non do ancora troppo peso, per il momento, all’inquietante balzo in avanti del numero di morti da covid di ieri in Italia, passato a 70 secondo questa sequenza da film thriller:
sabato: 14 morti; domenica: 24 morti; lunedì: 44; martedì 70.
sono convinto ancora che sia soltanto una illusione ottica: il weekend vede sempre una diminuzione del numero dei morti comunicati, che poi vengono recuperati ad inizio settimana.
tuttavia, guardando alle medie degli ultimi sette giorni, vi è il segnale piuttosto di una certa stabilizzazione e di un arresto del calo dei morti che era in corso.
ma, siccome era prevedibile e previsto, dico che è l’effetto del greenpass, che rilancia i contagi perché dà una falsa sicurezza.
l’ho scritto a suo tempo e lo confermo: e non mi si parli di effetto stagionale, dato che grazie al riscaldamento globale siamo ancora ben lontani da un autunno degno di questo nome: le foglie degli alberi sono ancora straordinariamente verdi, nell’orto maturano pomodori e crescono zucchine…
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no, l’autunno è innocente, i politici e il governo molto meno.
ma prendo lo spunto di questo sussulto di preoccupazione per tornare alla riflessione sul covid.
mi scrive l’amico Fla: I vaccini in alcune zone sono utili a tamponare momentaneamente la situazione, anche alla luce del disastro nell’est Europa. Saranno la soluzione definitiva? Non sembra. Siccome c’è una ripresa dappertutto immagino che avremo la risposta a breve.
ed è proprio qui che voglio arrivare anch’io: non credo che si debba aspettare chissà che cosa per dire che i vaccini NON sono la soluzione definitiva.
anzi mi pare che lo si sia sempre saputo, o meglio che lo si sia sempre potuto sapere fin dall’inizio, e su questo blog non ero io solo a saperlo (voglio dire che lo sapeva bene anche Fla).
sappiamo bene tutti, se vogliamo saperlo, che i vaccini sono un rimedio provvisorio, come un’aspirina che ti abbassa la febbre, ma non ti guarisce dalla malattia; anche questo è sempre stato piuttosto chiaro, direi, almeno a chi cerca la verità.
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ma i vaccini non sono la soluzione per colpa di chi non si vaccina?
è in via di diffusione questa bufala malsana e pericolosa, che ha trovato voce persino in chi occupa la sedia di Presidente della Repubblica (lì eletto da un parlamento dichiarato illegittimo che nessuno ha sciolto e neppure dimessosi lui dopo che era chiaro che stava lì abusivamente: ed era stato giudice della Corte Costituzionale! che dire?).
la bufala serve a nascondere le responsabilità e gli errori di chi sta al governo e ha tutto il potere di diffonderla e di alimentare pericolosamente l’odio sociale contro i nuovi capri espiatori degli errori del potere.
ma i vaccini stanno facendo cilecca per conto loro, non per i no-vax; non funzionano neppure in Inghilterra e l’unica differenza dall’Italia è che lì almeno il governo non dà la colpa a chi non si è vaccinato, ma è comunque vivo e vegeto.
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i vaccini i governi possono renderli obbligatori, non ci sarebbe nessuno scandalo di principio, su questo.
ma su questo tentennano, forse perché sanno anche loro che non sono la soluzione.
ma allora dov’è la soluzione definitiva?
intanto, non è detto che ci sia.
perché mai il virus dovrebbe sparire, una volta che si è creato?
il virus non sparirà certamente.
questa idea assurda che si possa eliminarlo attraverso l’immunità di legge – non è un errore di battitura! -, propalata da virologi puerili, non è l’ultima causa delle nostre disgrazie.
l’unico virus che l’uomo è riuscito ad eliminare dalla faccia della terra, mettendoci decenni, è stato quello del vaiolo (ma tenendone delle scorte nei laboratori militari, metti mai che torni buono), ma era di un tipo completamente diverso e poco soggetto a mutazioni.
nessun coronavirus è mai scomparso; se ci andrà bene, diventerà endemico e poco dannoso. altrimenti…, altrimenti non so.
