25 – 31 ottobre, morti settimanali da covid 2020-2021: una sostanziale nuova stabilizzazione – 521

insomma, tutto questo allarmismo per l’aumento dei contagi non lo capisco, almeno a stare alla propaganda vaccinale: continuano a dire che chi si è vaccinato è al sicuro almeno dalle terapie intensive e/o dalla morte; e allora, prendersi il covid e superarlo è un bene e non un male.

ma se il vaccino è l’elemento fondamentale che te lo fa superare, allora l’immunizzazione che ne ricavi è più debole e transitoria, pare; vero, ma, insomma, in particolare è bene che i bambini lo facciano, lo conoscano e se ne immunizzino, almeno fino a quando non arriverà qualche variante del tutto nuova e più carognosa.

va anche detto che, ovviamente, se hai introdotto il greenpass e quindi fai più tamponi di prima, scopri più positivi di prima, o no? e questo sarebbe l’unico aspetto indiscutibilmente positivo del greenpass se poi almeno si facessero tracciamenti seri dei contatti e si cercasse di risalire alla fonte.

ma lasciamo perdere e arriviamo al solito rendiconto settimanale dell’andamento settimanale dei morti da covid e accontentiamoci di essere messi mediocremente, ma sostanzialmente stabili, se non in leggerissima riduzione, e di cavarcela meglio di altri paesi omogenei, per via del tasso di vaccinazione più alto, indubbiamente.

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medie giornaliere degli ultimi sette giorni dei morti da covid: settimana 25-31 ottobre 2021 (totale morti: 274; 285 la settimana precedente; 1.447 addirittura negli stessi giorni del 2020)

41,6 – 42,1 – 39,3 – 41,7 – 41,3 – 41 – 39,1 (1,6 in meno rispetto al valore di 40,7 raggiunto la domenica precedente).

la situazione di questi tempi l’anno scorso era già drammatica: 105,1 – 115,4 – 136,6 – 155,4 – 168,3 – 177,6 – 206,7 (101,6 in più rispetto al valore raggiunto la domenica precedente, che era di 105,1), cioè in sette giorni la media dei morti era di nuovo praticamente raddoppiata rispetto al valore iniziale, come era successo già la settimana prima.

ma noi siamo fermi quest’anno ad un quinto del valore finale dei morti 2020 e abbiamo visto non solo nessun raddoppio, questa settimana, come già prevedevo domenica scorsa, ma perfino una piccola riduzione.

rimane da vedere nella prossima settimana se regge la mia ipotesi che l’introduzione del greenpass possa portare a qualche leggero aumento dei contagi, per paradosso; ma se non sarà così, ammetterò di avere sbagliato).

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questo però non elimina in me (per quel che valgo, cioè men che niente) la preoccupazione per gli effetti di questa vaccinazione emergenziale:

qua sento di un amico che ha dei danni alla vista, dopo la seconda dose, e per fortuna sembrano transitori;

di là invece c’è un conoscente del figlio, che ha riportato una diminuzione dell’udito abbastanza duratura, almeno per ora.

vomito e febbre li metto nel conto e sono abbastanza normali, almeno credo, anche con altri vaccini; ma io non ho mai sentito di sintomi come questi, dopo una vaccinazione; e il tutto ha un’aria di improvvisazione che non mi piace.

poi leggo altre considerazioni che mi lasciano perplesso.

