29 luglio, vaccini sempre meno efficaci: i morti da covid 2020-2021 – 353

ecco la notizia che ho trovato oggi, a commento dell’esame giornaliero dell’andamento dei morti da covid nel 2020 e nel 2021, e devo proprio metterla in evidenza all’inizio del post.

secondo una ricerca condotta dall’University College di Londra e pubblicata sulla rivista scientifica Lancet, i livelli degli anticorpi sviluppati dai vaccini Pfizer e AstraZeneca cominciano a diminuire sei settimane dopo l’immunizzazione completa e in dieci settimane si riducono anche di oltre il 50%; quindi anche gli effetti protettivi risultano sempre meno efficaci contro il virus e soprattutto contro le sue nuove varianti.

ma ho già letto una obiezione a questa osservazione: “rimangono comunque alti”, si dice.

lo studio però dice anche che non sono ancora chiare le implicazioni cliniche di questa diminuzione dei livelli di anticorpi, ma che le due dosi di vaccino restano efficaci contro le forme gravi della malattia; inoltre, secondo questa ricerca, i livelli anticorpali garantiti dai vaccini sono più alti rispetto a quelli sviluppati da chi si è ammalato, al contrario di studi precedenti che trovavano più forte la protezione derivante da un vero e proprio contagio.

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intanto Fauci, il consulente USA del Presidente per la pandemia, dal conto suo, ha dichiarato: “La variante Delta è totalmente dominante negli Usa. Il quadro è completamente cambiato: due mesi fa, il livello di virus nelle mucose di un soggetto vaccinato era nettamente inferiore: ora la variante Delta ha cambiato totalmente lo scenario e il livello di virus nei vaccinati che si infettano, un evento più raro che può verificarsi, è esattamente lo stesso rispetto al livello di virus nelle persone non vaccinate”, ma 1.000 volte più alto che nella variante Alpha. 

ma per fortuna noi abbiamo Zangrillo che ne sa di più e “annienta Fauci”, come titola Il Giornale, e dice, con buona grazia e sicumera tipicamente italiana: Caro Scienziato, il tema fondamentale è il rischio, ben differente, tra vaccinati e non, di finire in ospedale. Nessuno te lo ha spiegato nel tuo Paese?

giusto per rispondere a Zangrillo (ma bisognerebbe semplicemente girarsi dall’altra parte, quando parla, qualunque cosa dica), il problema è che quella percentuale di vaccinati che si contagia lo stesso non è meno contagiosa, come si diceva fino ad oggi.

e quanto ai morti? i morti da covid negli USA ieri 28 luglio sono stati 501 e 60 giorni fa, il 29 maggio, erano stati 339 (151 il 31 maggio…); solo i valori medi degli ultimi sette giorni erano un po’ più alti due mesi fa, ma la curva è risalita velocemente, dopo il valore più basso in assoluto raggiunto il 4 luglio, con 37 morti quel giorno: ma era la festa dell’indipendenza americana, e forse il numero è poco attendibile.

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e da noi, invece? il nostro numero di morti covid rimane, per fortuna, MOLTO più basso di quello americano; per mantenere la proporzione, dovrebbe essere di 90.

ma è una differenza di risultati difficile da spiegare in termini puramente vaccinali: negli USA il 49,8% della popolazione è vaccinato con due dosi; da noi il 50,5%; quindi siamo a due percentuali sostanzialmente analoghe, ma gli effetti sul numero dei morti non si vedono molto: in America sono molti di più.

da noi il fenomeno sembra soltanto all’inizio:

infatti si conferma anche oggi una lenta tendenza al rialzo del numero dei morti giornalieri da covid, e si accentua il distacco rispetto all’anno scorso:

29 luglio 2020morti di Covid: 6

29 luglio  2021morti di Covid: 19

anche il numero dei morti degli ultimi 7 giorni conferma sostanzialmente questa tendenza:

2020: totale dei morti degli ultimi 7 giorni 47; media : 6,7 (- 0,4 rispetto al giorno precedente)

2021: totale dei morti degli ultimi 7 giorni 109; media: 15,6 (+0,6 rispetto ad ieri)

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16 commenti

  1. Zangrillo viene lodato da certe persone ma onestamente l’ho sempre considerato un uomo pieno di arie che in certi casi ha perfino dato informazioni errate, causando un bel pò di confusione.