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io dubito che questo virus non sia di origine naturale, ma se fosse stato costruito in laboratorio per essere particolarmente carognoso, potrebbe dare il meglio di sé ancora in futuro.
e, secondo la legge di Murphy, prima o poi lo farà.
il vaccino è la strategia giusta per spingere il virus almeno a diventare endemico e poco letale? nel breve periodo sì, ma non sappiamo bene le conseguenze.
io intanto verifico diversi casi di persone vaccinate che si sono prese l’infezione, non hanno avuto conseguenze gravi, ma non riescono a liberarsi del virus…
e se molti o anche soltanto alcuni vaccinati diventassero dei portatori del virus a vita?
chi si vaccina non sviluppa la malattia in forma violenta, sì, ma se, proprio per questo, non liquidasse il virus?
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allora i vaccinati, che sono corsi a farsi fare l’iniezione, convinti oppure obbligati dal governo col ricattino greenpass, rischiano di diventare degli zombie? cioè una specie di morti viventi, di umanità perennemente infetta, costretta ad una vita limitata senza fine…
mentre potranno cavarsela meglio proprio i non vaccinati, se sono stati in grado di uccidere il virus e di crearsi una immunità naturale di più lunga durata?
prospettiva terrificante e devastante.
io non oso pensare che sia vera, io spero che sia soltanto una mia fantasia malata di scrittore di fantascienza mancato…
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ma qualcosa non torna in tutta questa storia.
sembra che sia un pazzo chi dice che è molto pericoloso socialmente vaccinare durante un’epidemia contro un virus altamente variabile, perché questo aiuta la sopravvivenza di varianti più resistenti ai vaccini e dunque anche più pericolose.
sembra che sia un pazzo chi dice che vaccini improvvisati con la produzione di un particolare tipo di proteina spike da immettere nell’organismo per suscitare una reazione anticorpale non saranno efficaci contro variazioni di quella proteina.
sono un rimedio dunque da ciarlatani o da truffatori, come in effetti risulta per alcune delle aziende che ne hanno prodotti, oppure per disperati.
e oltretutto significativamente pericolosi, perché una piccola parte di questa proteina tossica rimane comunque in circolo a fare danno per l’organismo.
ed è meglio comunque attendere vaccini di impianto tradizionale che suscitino una reazione anticorpale contro il virus nel suo insieme e diano quindi una protezione simile a quella prodotta da una infezione naturale dalla quale si è guariti.
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ma sembra a me che il mondo del semplice ragionamento sia oramai completamente stravolto. e mi faccio ancora molte domande, lo ammetto.
e una comincia ad affacciarsi alla mia mente, e me ne preoccupo, perché è un poco paranoica, e non mi piace:
possibile che sia semplice stupidità?
“io non oso pensare che sia vera, io spero che sia soltanto una mia fantasia malata di scrittore di fantascienza mancato”
punto un all in sulla seconda 🙂
certi vaccini immunizzano in un modo, certi altri in un altro, la malattia in un altro modo ancora (più completo ma non dosato). poi ci sono le risposte immunitarie dell’organismo, ed ognuno risponde alle sollecitazioni antigeniche a modo suo.
da sempre ci sono persone che si contagiano lievemente e non riescono a togliersi dai piedi il virus.
ehi, è un coronavirus non scordiamolo 😀
adesso la maggior parte delle persone è vaccinata e dunque sono loro la maggioranza che si ritrova in questa situazione. in piccola parte ci ricade anche chi è già stato ammalato e poi guarito, e chi non è mai stato esposto agli antigeni del virus (mai contagiato nè vaccinato).
banalizzando la teoria, il vaccino è uno schermo che permette di neutralizzare, in modalità individuali non per tutti identiche, una percentuale del virus entrato nel corpo. più o meno efficacemente.
quando l’esposizione al virus è bassa capita che il virus si annidi e rimanga isolato nelle zone del corpo meno controllate dalla risposta anticorpale (naso, bocca, occhi, orecchi ad esempio). fa poco o quasi nessun danno rimanendo isolato in nicchie periferiche, probabilmente diminuisce di molto la contagiosità dell’infetto che continua a restare positivo anche per mesi.
se ne discuteva anche qui più di un anno fa, se ricordo bene.
poi sono arrivati i vaccini che hanno messo un filtro di più livelli che riduce la carica virale introdotta dall’esterno. ma senza impedire che piccole quantità di virus si annidino e restino latenti.
piuttosto è ragionevole pensare che un vaccinato, in modo simile ad un guarito, proprio perchè riesce a limitare il raggio d’azione del virus, induce a frequenti situazioni di questo tipo rispetto ad un individuo che non è mai stato esposto all’antigene e non ha sviluppato nessun tipo di memoria immunitaria che lo aiuti a contrastare il virus.