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qualcuno avanza l’ipotesi che l’introduzione del greenpass risponda in realtà ad una logica non tanto di tipo sanitario, quanto di controllo sociale.

non voglio concedere nulla a certe dichiarazioni di complottismo spinto, che a volte sembrano francamente deliranti, ma in effetti, proviamo a pensare alle possibili conseguenze della cosa più ovvia, e cioè che questo virus durerà probabilmente per anni e che ogni ipotesi di sradicarlo dalla faccia del pianeta sia destinata a fallire di fronte alla sua capacità trasformistica, superiore perfino a quella del parlamentare italiano medio.

di conseguenza, anche il greenpass diventerà un aspetto permanente della nostra esistenza futura.

e già in questo momento che cosa misura questo simbolo informatico che viene incollato addosso alla nostra identità digitale? o almeno a quello di chi accetta di farlo entrare nella sua vita…

è una leggenda che la sua funzione principale sia sanitaria; la sua durata annuale, ben aldilà della immunizzazione realizzata da una vaccinazione, dimostra che esso misura piuttosto il tasso di adesione ad un’etica del consenso (neppure definita legalmente, visto che il vaccino è obbligatorio soltanto per gli operatori sanitari).

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il greenpass può diventare dunque il cavallo di Troia che conduce verso il pieno controllo digitale dell’operato di chi lo adopera.

qualcuno vede sullo sfondo una prospettiva di patente di cittadinanza a punti, del tipo di quella realizzata in Cina, che toglie diritti civili in relazione al comportamento dei cittadini.

lì ad ogni cittadino viene assegnato un punteggio che rappresentante il suo “credito sociale”, sulla base delle informazioni possedute dallo stato sulla sua condizione e sui suoi comportamenti, e su questa base possono essere previste punizioni o incentivi.

le punizioni possono essere il divieto di voto, l’esclusione da alcune scuole dei figli, il rallentamento o addirittura la sospensione della connessione internet, l’esclusione da lavori ad alto prestigio, il divieto di accesso ad hotel, fino alla registrazione su una blacklist resa pubblica.

speculari le ricompense previste: accesso facilitato a finanziamenti (al raggiungimento di un determinato punteggio positivo scatta il diritto a ricevere un prestito statale), ad affitti e noleggi, previsti senza deposito per persone giudicate attendibili socialmente; facilitazione di viaggi e spostamenti, con riduzione dei documenti necessari per ottenere visti; riconoscimento di uno status sociale che può essere dichiarato od esibito nelle piattaforme sociali o perfino nei siti di ricerca di coppia.

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sembra difficile che tutte queste condizioni molto particolari possano essere trasferite in ambiti culturali differenti da quello cinese, molto caratterizzato da una mentalità difficilmente esportabile.

tuttavia adattamenti particolari di una simile nuova modalità di controllo statale dei comportamenti degli abitanti non si possono escludere.

e dirò anche che non possono neppure essere considerate negativamente in assoluto.

susciterò certamente molte critiche, se c’è ancora voglia di discutere; ma lasciamo spazio alle contestazioni…

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33 commenti

  1. Per facilitare il confronto, visto che il 274 di questa settimana viene messo addirittura in bold, metterei anche il totale dei morti settimanali dello scorso anno, non so perché omesso in questo post ed anche in alcuni post precedenti.
    Grazie

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    • c’è un motivo di questa omissione; che ho introdotto questo dato solo da pochi post di questa serie e non mi è venuto in mente di farlo per il 2020 neppure quando il totale era svantaggioso per il 2021, cioè fino al 15 ottobre.
      in sostanza ho cominciato a mettere il totale dei morti degli ultimi sette giorni del 2021, da quando è diventato favorevole per quest’anno, rispetto al precedente, perché era diventato significativo.

      comunque accetto il suggerimento: visivamente il dato è già impressionante, ma è destinato a crescere esponenzialmente ancora per alcune settimane e rende bene e in maniera addirittura shockante la differenza di situazione tra l’anno scorso e quest’anno.

      e per lo stesso motivo l’ho messo in bold: per farlo trovare più in fretta e proprio perché segna un lieve calo!

