si susseguono le rivelazioni su come l’inventore e proprietario di Facebook, da quando ha inventato questa rete social, ha consapevolmente agito allo scopo di aumentare odio e disinformazione nel mondo.
alle rivelazioni di una dirigente pentita o desiderosa di qualche personale vendetta per motivi suoi la nostra stampa dedica una attenzione alquanto marginale, dato che la questione non coinvolge direttamente gli interessi dei suoi miopi proprietari, ma dovrebbe interessare i suoi utenti, e parecchio, visto che che la loro vita passata e anche presente è molto condizionata dal FacciaLibro, come lo chiamava un mio spiritoso lettore, che ho perduto per strada tempo fa.
per me non si tratta di novità: una semplice analisi di come ha lavorato questo social per sdoganare fascismo e nazismo mi ha indotto ad abbandonarlo quasi subito e ho detto per tempo che sarebbe venuto il tempo nel quale chi ha parcheggiato per anni le proprie informazioni lì dentro sarebbe stato guardato come chi avesse dovuto esibire la propria tessera del Fascio dopo il 25 aprile.
ecco, il momento sembrerebbe venuto, ma siamo ancora all’8 settembre di Facebook, e quasi tutti continuano a pascolare lì dentro: inconsapevoli e disinformati? menefreghisti? complici? ognuno scelga l’insulto che preferisce, per sé o per gli altri.
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i più ridicoli sono quelli che ci fanno discorsi di sinistra senza accorgersi che lavorano attivamente per la destra.
per anni mi sono domandato come fosse possibile che i compagni facebookisti (che fa rima con i nazisti, quelli che non vedevano i i Lager appena fuori dalle loro città) non fossero neppure capaci del sacrificio minimo di tirarsene fuori, per non sporcarsi l’immagine, e di usare altri strumenti.
ma lo usano tutti! certamente, come tutti appunto avevano la tessera del Fascio!
ma è indispensabile! non ne sono convinto, ma se anche fosse? anche la tessera del Fascio era indispensabile, per lavorare; proprio come il greenpass oggi.
però se qualcuno era anti-fascista (ben pochi!), la rifiutava lo stesso, e oggi il sacrificio richiesto è molto più modesto.
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ma la cosa tragica è che Facebook ha attivamente lavorato per diffondere e rendere dominante nel mondo il pensiero di destra non per qualche disegno politico esplicito e coerente, ma semplicemente perché risultava più vantaggioso economicamente.
ecco, questo è qualcosa che dà parecchio da pensare, perché ci sta dicendo, con altre parole, che essere fascisti, razzisti, egoisti, sessisti, stronzi, aggressivi e violenti è nella natura umana, semplicemente: è quello che agli umani viene più facile e spontaneo.
tanto che chiunque vuole avere successo, politicamente o economicamente, non deve fare altro che accompagnare e vellicare gli istinti: la massa seguirà convinta e felice.
lo spirito democratico, la solidarietà, l’autocontrollo, la gentilezza sono contro-natura, saranno sempre poco popolari e guardati con un certo fastidio: insomma, non rendono.
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avere capito questa cosa elementare ha portato al successo Zuckerberg, un paranoico evidente che ha bisogno di accumulare altri miliardi non si sa neppure più bene a che scopo, e per farlo ha appoggiato Trump, i nazisti di tutto il mondo, perfino i commwercianti di carne umana.
eh già: non è stato e non è alieno dallo sfruttare perfino il guadagno che gli può venire dal diventare strumento di traffici di uomini e tratte di donne.
ora si parla di farlo dimettere, per salvare l’azienda, capite?
ma sarebbe giusto e inevitabile sciogliere Facebook e metterlo al bando.
inutile (anche se giusto) parlare tanto del bando di Forza Nuova in Italia (senza concludere niente), se poi non si ha il coraggio di pensare a mettere al bando Facebook nel resto del mondo (e non soltanto in Cina).