ma è un bene se il positivo lieve ad interim non presenta sintomi e riduce molto il suo livello di contagiosità (sanitariamente parlando), piuttosto che si ammali gravemente con rischio anche di lasciarci le penne.
fino a quel momento sarebbe anche probabilmente molto più contagioso, anche se per un tempo decisamente più breve (in un caso o nell’altro…)
tutto qua.
il resto, che potrebbe causare specificatamente un tipo di vaccino ad un certo soggetto, rientra nei casi di controindicazioni e non fanno numeri in statistica generale.
ma ricordiamoci bene che anche il virus ha un sacco di controindicazioni 🙂
il modo migliore per proteggersi è non venire a contatto con il virus.
se si viene a contatto, meglio essere vaccinati o guariti.
ciao!
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sulle tue conclusioni sembra che siamo quasi perfettamente d’accordo. tu hai scritto: “il modo migliore per proteggersi è non venire a contatto con il virus. se si viene a contatto, meglio essere vaccinati o guariti.” io dico: “il modo migliore per proteggersi è non venire a contatto con il virus. se si viene a contatto, meglio essere guariti e, in mancanza, essere vaccinati”.
sembra un’inezia, ma invece è una differenza fondamentale.
provo a spiegarlo, perché porta a strategie completamente diverse nella gestione della pandemia.
la mia analisi nasce comunque dalla premessa che condividiamo: il vero fondamento di una lotta al virus è la protezione dal possibile contatto col virus: strumenti di protezione individuale e lockdown.
strategia 1, in assoluto la migliore: la strategia zero-Covid, seguita da Cina, Australia, Giappone, Corea del Sud, Islanda e Nuova Zelanda, cioè in sostanza in Estremo Oriente: tenere il virus fuori dal proprio territorio, testare massicciamente la popolazione, isolare drasticamente in caso di infezione – e usare sussidiariamente anche i vaccini come strumento di protezione, ma non in modo indiscriminato e universale.
https://bresciaanticapitalista.com/2021/10/21/cose-la-strategia-zero-covid-e-perche-solo-la-cina-sembra-seguirla-a-oltranza/
strategia 2, solo la Svezia l’ha praticata fino in fondo, almeno per un periodo; ma altri paesi come il Brasile, il Regno Unito, gli USA di Trump l’hanno avuta come punto di riferimento mentale: lasciare che il virus faccia il suo corso, alla fine ci si libererà di una parte della popolazione fragile e improduttiva, con vantaggio di tutti, perché i sani sopravviveranno e il mondo spetta a loro.
strategia 3, in assoluto la peggiore, perché è soltanto una strategia 2 in qualche modo corretta e pasticciata, rendendola incoerente, ed è la strategia vaccinale, seguita con diverse varianti locali in Occidente: non danneggiare la produzione, ricorrere a forme di isolamento solo in casi estremi (la valutazione specifica varia da paese a paese) e puntare ad una immunità di gregge raggiunta nei tempi più rapidi possibili con una vaccinazione universale. dentro ci sta anche chi non ne ha affatto bisogno, malati guariti e bambini, ad esempio, ma non importa: occorre arrivare subito il più vicini possibile al 100% di vaccinati. l’Italia di Draghi è il paese leader mondiale di questa strategia.
che questa strategia funziona nell’immediato (Italia), ma non funziona a lungo termine se non è associata a rigide forme di controllo sociale (se cioè non si avvicina almeno alla strategia 1) è sotto gli occhi di tutti. che la strategia 1 funziona è altrettanto evidente; resta da valutare la strategia 2, ma i suoi costi umani sembrano troppo alti e anche la Svezia l’ha talmente ridimensionata da averla di fatto abbandonata; persiste in diversi stati USA a guida repubblicana e anche se non sono neppure tutti gli Stati Uniti, ma soltanto una sua parte, ha avuto sinora un bilancio di 700mila morti, che è ben lontano dell’essere esaurito.
se non si vuole o non si può adottare la strategia 1 perché il tenore di vita delle popolazioni in Occidente è troppo elevato e non sarebbe accettata una sua riduzione pesante per salvare la salute, probabilmente servirebbe una strategia 4, nuova, di contenimento, fondata sulla priorità da dare alla immunità naturale piuttosto che a quella vaccinale, che si sta rivelando inconsistente: in Israele sono alla vigilia della quarta dose!!! (ecco perché dicevo che la differenza tra priorità all’immunità naturale o vaccinale può diventare sostanziale).