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  2. E mentre gli altri paesi si stanno orientando verso una risposta diversa dai vaccini… Mattarella e Draghi andranno a raddoppiare su un piano vaccinale che non risolverà alcun problema. Forse vengono tratti in inganno dal biondo britanico. È vero che ha tolto restrizioni ma in cambio avevano milioni di persone chiuse in casa in quarantena letteralmente… un lockdown duro selettivo sulle persone a rischio di veicolare il virus.

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    • caro fla, puoi essere più preciso sui paesi che stanno cercando di superare la terapia vaccinale?

      credo che Mattarella, Draghi e Speranza siano messi in uno stato confusionale dall’insieme del mondo accademico-sanitario che ci ritroviamo, dove, notoriamente, si fa carriera soltanto per spintarelle di famiglia e clientelari, anche di clientelismo politico. e dopo avere costruito un ceto dirigente sanitario in questo modo, mi pare evidente che i consigli che vengono da questo mondo siano dominati dall’incompetenza e dalla voglia di fare favori politici a qualcuno, per ricambiare quelli ricevuti.

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      • Mi sono espresso male. Nessuno vuole superare la terapia vaccinale, semplicemente accettano che non basta: gli USA con restrizioni verso l’estero e la reintroduzione della mascherina, il centro nord Europa che cerca di controllare i viaggi, in Israele iniziano a reintrodurre limitazioni, non ho capito cosa fa la Spagna…

        Ho letto un racconto di uno che scendendo dal Nord fino alla Svizzera aveva subito tanti controlli… da lì in poi neanche l’ombra Haha.
        Israele sta attuando in realtà già il terzo richiamo. Io direi a questo punto che sarebbe utile un ciclo vaccinale completo con altri 2 boost invece di 1. Così arrivano ad inizio anno almeno.
        Gli altri direi che hanno mollato completamente.

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        • ah, ok per il primo punto. del resto anche noi, nel nostro piccolo che cosa stiamo dicendo? ok per la terapia vaccinale, per le posizioni più a rischio, in attesa che arrivino farmaci specifici, ma no alla vaccinazione indiscriminata globale, anche per persone sane e con rischio minimo (la follia di volere vaccinare i bambini!) per inseguire il miraggio dell’immunità di gregge che ha un senso soltanto su scala planetaria, a meno che un paese non possa chiudersi completamente all’esterno, come stanno facendo Cina e Nuova Zelanda, ad esempio, che possono permetterselo per condizioni molto diverse e perfino quasi opposte.

          la via della terza vaccinazione mi sembra il terzo colpo che qualcuno si spara di una roulette russa con sei colpi ed un proiettile in canna.

          chi non lo fa, forse è più saggio. la strada meno peggiore è quella che combina vaccinazioni mirate e restrizioni differenziate; ma da noi si è scelta la strada dell’illusione del vaccino risolvi-tutto.

          quanto agli enormi pericoli di una vaccinazione di massa indiscriminata, ti consiglio di dare un’occhiata, nel post sul tema del 28 luglio, al video segnalato nel suo primo commento da mcc43.

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          • Certamente sì. Nel mio caso i dubbi riguardano soprattutto i vulnerabili con problemi al sistema circolatorio e immunitario. Infatti ho perso il conto dello miocarditi come effetto collaterale. Le malattie autoimmuni poi non sono tutte uguali. Per esempio chi ha autoanticorpi antiANA in genere sviluppa malattie più localizzate, mentre gli antiENA sono quelli che sviluppano malattie sistemiche. In ogni caso… vallo a chiedere ad un medico a caso che nel 90% non sa nemmeno di cosa si tratta. Figuriamoci se ci sono studi sull’impatto del vaccino. Di fatto questi vengono messi come primi in linea di tiro tra i vulnerabili da diffendere.

            Non so per i boost. Di sicuro avere via via più vaccinati con copertura parziale è molto roschioso con la stagione autunnale in arrivo. A questo punto che sia 1 o 2 per chi è già entrato nel giro non dovrebbe fare tanta differenza in termini di roulette. Meglio averli bombati di anticorpi per la comunità.