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ma qui non mi fermo, perché devo affrontare un ulteriore problema, che mi riguarda da vicino: penso forse di essermi salvato la coscienza semplicemente per essere uscito da Facebook dopo qualche mese, averne parlato male da allora, avere lanciato allarmi, inascoltati?
e come la metto con whatsapp?
non è forse la sorellina minore di Facebook?
non è forse nelle mani dello stesso proprietario e non contribuisce anche lei ad arricchirlo?
non si presta alle stesse critiche?
ma no: whatsapp è la sorellina minore anche dal punto di visto del linguaggio, non è capace di istigare all’odio…
se Facebook favorisce il fascismo, whatsapp favorisce semplicemente la stupidità, diffondendo messaggini perlopiù demenziali e al limite dell’afasia, sorrisini fatti in serie, auguri di buona giornata e selfie a volontà, dandoci la precisa percezione di essere immersi in un mondo di bambini di quattro anni.
ma non sono anche io in whatsapp?
non dico anche io che è insostituibile? a mia volta… (e non è vero del tutto).
insomma, non sto dando anche io il mio contributo al rimbecillimento universale?
come non vere che il modello relazionale whatsapp sta dilagando anche nei blog, che vi si sono adeguati, per via delle faccine e dei like.
e, anche in questa pretesa ridotta del libero pensiero renitente, imperversano ampiamente oramai i bamboleggiamenti insulsi che whatsapp ha reso di moda…
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non è forse il caso di abbandonare anche whatsapp e per gli stessi motivi per i quali si è abbandonato Facebook?
ma – dirà qualcuno – quel social aveva delle alternative pratiche, ed erano i blog: lui era nato per combatterli e distruggerli, ma tenerli in vita era un modo di fare opposizione.
ma whatsapp? eppure esiste un’alternativa: Signal.
ma come mai non riusciamo ad usarla?
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per i motivi detti sopra, forse: perché siamo umani.
WhatsApp è tutt’altro che innocente. Sanno con chi parli, per quanto tempo, con quale intensità e dove ti trovi. Se poi gli altri hanno anche Facebook, è molto probabile che possano inquadrarti in maniera precisa e vendere le info ai venditori di pubblicità nel modo più opportuno. Ricevi ancora le notizie di destra sul nuovo telefono? 😂
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sì, mi sono arreso.
la prossima volta torno a Huawei, almeno mi manda le notizie Sputnik, ahhha
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Guarda che per inquadrare una persona non hanno affatto bisogno di leggere i messaggi. Ma figurati se leggono miliardi di messaggi per riuacire a capire cosa pensi. Scansionano i metadati. Capiscono anche se hai inviato un messaggio di testo, una foto, un video oppure se state videochattando.
Se WhatsApp è così blindato per quale santa ragione c’è stata una guerra sulla possibilità di incrociare i dati con Facebook, che tra l’altro hanno pure vinto. Che dati ha WhatsApp da condividere con Facebook? 😎
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noi continuiamo a pensare che il rischio peggiore sia il tracciamento, ma in questo modo non ci accorgiamo che il condizionamento, che è collegato, compie danni ancora peggiori.
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Il condizionamento è legato al tracciamento però. Il primo potenzia a dismisura il secondo. Il secondo sarebbe anche normale se l’autore non avesse i mezzi di manipolazione derivati dal secondo.
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veramente non trovo per niente normale il secondo.
troverei più normale piuttosto un canone per usufruire del servizio senza essere tracciati…
ma evidentemente il tracciamento è molto più redditizio.
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Ci sono già soluzioni che bloccano o non usano il tracciamento. Ma il servizio non sarà lo stesso, sarà “meno performante”. Non puoi pretendere di usare lo stesso servizio ma a pagamento, perché quel servizio è già lui tracciamento e manipolazione.