adottare obbligatoriamente per tutti i dispositivi di protezione individuali ed essere inflessibili nell’imporne l’uso con multe e sanzioni adeguate, anche molto pesanti (come si fece a suo tempo per le cinture in auto o per il casco in moto), puntare sulla immunità naturale di bambini, adolescenti e giovani sani, lasciandoli liberi di vaccinarsi oppure no, e stabilire l’obbligo della vaccinazione in tutta la popolazione per determinate categorie fragili; obbligare allo stesso modo a vaccinarsi da una certa età in su; però lasciare a tutti gli obbligati l’alternativa della scelta di un lockdown molto severo e controllato: negli Emirati Arabi Uniti siu usava il bracciale elettronico!
ma in questa strategia deve essere chiaro che l’obiettivo non è quello di impedire la circolazione del virus, ma che il virus faccia danno.
quindi occorre sviluppare al massimo la ricerca nella direzione di medicinali efficaci più che nella direzione di vaccini che hanno effetti incompleti nella protezione e smetterla di preoccuparsi se i contagi crescono, perché i contagi dei giovani sani possono essere anzi salutari.
. . .
e qui dovrei venire alla tua obiezione, ma non è un’obiezione! mi hai dato perfettamente ragione! almeno per alcuni vaccinati l’azione del vaccino è incompleta già da subito, con effetti di immunizzazione parziale e conseguenze negative come quelle indicate.
ma siccome l’efficacia dei vaccini è decrescente, non è poi così fantascientifico DUBITARE che questi effetti negativi possano crescere nel tempo e lasciare strascichi negativi anche permanenti in chi si è vaccinato.
questo rischio riguarda in particolare i vaccini a m-RNA messaggero! la mia diffidenza di naso fin dall’inizio sta uscendo confermata dalle prime ricerche scientifiche sulla permanenza in circolo di un 2% circa di proteina spike nell’organismo, con effetti potenzialmente dannosi, che POTREBBERO anche accumularsi col tempo: ricerca inglese.
ne ho parlato qui:
è per questo che sto aspettando con ansia, per vaccinarmi, che legalizzino il novavax, un sano vaccino tradizionale, dato che un lockdown completo non potrei reggerlo,
ciao!
(da ieri ho recuperato Helgoland di Rovelli e ho cominciato a rileggerlo; non saprei più dire perché la prima parte non mi era troppo piaciuta. ma ne parlerò meglio a breve!)
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Stupidità no. Disperazione sì. Bisogna salvare un sistema economico in pessime condizioni e l’unico strumento a disposizione non è risolutivo per cui a te sembra che giochino alla roulette mentre in realtà stanno cercando di riparare una crepa nella diga mentre se ne formano altre. Per cui in assenza di alternative cercano di tenere il ritmo delle crepe.
E ora che Putin ha chiuso tutto in Russia mi chiedo chi ci manderà il gas.
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bella domanda quella finale.
scusa se sono egoista, ma benedico il cielo che ho messo i pannelli con l’accumulo…
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Hai le batterie? 😅
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sì, tre.
ma in ogni caso neppure la legna mi manca: sto ancora smaltendo in camino e stufa i legnami della vecchia casa demolita… 🙂
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Scusate l’intromissione, però leggevo che il gas arriva anche da altri paesi oltre la Russia, come Algeria, Libia, Norvegia e Olanda. Semmai, il problema ci sarebbe in maniera opposta: sono i camionisti nei paesi esteri che, senza green pass, difficilmente entreranno in Italia… a meno che non vada bene loro di restare sul camion.
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ma io non credo che sia neppure sufficiente restare sul camion, almeno non per i camionisti italiani.
ma forse sono male informato…
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Potrei sbagliare ma ricordo molto bene un articolo sulla variabilità dei prezzi nel settore energetico. Non è come vendere mele e pere. Un fornitore con una quota del 5% può creare grosse oscillazioni nel prezzo. Siccome per l’energia conta non solo la quantità ma anche momento della disponibilità un semplice annuncio, come una semplice virata del pullman, può far correre tutti i clienti da un lato o dall’altro 😅 .
Ora la disponibilità non era necessariamente un problema se c’erano delle riserve temporanee a fare da ammortizzator, però mi sembra di capire che ora siamo tutti con le riserve vuote. Quindi scombussolamenti grossi possono capitare facilmente.
