covid 2020-2021 – 346

il numero dei morti giornalieri da covid ha ripreso ad alzarsi nettamente, ma bisogna mettere nel conto un fattore che ho imparato in queste settimane di confronti giornalieri: il numero dei morti comunicati si abbassa sempre la domenica e si rialza il lunedì:

26 luglio 2020morti di Covid: 5

26 luglio  2021morti di Covid: 22

per questo è più indicativo il numero dei morti degli ultimi 7 giorni; ma stavolta la forbice sul 2020 si allarga decisamente anche qui, arrivando a 5 morti di più al giorno.

questo significa che comincia purtroppo quest’anno ad assomigliare pericolosamente a quella di metà settembre dell’anno scorso: pare che abbiamo due mesi buoni di anticipo.

2020: totale dei morti degli ultimi 7 giorni 62; media : 8,9 (+ 0,3 rispetto al giorno precedente)

2021: totale dei morti degli ultimi 7 giorni 82; media: 13,9 (+2,2 rispetto ad ieri)

la tendenza comincia ad assumere un aspetto chiaro; quanto si debba alla ripresa incontrollata di forme patologiche di vita sociale e quanto alla variante Delta, resta alla valutazione dubbiosa del singolo, anche del vostro blogger.

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colgo l’occasione per citare Aldo Morrone, direttore scientifico dell’Istituto San Gallicano di Roma, uno scienziato che non mi pare abbia ampia tribuna mediatica; mi ritrovo pienamente in quel che dice:

I governi occidentali sembrano incapaci di comprendere come questa sia una pandemia, o meglio una sindemia, che si estende oltre la malattia infettiva coinvolgendo tutti gli aspetti della vita.

L’Occidente continua a pensare di poter superare questa situazione investendo solo sulla vaccinazione dei propri cittadini, ripetendo così il peccato originario commesso con Covax: doveva essere un investimento, è diventata un’elemosina. L’egoismo dei più ricchi ha impedito a Covax di trattare in modo competitivo sui prezzi dei vaccini per i paesi in via di sviluppo, riducendo il suo ruolo alla beneficenza.

L’Occidente sta già pagando il suo egocentrismo. La variante delta dovrebbe averci insegnato qualcosa: risponde ancora ai vaccini, anche se in maniera ridotta rispetto alle versioni precedenti, ma siamo già lì a temere per la variante delta plus, in cui c’è una mutazione della variante sudafricana su quella indiana.

Sulle varianti stiamo giocando alla roulette russa.

Finora la nostra fortuna è che non sono emerse varianti ‘escape variant’, in grado di sfuggire ai vaccini, ma cosa ci dice che in Algeria o in Siria o in Iraq non si stiano diffondendo varianti ancora più aggressive? Più tempo il virus trascorre all’interno di organismi umani debilitati in contesti a basso tasso di vaccinazione, più aumenta il rischio di varianti pericolose.

Purtroppo le autorità sanitarie occidentali non sembrano averlo capito, e anche l’Oms ci è arrivato in ritardo.

Da medico e da uomo fa uno strano effetto vedere le piazze no-Vax in cui si invoca la “libertà” e paesi senza vaccino dove gli ospedali non riescono più a curare malattie ordinarie.

Da una parte mi verrebbe da dire: ok, chi non vuole vaccinarsi faccia un atto in cui certifica che il suo vaccino lo vuole dare a un altro, che invece lo vorrebbe e non lo avrà mai.

Dall’altra parte mi rendo conto che è un fallimento anche nostro, della comunità scientifica: abbiamo perso autorevolezza, abbiamo spesso utilizzato la scienza per una logica di profitto, abbiamo lasciato giocare la politica su un tema esclusivamente di salute globale.

È uno strano paese quello in cui, per convincere le persone sull’importanza della vaccinazione nella sfida globale della pandemia, bisogna vietare loro di andare al ristorante, in palestra, al cinema.

Purtroppo, finora la storia della pandemia è anche una storia di parziali fallimenti, da Covax all’adesione spontanea alla campagna vaccinale.

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di mio sottolineo con forza un’idea che ha accennato Morrone: la pandemia, frutto malato – forse – di una scienza medica asservita al profitto e certamente anche del nostro modello economico-sociale, sta contestandolo radicalmente.

ma noi ci rifiutiamo di riconoscerlo, non siamo capaci di accettare spontaneamente di cambiare abitudini di vita, lussi inauditi nella storia umana e modelli di relazioni sociali bacate.

la campagne vaccinali, realizzate in questo modo, sono il canto del cigno della società tecno-consumista.

occorre pure qualcuno che mostri chiaramente che vivere in modo alternativo è possibile: in fondo è una proposta solamente riformatrice quella di chi chiede di ridurre i consumi.

l’alternativa, obbligata e non scelta, sarà di vederli ridurre drasticamente.

a questo stesso stato del resto si arriverà attraverso la ripresa dell’inflazione già in atto negli USA (+ 5,4% dei prezzi) e prevista in Germania (+ 5%), mentre da noi di questo non si parl.

ma la stampa di centinaia di miliardi di nuova carta moneta a questo deve portare necessariamente, se non vi sarà un’ulteriore ripresa della produzione, del resto diversamente suicida per le conseguenze climatiche della corsa allo sviluppo.

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non mollo il post per segnalare un dato drammatico: risulta in aumento il numero di morti sul lavoro, comunicato dall’INAIL, e c’entra ancora il covid.

nel 2020 si registra un incremento del 27,6% rispetto al 2019 (in numeri assoluti 1.538 morti contro i 1.205 dell’anno precedente e un terzo (quindi più di 500) è dovuto al virus.

quindi di tratta di più di 500 vittime per infezioni partite in modo riconosciuto dal luogo di lavoro.

qualcuno dica pure un’inezia rispetto alle quasi 130mila riconosciute.

ma 799 sono stati gli infortuni mortali (+13,3% rispetto ai 705 del 2019).

l’86% delle 7.486 imprese controllate dagli ispettori dell’INAIL nel 2020 (circa 30 l’anno per ogni ispettore!!!) sono risultate irregolari per quanto riguarda la protezione della sicurezza o i contratti dei lavoratori.

va aggiunto il progressivo assottigliamento degli ispettori: su tutto il territorio nazionale l’INAIL aveva a dicembre 2020 solo 246 ispettori: quasi uno ogni 250mila abitanti: sono meno gli ispettori del lavoro che i deputati.

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