            La tecnica ideale dovrebbe essere: Vaccinare quelli vulnerabili (tolti quelli sopra). Testare continuamente tutti gli operatori a rischio o almeno alcuni per ogni gruppo che faranno da sentinella e isolare i gruppi in caso di esito positivo. Mantenere mascherine e dove possibile lavoro da casa. Per studenti alternanza 1 settimana a casa una a scuola e tamponi su gruppi sentinella.

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            • totalmente d’accordo sulle proposte pratiche conclusive.

              l’alternativa di fondo alla vaccinazione universale è il tracciamento costante e tempestivo delle categorie a rischio e il lockdown selettivo di chi entra in contatto con un positivo oppure lo è. una strada da noi abbozzata solamente con la risibile iniziativa di Immuni.

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          • Scusa, ma cosa ci sarebbe di così folle nelle vaccinazioni pediatriche? una volta appurato che il vaccino fosse efficace e sicuro anche per i bambini, non vedo il problema, il covid non è innocuo(come si credeva mesi fa) neanche per i bambini!

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            • “appurato che il vaccino fosse efficace e sicuro”. Credo che le risposte le troverai nella tua stessa frase. Se fornisci prove che da qui a 10 anni nessun bambino avrà problemi avrai ragione, altrimenti dovrai fare spazio al dubbio.
              Che poi sia efficace nei bambini che già di loro presentano cariche virali più basse in media… non so che dire. Il virus lo trasmettono lo stesso perché i vaccinati si infettano (l’impressione è che il 90% abbia preso il vaccino nel senso più famoso del termine)

              “il covid non è innocuo neanche per i bambini”. Se prendiamo i titoloni sulla strage dei bambini in Indonesia probabilmente sì. Ma forse lo stile di vita e la probabile malnutrizione giocano un ruolo più importante. Che senso ha vaccinare i bambini Occidentali per salvare i bambini del Terzo Mondo? Semmai fare il contrario?

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            • efficace? non può essere, perché i bambini non ne hanno bisogno-

              i bambini in età pediatrica morti in Italia per il virus dall’inizio della pandemia sono stati 24 (su circa 130mila morti covid) e tutti con altre gravi patologie, a quanto so. per i milioni di bambini sani la vaccinazione non ha nessun senso, se guardiamo al rapporto costo-benefici per chi la fa. in Germania la vaccinazione viene consigliata dagli organi sanitari esclusivamente per bambini a rischio. così in altri paesi. il rischio di reazioni avverse potrà pure anche essere basso per loro, come qualcuno dice, ma il vaccino non presenta nessun effettivo vantaggio per loro, almeno fino ad oggi e per quel che se ne sa. e siccome nel caso del bambino, non è lui a decidere, questo per me chiude ogni discorso.

              sicuro? per un bambino, che ha una vita intera davanti a sé, è moltiplicato il rischio di conseguenze negative a distanza, di cui nulla si sa effettivamente al momento,.

              forse dimentichi che i vaccini che stiamo usando sono stati approvati unicamente in via emergenziale e che chiunque ne fa uno sottoscrive una dichiarazione nella quale afferma che se ne assume la piena responsabilità.
              se fossi genitore di un minore, potrei pur sempre sottoscriverla per me e assumermi il rischio, ma non potrei mai e poi mai farlo per mio figlio, che non può decidere.

              ho già avuto modo di dire che l’unico caso per il quale mi sentirei di parlare di vero e proprio CRIMINE a proposito delle vaccinazioni è quello in cui essa venisse imposta in Italia per legge ai bambini e qualunque forma di obiezione di coscienza sarebbe lecita, a mio parere, fino ai comportamenti più estremi.

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              • Ma io non parlavo di obbligo, che non esiste neanche per gli adulti, ma di vaccinazione facoltativa, per cui non ci vedo nulla di folle se fosse estesa anche ai bambini(se e solo se, fosse ragionevolmente appurata la sicurezza dei vaccini anti-covid in età pediatrica).