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no, non credo affatto che siano vuote del tutto, però minori del solito sì.
in ogni caso quattro giorni erano già di festa tradizionale per l’anniversario della rivoluzione d’ottobre…
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Ovvio che vuote vuote non sono. Abbiamo ancora la luce e il riscaldamento. Però mi sembra siano insufficienti a superare l’inverno. E nella stessa condizione siamo tutti. Come se tutti avessimo usato le riserve perché già comprate per risparmiare un po’ ed ora tutti sono tornati sul mercato contemporaneamente. Mossa geniale. Anche perché mi sembra che la Russia stia inviando anche qualcosa in più del solito, ma non è colpa loro.
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sì, non credo che siano sufficienti a superare l’inverno, però la produzione non verrà bloccata del tutto e quindi si potrebbe superare quest’anno, tutto sommato, senza grandi difficoltà, ma con prospettive molto gravi per il futuro.
ci si potrebbe aspettare che un governo ecologista come quello di Draghi(!) intervenisse da subito per limitare il riscaldamento nelle case. perfino io, che pure mi produco l’elettricità da me, mi impongo il limite dei 17 gradi e giro per le stanze col maglioncino; oltretutto ne guadagnerebbe anche l’ambiente e la salute delle persone. ma vuoi mettere il PIL?
il problema globale è che, via via che il terzo mondo esce dalla povertà anche soltanto in parte e allarga la parte privilegiata benestante della sua popolazione, questo problema diventerà insuperabile e i prezzi sono destinati a crescere ovunque, riportando indietro i privilegi dei privilegiati.
si alzavano tutti sulla punta dei piedi per vedere meglio, ma era come se fossero rimasti con i piedi per terra, racconta sarcastico Manzoni in un passo dei Promessi Sposi.
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Cavolo sarebbe una bella fregatura adesso che mi sono vaccinato!
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non preoccuparti, Giò: tu il covid te lo sei già fatto prima, e quindi una certa immunizzazione naturale a più vasto raggio te la eri già conquistata sul campo.
questa, nessun vaccino potrà togliertela.
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[…] inquietanti prospettive vaccinali – 504 […]
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Fantasticooo 😁 la penso come te!! Avrei da ridire solo sulla sicurezza che questi “vaccini” non ti portano in terapia intensiva, perché mi sono capitate notizie in cui persone in terapia intensiva erano vaccinate con ben due dosi… ma avranno sempre da dire che sono casi rari
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Io mi accodo 😉
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be’, questo non lo penso e – mi sono riletto – non l’ho neppure detto, i vaccini danno una probabilità piuttosto alta di evitare la terapia intensiva, questo sarebbe sbagliato negarlo, ma non danno una sicurezza assoluta.
anche quando paragono i vaccini all’aspirina, non intendo dire che in assoluto l’aspirina non si debba mai prendere; ci sono situazioni nelle quali è meglio prenderla anche se non è curativa; ma appunto si dovrebbe valutare caso per caso…
non è che, se c’è in giro l’influenza, obblighi tutti a prendere l’aspirina.
parlando contro me stesso, il governo poteva rendere obbligatoria la vaccinazione al di sopra di una certa età e per le persone fragili. e lasciare che i giovani si prendano la malattia e si mettano in sicurezza naturalmente. i due o tre giovani operai che ho come vicini e che l’anno scorso a marzo hanno avuto delle forti influenze – che del resto nessuno ha voluto verificare -, perché erano obbligati ad andare in fabbrica anche col lockdown, probabilmente non ha nessun senso vaccinarli, hanno sicuramente fatto il covid e sono guariti, e io TEMO (temo, perché non sono del campo) che per i giovani che non l’hanno fatto la vaccinazione faccia più danni che altro. non parlo poi dei bambini
ma se si tratta di proteggere i vecchi, si intervenga su di loro, no?
(poi non è che perché uno è virologo, si debba prendere per oro colato tutto quello che dice: hanno continuato a beccarsi fra loro come galli nel pollaio!)
e qualcuno mi deve ancora spiegare che senso ha continuare a procedere come se si dovesse raggiungere una immunità di gregge, quando oramai è chiaro anche a pecore e capre che l’obiettivo non può essere questo..
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Sì, ho capito 👍
A proposito dei bambini, è pur vero che al Senato portarono uno studio che dimostrava quanto fosse raro che un bambino morisse di Covid, e possiamo vedere con i nostri occhi che non c’è stata strage di bambini…
Giustamente, quelli del campo bisticciano tra loro e sono della materia, come non potrebbero discutere persone che non sono della materia 😁
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