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    • Pare già ci sia! Un uomo nel mio quartiere raccontava che tramite l’app IO gli arrivavano notifiche di tasse che ancora doveva pagare o che stavano per scadere. Ma in fondo di cosa ci meravigliamo? È menzionato il ministero delle Finanze e non quello della Salute tra quelli che controllano questa App…

      e di questa App si legge:

      L’app IO è di base un promemoria di scadenze, che permette di gestire gli avvisi, pagare i conti come il bollo auto, la mensa scolastica, le multe o la Tari, la tassa sui rifiuti, attraverso il servizio PagoPA.
      Si possono anche ricevere notifiche in casi particolari, come le allerte dalla Protezione Civile.
      L’app funziona anche come archivio di dati personali, come quelli catastali o anagrafici, e infine come canale di comunicazione con gli enti che attraverso IO possono confermare appuntamenti, formulare iscrizioni ad asili nido o centri estivi e notificare il passaggio all’interno di una zona ZTL.

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        • Sì, puoi avere il green pass cartaceo, anche mio padre ha solo questo… eppure si è detto anche che alcuni utenti hanno avuto problemi nel far riconoscere ai dispositivi il codice QR sul cartaceo; altri utenti hanno invece avuto problemi nel far scaricare il cartaceo in farmacia. Per come è stata fatta questa cosa, crea comunque dei problemi e mi chiedo perciò fino a che punto si potrà andare avanti così.

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          • https://www.dgc.gov.it/spa/public/home
            Modo più semplice è questo.

            Sinceramente non capisco che differenza c’è tra cartaceo e digitale. Alla fine è sempre un quadrato con un codice QR ed è lo stesso identico sia che te lo stampino su carta che in digitale. L’unica cosa che mi è capitata col cartaceo è che stampandolo se non hai abbastanza inchiostro potresti perdere qualche puntino e non funziona. Ma quello è proprio un problema di stampa.

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            • Non sapevo di questo!

              Il problema che hai riscontrato tu con il cartaceo, è lo stesso che ho sentito lamentate in tv molto tempo fa. A parte questi intoppi, non credo ci sia tutta questa differenza. Magari è solo questione di comodità per gli utenti… mentre penso comunque faccia piacere agli ideatori della app vedersela scaricare…

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              • Basta anche che sia leggermente sbiadito da un lato. L’app VerificaC19 non lo riconosce. Per il resto non è che ogni volta che lo scarichi il QR è diverso. Per ogni tampone te ne danno uno diverso, ma per la vaccinazione te ne danno uno dopo la prima dose e il secondo dopo la seconda. Poi se lo scarichi 100 volte è sempre lui. Motivo per cui non va mai condiviso.

                Ma sinceramente non trovo l’app invasiva. E poi se il problema è che non riesco a pagare le tasse per mancanza di fondi… me la devo prendere non con l’app ma con le tasse troppo alte per me e gli stipendi troppo bassi. L’app di per sé funziona… miracolosamente.

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                • Ormai i nostri dati li abbiamo regalati già tra i tanti social e perciò non è questione di app invasiva. È questione che non è normale legarla ad un trattamento sanitario e doverla rinnovare ogni tot. ore o dopo mesi…

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                  • ecco, qui hai messo a fuoco il punto: regaliamo senza problemi tutti i nostri dati a Zuckerberg che se li vende, e poi abbiamo qualche problema se una parte finisce allo stato.

                    ma questo appartiene alla particolare mentalità italiana, cioè alla fobia per le tasse…, che poi Berlusconi è riuscito in quarant’anni di televisione a trasformare in un dogma inviolabile peggio di quelli cattolici, che non contano più nulla.

                    chissà se qualcuno riesce a spiegare a questo popolo oramai reso beota che, se non paghi le tasse, non puoi avere i servizi sociali; e, per esempio, che i tagli alla sanità di cui abbiamo visto gli effetti nel covid, sono anche una conseguenza dell’evasione fiscale; e infine che da noi i maggiori nemici delle tasse sono i più ricchi, perché sono sostanzialmente loro a non pagarle.