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ma a me non preoccupa tanto l’uso che possono fare dei miei dati, quanto l’abuso che possono fare sul mio cervello, condizionando il mio modo di pensare….
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Chiudere FB sarebbe un atto di salute pubblica. Eppure ci sono anch’io, per pigrizia di non cancellarmi? Ogni tanto mi diverte vedere le foto delle vacanze. Ma sarebbe meglio uscirne, hai ragione, anche perché ogni volta che ci si imbatte in qualcosa che sembra interessante e si prova a intervenire ci si pente subito…
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e non pensare che cancellarsi sia poi così facile: è un vero e proprio percorso ad ostacoli che fa toccare con mano che Facebook è una trappola. ci vuole una bella ostinazione per riuscirci.
cercheranno in tutti i modi di ibernarti, ma cancellarti del tutto mai.
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Whats’app per il momento non è manipolabile, Non esistono contenuti in evidenza o censurati. I contenuti non sono decisi dalla dirigenza ma dagli utenti. Zukemberg e soci lo tengono, per ora, solo per vedere come va il mondo di modo che loro possano adeguare tutti gli altri social della loro galassia.
Signal o Telegram non credo siano molto diversi. Se usi questi strumenti alla fine devi solo scegliere a chi regalare i tuoi dati. E poi a Google e Apple sempre in copia…
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be’ su whatsapp sai che li regali a Facebook, no? anche se non vuoi.
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Signal non l’ho mai provato, ma un’alternativa a Whatsapp è certamente Telegram! In pratica ha le stesse funzioni, ma rispetta la tua privacy e non ha nulla a che spartire con Facebook. Il particolare è che con Telegram non devi per forza condividere il tuo numero di cellulare con le persone con cui vieni in contatto, ma basta un username e oscuri il tuo numero. Se non fosse che i miei familiari hanno Whatsapp, me lo sarei già tolto, tenendomi Telegram.
Per quanto riguarda Facebook, ho pochi contatti, una trentina, e non li conosco neanche di persona 🤣 ma li ho in contatto perché condividiamo cose come la poesia… pure se da un poco ormai sto su Facebook non tanto per la poesia quanto per gli eventi che stanno accadendo, raccontati in modo interessante da alcune pagine Facebook… e poi c’è anche il gruppo del Comitato terapie domiciliari! Non sia mai un giorno possa tornarmi utile! Nel frattempo che stanno ritardando con la App Web fuori da Facebook.
Per il resto? Ho anche un account Facebook con i miei “compagni di classe”, ma non ci entro da anni ormai. Al momento rientro tra quelli che Facebook non lo abbandonano ancora 👀 . Ah ma poi altra sorellina di Facenook è Instagram, altro social che ho ma che uso molto poco…
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P.S.: ma lo sai che di recente è stato annunciato anche un nuovo Facebook? Non ho ancora approfondito la cosa, e in effetti non so se cambi il nome di Facebook e basta, o se si crei questa nuova piattaforma ad esso collegata… in ogni caso, si chiamerà “Metaverso” 🤔
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https://quifinanza.it/innovazione/video/cifra-monstre-facebook-investira-creare-metaverso/547224/
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sì, ho visto anche io qualcosa, ma mi è passata subito la voglia di approfondire dato che è sicuro che non userò MAI questo nuovo strumento.
a quanto ho capito si tratta di una specie di realtà parallela dove immergersi per sfuggire a questa: praticamente una droga, solo gestita da un centro.
se gli stati contassero ancora qualcosa, andrebbe messa subito fuorilegge.
io mi accontento di tenerla fuori dalla mia vita.
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Già… una realtà aumentata 🤔 la realtà vera fa così schifo? 🙈 già così si scemoliscono le persone, figuriamoci con quest’altra cosa.
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la realtà vera fa un po’ più schifo anche grazie a cose come Facebook.
figurati poi se dovessimo abbandonare questa per entrare in un’altra, tutta gestita da loro…
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