                “forse dimentichi che i vaccini che stiamo usando sono stati approvati unicamente in via emergenziale e che chiunque ne fa uno sottoscrive una dichiarazione nella quale afferma che se ne assume la piena responsabilità.
                se fossi genitore di un minore, potrei pur sempre sottoscriverla per me e assumermi il rischio, ma non potrei mai e poi mai farlo per mio figlio, che non può decidere.”

                Forse dimentichi che per tutti i farmaci e i trattamenti sanitari di ogni genere, in età pediatrica c’è sempre un adulto che decide e se ne assume la responsabilità, e firma il consenso informato per conto del minore. Insomma i bambini non hanno mai libera facoltà di prendere decisioni che riguardino la propria salute, e non esistono farmaci o trattamenti sanitari sicuri al 100%, anche il più banale degli interventi chirurgici può avere esito fatale, e anche il farmaco più comune e usato da decenni può causare eventi avversi gravi.

                Non vedo perché l’impossibilità di decidere autonomamente debba assumere tinte drammatiche solo quando si tratta di vaccini, ed essere considerata con indifferenza quando nel caso di una cura a base di antibiotici(magari anche inappropriata e inutile, in Italia si fa molto abuso di antibiotici in età pediatrica), o un intervento chirurgico non urgente e non salva vita.

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                • caro andrea, data la situazione, non troverei giusto neppure che il vaccino fosse vietato per legge ai minori; ho fatto appunto l’esempio della Germania, che conosco, dove la decisione viene lasciata ai genitori.

                  come genitore comunque non vaccinerei mai mio figlio contro il covid, tranne che con i tradizionali vaccini cinesi (semmai), dato che si tratta di vaccini di impostazione nuova e dagli effetti a medio-lungo termine sconosciuti.

                  il motivo per il quale si deve essere ben più prudenti con i vaccini che con altri medicamenti è stato spiegato con chiarezza esemplare e perfetto spirito illuministico in questo video che ho linkato ieri e che ti consiglio di guardare: https://youtu.be/tYwCxe9gvQY

                  qualunque terapia va commisurata ad un rapporto costi-benefici; non esiste il farmaco perfetto che non abbia qualche effetto collaterale e lo stesso vale per i vaccini. (ricordo le conclusioni della commissione parlamentare di inchiesta sui casi di cancro tra i nostri militari in Kossovo che ha scagionato l’uranio impoverito e avanzato il dubbio di un dissesto del sistema immunitario provocato da un eccesso di vaccini concomitanti – e si trattava di vaccini noti).

                  nel caso di una malattia si mettono a confronto i malanni certi provocati da lei e quelli della cura, che devono essere abbastanza certi pure loro.

                  nel caso del vaccino il paziente, invece, è sano e il rischio dal quale si protegge è soltanto potenziale; quindi il rapporto è squilibrato e l’attenzione agli effetti del vaccino deve essere maggiore proprio per questo.

                  aggiungi che i vaccini di cui stiamo parlando non stanno dando, nessuno, nessuna garanzia totale di immunità; siamo quindi di fronte ad un calcolo di probabilità molto complesso fra fattori diversi: la percentuale effettiva di rischio di prendersi la malattia; la percentuale effettiva di protezione che mi dà il vaccino (c’è un vaccino, non ricordo ora quale, che dà una garanzia di protezione, rispetto ad una delle ultime varianti, del 48%, praticamente quasi peggio che testa o croce) e infine la probabilità di controindicazioni non definibili con chiarezza prima, parte immediate e verificabili e parte a medio e lungo termine, sconosciute).

                  ovviamente le responsabilità del genitore che decide sono enormi proprio per questo; il primo vaccino contro la polio, adottato in via sperimentale il secolo scorso, provocò la morte di decine di bambini, ad esempio.

                  come ricorda il video, un precedente tentativo di terapia genica basato su tecniche simili a quello di alcuni vaccini sperimentali in uso oggi fu sospeso nel 2003 per la morte per leucemia di due bambini su 10.

                  qui non abbiamo episodi del genere, fortunatamente, ed oso pensare che l’evoluzione scientifica abbia fatto passi da gigante, ma il criterio della prudenza secondo me si impone, soprattutto quando il rischio di ammalarsi del bambino è praticamente nullo.

                  lasciamo stare l’Indonesia al momento; se ne sa molto poco e poi non siamo in Indonesia.

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