non voglio darmi le arie odiose del Nostradamus, ma domenica scorsa, nel post settimanale che scrivo sull’andamento della pandemia da covid in base al numero dei morti dichiarato ufficialmente, mi ero lasciato andare a questa rischiosa frase: “rimane da vedere nella prossima settimana se regge la mia ipotesi che l’introduzione del greenpass possa portare a qualche leggero aumento dei contagi, per paradosso; ma se non sarà così, ammetterò di avere sbagliato).”
e non sono qui col capo cosparso di cenere, perché registriamo appunto un lieve incremento.
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mi verrà allora contestato che questo possa essere attribuito, com penso, all’allentamento delle misure di sicurezza sociale indotto proprio dal messaggio martellato dalla disinformazione mediatica in queste settimane: che chi non si vaccina infetta e favorisce la circolazione del virus e chi si è vaccinato no.
e io vorrei rispondere chiedendovi di andare a vedere su Vallesabbianews online di oggi la foto di un allegro convegno di valsabbini di sessant’anni esatti che si sono ritrovati ieri a Vestone a festeggiare in un ristorante e sembrerebbero tutti senza mascherine: erano giusto sessanta di sessant’anni esatti, abbastanza giovani e forti…, e c’era anche il direttore del periodico…
e poi dicono che i colpevoli della diffusione del virus, peraltro ancora abbastanza modesta, sono i non vaccinati che vivono in semi-eremitaggio…
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ma, parlando seriamente, adesso, l’unica variazione che potevamo registrare tre settimane fa rispetto alla situazione precedente è stata appunto l’introduzione del greenpass, e semmai, l’aumento delle vaccinazioni indubbiamente indotto, che avrebbe dovuto portare all’effetto contrario, no?
o vogliamo pensare che l’effetto delle due dosi di vaccino abbia già cominciato a ridursi in maniera così significativa?
sarebbe ancora più tragico, e io non voglio fare affatto il profeta di sventura.
in ogni caso sarebbe doveroso che il Ministero della Sanità ci desse scorporati i numeri dei morti covid tra vaccinati e non vaccinati, per permetterci di farci un’idea più precisa, ma non lo fa, come se avesse qualcosa da nascondere.
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certo, un’altra variabile intervenuta nel frattempo sono le manifestazioni anti-greenpass, ma mi sembra un po’ presto perché facciano sentire i loro effetti e poi, non si era detto, sinora, che il rischio di infettarsi all’aperto era molto ridotto?
io non ci ha mai creduto del tutto, nel caso di assembramenti fitti anche all’aperto; e siccome l’egemonia di queste proteste è stata lasciata alla destra negazionista ed anti-vaccinista per principio, ecco che in queste manifestazioni non si usano mascherine e la probabilità di diffondere il virus effettivamente cresce un poco: – motivo in più per non protestare in questo modo, per chi lo fa con altre motivazioni.
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ma, dopo queste chiacchiere inutili, ecco i dati di questa settimana nell’andamento giornaliero della media dei morti da covid:
37,7 – 36,7 – 38,6 – 39,9 – 42,4 – 41,6 – 41,6 (+2,5 rispetto al valore di 39,1 raggiunto la domenica precedente; totale dei morti di questa settimana 291, rispetto ai 274 della settimana precedente).
però la situazione di questi tempi l’anno scorso era già altamente drammatica, tanto che mi limito stavolta ad indicare il numero dei morti globali della settimana: 2.414, con la crescita dalla media settimanale nel 2020 da 206,7 il giorno 1 novembre, a 344,9 il 7 novembre.
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importante per questa lieve crescita attuale può essere, allora, il fattore climatico?
l’ipotesi è stata fatta, anche nei commenti a uno dei miei ultimi post sul tema, guardando alla attuale concentrazione dei casi covid in prevalenza nell’emisfero settentrionale e nei paesi più freddi: ma non in tutti; così come i paesi a clima caldo non sono, neppure loro, sempre tra quelli che se la stanno cavando meglio…
insomma, si naviga a vista, e sarebbe bello dirselo.
i vaccini hanno avuto indubbiamente un valore positivo nell’abbattere i casi di infezione nell’estate (ma questo era avvenuto anche l’anno scorso, almeno in parte…), e se la stanno cavando ancora abbastanza bene al momento, nonostante gli incredibili pasticci combinati con alcuni di loro…
ma non si capisce allora su quali dati faccia conto il governo per lanciare proclami allarmistici.
sono gli stessi che sottovalutavano i dati e il pericolo un anno e mezzo fa, quando i vaccini non c’erano, e gli operai venivano mandati a lavorare nelle fabbriche lo stesso, perché l’Italia non si ferma, e oggi esasperano dati e pericolo che appaiono ben minori, proprio in forza dei vaccini, perché sono convinti di non mandare in crisi l’economia vaccinando a forza tutti.
vero però che neppure ci si può fidare del tutto della quieta ragione che ci dice che al momento il covid viaggia in Italia con un numero di morti pari al doppio di quelli provocati dalla consueta influenza annuale.
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ma se il pericolo nasce dalla perdita di efficacia dei vaccini e dal bisogno di fare richiami con una terza dose, qualcuno riesce a spiegarmi quale è l’utilità del greenpass oggi?
non sarà certo il greenpass a prorogare l’efficacia dei vaccini già fatti.
L’egemonia delle proteste segue la logica degli ultras da stadio: nessuna logica, l’importante è fare casino organizzato. Da noi la protesta no-vax è egemonizzato dalla sinistra dei centri sociali.
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ecco una buona notizia che mi dai… 🙂
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