lo stupidario del covid, 5. M come Marzano. la sinistra vaccinale impazzita che lascia a Salvini la difesa della libertà di parola – 462

il caso è chiaro: Nunzia Alessandra Schilirò, vice-questore di polizia, partecipa COME PRIVATA CITTADINA, quindi ovviamente in borghese, sul palco di piazza San Giovanni a Roma, ad una manifestazione di protesta contro il greenpass.

il greenpass è illegittimo, dice.

tralascio il particolare che sono d’accordo con lei nel senso che spiegherò meglio più avanti, e mi soffermo sul punto essenziale: per questo suo comportamento è stata sottoposta a procedimento disciplinare e ne viene proposta la destituzione.

come sotto una qualunque dittatura.

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è abbastanza evidente che, NELLO SVOLGIMENTO DELLE SUE FUNZIONI LAVORATIVE, chi dipende dalla polizia deve rigorosamente rispettare le disposizioni dello stato.

ma questo dovere si estende anche alle opinioni personali e alla libertà di manifestarle?

capisco che la distinzione dev’essere troppo sottile per le menti incolte e rozze, ma purtroppo è la base stessa della democrazia, che si fonda sulla separazione dei poteri e dunque anche sulla distinzione tra ruolo pubblico e vita privata.

chi è poliziotto lo è solo sul lavoro, non in tutta la sua vita.

ha l’obbligo di mantenere anche nella vita privata comportamenti che non ne offuschino la funzione pubblica, questo è vero; ma la manifestazione civile di opinioni non conformi non viola affatto questo dovere!

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ero preside e per anni ho scritto contro i capi del governo di allora e anche contro i ministri dell’istruzione e la loro politica scolastica, sia prima per anni sulla rivista Rossoscuola, firmandomi con nome e cognome, sia poi in forma individuale e sotto pseudonimo sul blog: avrei dovuto essere licenziato?

assurdo: ho perfino presentato quegli articoli come pubblicazioni al concorso a preside, e mi furono valutati molto positivamente…

si sarebbe dovuto forse licenziare, se scoperto, il vice-console non dico di quale città, ma non era quella dove lavoravo, che mi passò dei materiali satirici contro Berlusconi quando lavoravamo entrambi alle dipendenze del Ministero degli Affari Esteri?

ma questo era un suo comportamento privato, che dovrebbe essere insindacabile dai superiori, se non avviene in forme che rivendicano il ruolo pubblico ricoperto.

si dà anche il caso che la Schilirò sia bravissima sul lavoro: tra il 2014 e il 2018 è stata a capo della sezione romana contro i reati sessuali ed ha coordinato il progetto “Questo non è amore”.

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ma Michela Marzano, docente universitaria di filosofia a Parigi e deputata del Partito Democratico, la accusa sulLa Stampa. il quotidiano degli Agnelli!, di essere una tuttologa e si chiede, pensosa come può esserlo una talebana del pensiero, se la Schillirò sia ancora degna del titolo di vicequestore, dato che ha espresso come cittadina dei pensieri difformi dai suoi.

questa sedicente sinistra, monocratica e conformista, ha ritrovato le sue radici storiche di indifferenza ai diritti individuali dei cittadini e alla difesa del dissenso.

è segno di una crisi irreversibile che questa specie di sinistra vaccinista oltranzista, che a me ricorda piuttosto il Mussolini che divenne interventista, lasci difendere le libertà individuali a Salvini, che è tutto dire!

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per dare forza alla sua tesi aberrante la Marzano cita l’art. 32 della Costituzione e a mio parere lo fa molto a sproposito.

infatti questo articolo, che oramai abbiamo imparato a memoria, autorizza il governo ad imporre qualche trattamento sanitario, ovviamente nell’interesse della salute della collettività, ma solo per disposizione di legge.

la Costituzione non parla di altri vincoli ad altre libertà fondamentali: si ricavano per analogia, da questo articolo, come ritiene la Marzano?

può essere, non mi sento di negarlo, fino a che non si tratta di limitazioni di diritti altrettanto fondamentali e altrettanto tutelati dalla Costituzione.

ma quello che non può essere accettato è che le limitazioni collegate al greenpass si estendano anche a questi: al diritto del lavoro, alla partecipazione a pubblici concorsi per l’accesso a determinate attività lavorative, o, come qualche pazzo ha provato a proporre, al diritto stesso di procurarsi il cibo, o alla percezione perfino della pensione.

in questi casi è evidente che il governo ha davanti a sé, costituzionalmente, soltanto la via maestra dell’obbligo vaccinale per legge (anche limitato a determinate categorie), ma la scorciatoia del greenpass è totalmente illogica e fuorviata.

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bene, queste sono opinioni, e chi vuole venga pure a discuterle.

ma in nessun caso, proprio assolutamente in nessun caso, chi pubblicamente esprime il suo dissenso dal greenpass con argomentazioni che, in quanto tali, non intaccano le sue prestazioni lavorative necessariamente conformi alle disposizioni governative, può essere sottoposto a procedimenti disciplinari, salvo che sotto una dittatura.

il cosiddetto Partito Democratico non poteva fare di meglio, per rivelare di essere riedizione degli omonimi partiti che gestivano il potere nei paesi satelliti dell’Unione Sovietica.

oggi però si colloca al servizio dell’intreccio di potere tra capitalismo liberista in campo sanitario e nuove forme di stato autoritario e non è un caso che i suoi esponenti pubblichino queste loro opinioni aberranti sui media padronali.

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4 commenti

  1. Condivido dall’inizio alla fine! E ti ho condivido sul mio blog, ma sulla home non mi sono vista… e tu vedi l’articolo nel mio blog? Ho il sospetto di non apparire più come blog sulla home di tutti gli altri blog… perché vedo tra l’altro che nessuno passa a leggermi ultimamente

    "Mi piace"

    • tutto ok, Maria. il tuo blog lo vedo benissimo e anche il reblog mio. a proposito: grazie! gli metto un like, solo per verificare che tu appaia nella colonna dei miei like qui di fianco.

      vedo anche appari sull’elenco dei blog che seguo. vero che i tuoi post non mi vengono più notificati, ma questo è un problema comune su wordpress e succede abbastanza spesso che le notifiche spariscano, probabilmente per esigenze di “risparmio” della piattaforma.
      in questi casi può essere utile farsi cancellare dall’elenco dei blog preferiti e poi farsi re-iscrivere: le segnalazioni di solito ripartono.

      ciao!

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