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      • ma l’applicazione IO non c’entra col greenpass, era legata al cashback, che è stato appena cancellato da Draghi dall’anno prossimo )come volevasi dimostrare nel commento a fla) – peraltro credo abbastanza giustamente, perché l’idea che lo stato ti rimborsa se ti fai dare lo scontrino a me pare demenziale ed è poi una forma di sussidio a chi può spendere di più.

        peraltro se ci fosse una applicazione che fa da promemoria per il pagamento delle tasse io ne sarei personalmente molto contento e mi sembrerebbe un ottimo aiuto al cittadino.
        forse potrebbero salvare l’applicazione anche senza restituire più una parte della spesa?

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        • Però l’App IO è una delle applicazionu da scaricare per mostrate codice QR… e poi il testo che ti ho riportato, quello che spiega che ti avvisa anche per le tasse, l’ho reperito da internet.

          Sta di certo che non avendo tutti questa app, ma molti il cartaceo, alla fine il problema secondo me non si pone… a maggior ragione se si può scegliere tra il cartaceo e l’avere questa app che mostra il codice del green pass.
          Per ogni cosa poi ci sono i pro e i contro…

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        • L’applicazione IO è quella che il governo, o forse è meglio dire i tecnici del ministero, vogliono fare diventare l’interfaccia privilegiata fra il cittadino e la pubblica amministrazione (PA). Su IO ci mandano il green pass ad esempio, ma anche alcuni promemoria, Il cashback è stato il cavallo di troia per farcela installare a tutti, ora verrà usata anche per altro. Ad esempio a me hanno mandato il certificato di proprietà dell’auto su IO. Quella di IO potrebbe sembrare una buona idea ma mi fa tremendamente paura perchè è stata concepita e realizzata in italia con un misto di pressapochismo e rigidità. Aspetti di cui parlavo appunto nel mio ultimo post.

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          • e se io dicessi – cosa che ho taciuto finora – che ho installato IO, da bravo cittadino, ma ho rinunciato al cashback, che mi è sembrata una tremenda ed ingiusta caxxata dello stato, ma che IO a me non funzione per niente, come se neppure ce l’avessi?

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            • Benvenuto nell’inferno del governo via App! Se hai un problema, e mi pare di sì, non sai a chi rivolgerti. Io l’ultima volta ci ho messo mezz’ora per autenticarmi! Se ho difficoltà io che ho competenze informatiche superiori alla media non posso immaginare lo sconforto della nostra casalinga di Voghera.
              Questo è il link di IO https://io.italia.it/
              Dal loro sito risultano 6.143 enti fra nazionali e locali con 37.788 servizi attivi(!). GreenPass e CashBack sono solo 2 di questi.

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    • questa sarebbe un’idea splendida, dato che chi non paga le tasse è dannoso per la comunità peggio di chi non si vaccina e quasi altrettanto infettivo col cattivo esempio.

      ma proprio per questo non verrà mai fatto: la nostra destra, che è il partito degli evasori, è del resto la maggioranza del paese; è inutile farsi illusioni: questo popolo è diventato in maggioranza fatto di mascalzoni ed occorre governare con qualche trucco sempre contro la sua volontà per impedire che lo stato si sfasci e regredisca ad uno stato di barbarie civile corrispondente a quello che è lo stato mentale dei suoi abitanti.

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      • Non credo che sia così semplice. Penso che molti onesti possano esserci finiti dentro il sistema sbagliato perché forzati dalle circostanze. È chiaro che se una parte di maggioranza delinque alla fine se non viene contrastata per tempo anche chi era onesto finisce per dover scegliere tra pagare la parte di chi non paga (ma chiaramente finisce fuori mercato subito) o finirci dentro in parte. Dall’altra parte se 2 aziende collaborano e una delle 2 non paga le tasse, l’altra per mantenere i propri affari chiude un’occhio.
        Il tutto si riduce al controllore che è lo Stato. In Italia il controllore è morto, basta vedere chi controlla il GreenPass… 🤔

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