Grazie a Dio sono prescritti duecentomila abusi sessuali di preti in Francia – 481

lascia sbigottiti la notizia che una inchiesta in Francia, peraltro voluta dai vescovi francesi (onore al merito!), ha stabilito che nel paese sono stati almeno 216mila i bambini abusati sessualmente da quasi 3mila preti negli ultimi 70 anni.

vorrei silenziosamente aggiungere, peraltro, che non esistono solo gli abusi sessuali, ma anche altre forme di violenza psicologica e fisica, che oggi sembrano interessare di meno, forse perché in alcuni casi più difficili da stabilire, forse perché rappresentano un orrore assoluto, e parlo di bambini; e le dobbiamo aggiungere con numeri ce non saranno certamente minori.

è vero che quest’altro tipo di violenza era incoraggiato da una visione dell’educazione infantile che aveva sacrosanti antecedenti biblici: Chi non adopera il bastone, odia suo figlio, sta scritto nella Bibbia, ebraica e cristiana, ispirata da dio, per chi crede.

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la Francia è un paese laico e ha svolto una indagine del genere; l’Italia è un paese cattolico, ed è inutile chiederla.

però gli abusi non hanno riguardato soltanto quel paese; anche nella cattolicissima Irlanda c’è chi ha avuto il coraggio di fare un film di denuncia delle brutalità che per anni hanno dominato all’interno di stimatissime istituzioni cattoliche.

in Canada sono stati ritrovati i resti di quasi mille bambini nativi del paese, in poche parole nati tra le popolazioni indigene originarie e strappati alle famiglie, come centinaia di migliaia di altri loro simili coetanei, per essere destinati a istituzioni sempre cattoliche, in collegi che erano in realtà centri di detenzione, e lì risultano sepolti nascostamente in tombe anonime, dopo essere vissuti tra i maltrattamenti.

dunque, non si occupavano di casi particolari le denunce che in questi anni, in altri paesi, hanno scavato nella storia sanguinosa e malvagia di questi mondi paralleli, accanto ai quali i normali hanno continuato a vivere inconsapevoli o distrattamente complici, come gli abitanti tedeschi dei paesi che ospitavano qualche campo di sterminio.

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sono sconvolgenti le dimensioni del fenomeno, che la chiesa ha tollerato indifferente per decenni, e maestro di questa sottovalutazione è stato il santo papa Giovanni Paolo II, al quale i pedofili piacevano purché fossero anti-comunisti.

e si servì in questo degli insabbiamenti del suo più stretto collaboratore Ratzinger, che alla fine è stato travolto anche dallo scandalo della pedofilia ecclesiastica, giunto a sfiorare perfino suo fratello, direttore forse inconsapevole di una scuola di giovani cantori in Germania, che funzionava come una specie di riserva di caccia per libidinosi bene introdotti nell’ambiente.

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si potrà ben dire che 216mila abusati in 70 anni sono in fondo 21mila in 7 anni, cioè circa 3mila casi l’anno (denunciati e scoperti); e dunque restano eccezioni sui milioni di bambini che frequentano istituzioni cattoliche.

ma 3mila casi, l’anno in Francia, significa che soltanto in quel paese OGNI GIORNO quasi dieci bambini sono stati abusati da un prete; e stiamo calcolando soltanto il numero dei bambini coinvolti, non il numero degli episodi di abuso a cui sono stati sottoposti.

quasi mai si è trattato di episodi isolati, ma quasi sempre di relazioni malsane istituite tra il prete adulto e il bambino indifeso, e queste a volte sono durate per anni.

quindi il numero degli abusi cresce vertiginosamente.

e occorre aggiungere che, nella stragrande maggioranza dei casi, si tratta di pedofilia omosessuale, che ha delle ricadute psicologiche particolarmente gravi, dati gli orientamenti sociali dominanti sul tema e visto che ancora essere o diventare omosessuali è considerato generalmente una colpa.

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riuscirà la chiesa cattolica a togliersi di dosso il peso di questa eredità devastante?

a me pare molto dubbio, con buona pace di tutti i preti per bene, che sono certamente la maggioranza.

questa tragedia di dimensioni storiche ne mette in discussione la continuità ben più delle pasticciate dimissioni/non dimissioni di quel confusionario di Ratzinger che ha creato un bel dissesto nella linea della continuità del potere pontificio con la sua pretesa di dimettersi solo a metà.

ma questo è un problema che appassionerà canonisti e storici del futuro, mentre sono lacrime e sangue vivo i milioni di bambini abusati nel mondo da chi si presenta come ispirato dal vangelo.

perché per un credente l’errore è sempre annidato tra noi esseri umani e la presenza del male riesce a non scalfire la fede; ma ben diverso è il caso in cui l’errore è bene incistato nell’istituzione stessa che si definisce divinamente creata per combatterlo.

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https://www.mymovies.it/film/2002/magdalene/

https://www.ilpost.it/2016/02/18/caso-spotlight-storia/

https://www.mymovies.it/film/2019/grazie-a-dio/

non parlava a vanvera il regista francese Ozon, allora, nell’ultimo film di denuncia sull’argomento.

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3 commenti

  1. Mi viene il dubbio che facesse parte dell’educazione in seminario. Possibile che ce ne fossero così tanti? Certo è un colpo duro per i credenti. In Italia chissà, spero che non si sia a quei livelli. Adesso è un po’ difficile, stanno sparendo anche i chierichetti… I nuovi preti sono in genere più adulti di quelli di una volta, spesso lasciano una professione avviata, spero siano più “equilibrati”… tra l’altro i preti non fanno voto di castità, questo non vuol dire che possono abusare dei ragazzini naturalmente, ma che se hanno delle pulsioni possono sfogarle in altri modi, ci sono tanti/e professionisti/e…

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    • effettivamente, potrebbero prendere esempio da Morisi, no?

      solo che il problema della coerenza di porrebbe anche per loro.

      ma la mia povera mamma mi diceva sempre: “i preti? fate quello che dico, non fate quello che faccio” e mi vietò sempre di frequentare l’oratorio.

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