8-14 novembre, morti settimanali da covid 2020-2021: crescita moderata lineare costante – 541

occorrerà ripartire dalla conclusione di domenica scorsa, per la nostra analisi settimanale dell’andamento del covid sulla base del numero dei morti, l’unico dato veramente attendibile, anche se ci dà una situazione vecchia di circa tre settimane.

stiamo infatti vedendo come era la situazione della diffusione della malattia dopo la terza settimana di ottobre, e cioè circa 10 giorni dopo l’introduzione del greenpass: una crescita moderata, ma costante della malattia, fortunatamente lineare e non esponenziale.

ma, come dicevo domenica scorsa, non è allargando le imposizioni del greenpass che si potrà rimediare alla perdita di efficacia dei vaccini.

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già, perché il dato centrale della situazione è questo e non certo il residuo numero dei renitenti alla leva vaccinale obbligatoria: tanto è vero che il numero dei vaccinati cresce, ma cresce anche il numero dei morti.

la situazione reale è stata fotografata dallo studio inglese che ha definito la reale durata della protezione dei diversi vaccini: un dato che le aziende speculative che li producono si sono ben guardate dal diffondere.

il grafico indica la perdita progressiva di efficacia dei vaccini, anche somministrati in doppia dose (Pfizer e Moderna), mese per mese: ogni quadratino nell’asse orizzontale delle ascisse indica infatti un mese.

come si vede, la protezione del vaccino Janssen si riduce al 50% rispetto al rischio dei non vaccinati dopo 4 mesi e mezzo; per Pfizer dopo sei mesi; mentre Moderna la conserva vicina al 60% al sesto mese e mezzo e sembra il vaccino più efficace, visto che questa protezione al 60% dura un mese e mezzo più che quella che Pfizer e due mesi e mezzo più di quella del vaccino Johnson & Johnson.

insomma dopo sei mesi e mezzo la protezione di quest’ultimo vaccino si è quasi azzerata, dato che si riduce ad un 10% rispetto ai non vaccinati, e probabilmente si annulla del tutto dopo altri 15 giorni, alla fine del settimo mese.

ma questo destino attende anche gli altri vaccini, a tempi piuttosto brevi, a giudicare dalla curva che pure declina rapidamente verso lo zero.

è confermato dunque che siamo di fronte a dei sieri, più che a dei vaccini veri e propri, non solo incapaci di garantire una piena immunità fin dall’inizio, ma capaci di perdere nel giro di pochi mesi anche quella parziale che danno.

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comunque la media giornaliera italiana del numero dei morti degli ultimi sette giorni è stata questa: 44,1 – 48 – 47,6 – 48,7 – 51,1 – 54,3 – 55,7 (+14,1 rispetto al valore di 41,6 raggiunto la domenica precedente; totale dei morti di questa settimana 390, rispetto ai 291 della settimana precedente: 99 morti in più).

di confortante c’è solo il confronto con la seconda settimana del novembre 2020: la crescita non è esponenziale come l’anno scorso di questa stagione (si passò dai 344,9 morti medi giornalieri dell’8 novembre 2020 ai 517,1 del 14 novembre; totale dei morti di sette giorni: 3.620, più di 9 volte di più).

ma è simile piuttosto ad altri sette giorni 2020, che partivano da numeri simili a questi e passarono da 45,6 il 26 agosto 2020 a 58,3 il 2 settembre.

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a questo punto, la strategia vaccinale, per non ammettere la sconfitta, deve spostarsi tutta sulla scommessa alla cieca della terza dose.

gli stessi imbonitori da telescherno – scusate il lapsus non voluto, ma il mio subconscio la vede più lunga di me – chiamati virologi, quelli che poche settimane fa giuravano sull’efficacia risolutiva della seconda dose, ora vanno a guadagnarsi il loro stipendio promettendo mirabilia dalla terza, con l’aria di quelli che l’avevano già detto che serviva.

per quanto facilmente immemori si sia come esseri umani, alcuni tuttavia si ricordano, e si ha tutta l’aria che non venga presa molto sul serio la promessa che sarà risolutiva la terza dose, la terza in un anno e anche meno!

non pare neppure che le vaccinazioni di questa terza dose stiano andando troppo bene, in effetti, quanto ad adesioni.

e quindi, come il generale Cadorna moltiplicava gli attacchi frontali suicidi sotto Gorizia la maledetta, così l’unica pensata è quella di ridurre prossimamente l’efficacia giuridica del greenpass a sei mesi, per costringere la gente a farla, questa stramaledetta terza vaccinazione.

dopo averne non dico promessa, ma garantita per un anno la validità, non so neppure immaginare come potrà reagire chi si è vaccinato soltanto per averlo.

anche se questa, alla fine, sarebbe persino una bella notizia, considerando i guai che provoca la libera circolazione di vaccinati potenzialmente capaci di trasmettere la malattia.

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è una specie di miracolo che non siamo in guai peggiori, in Italia, al momento, e credo che il merito principale sia delle mascherine, conservate obbligatorie almeno al chiuso.

io intanto vedo una mascherina sola tra le migliaia di manifestanti anti greenpass di Milano e mi deprimo parecchio, perché mi pare che non abbiamo via di fuga fra i negazionisti del virus, che hanno preso l’egemonia delle manifestazioni contro il greenpass, e i vaccinisti ciechi ed ottusi, incapaci di vedere la catastrofe verso cui stanno andando.

la perdita radicale di fiducia nella scienza che stanno generando i vaccinisti è il loro lascito peggiore, dopo che hanno trasformato la scienza in una cieca fede.

sono arrivato al punto di augurarmi anche io l’incredibile: che la terza dose del vaccino chiuda davvero questa sarabanda, perché altrimenti andremo incontro a guai davvero seri.

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vorrei anche commentare il discorso d Robert Kennedy jr, a Milano, che non ha detto cose insensate come la stampa di regime afferma, senza però specificare quali sarebbero, con solo una forzatura nel punto che dirò, secondo me.

mi ha emozionato comunque rivedere il padre, assassinato nel 1968, in qualche tratto del suo viso e direi anche del suo carattere, a quel che ho potuto giudicare.

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quanto al discorso, non solo suo, del nuovo modello di stato totalitario che avanza, attraverso le misure contro il covid, la mia osservazione critica è una sola:

l’informatica e la cosiddetta intelligenza artificiale hanno messo a disposizione delle élite che governano il mondo straordinari strumenti di controllo dei cittadini, che, grazie a loro, finalmente possono essere riportati al rango plurimillenario di sudditi.

sarebbe ingenuo pensare che il potere non ne approfitti: è avvenuto così nell’ultimo secolo per la radio, il cinema, la televisione; ora tocca a noi, via internet ed annessi, con una potenza di fuoco e di calcolo mai vista, alla quale è illusorio pensare di sottrarsi, magari scrivendo contro, in un blog che entra comunque a fare parte di questo sistema.

ma chi denuncia questo processo, e ha mille ragioni, non si accorge che non è certo la pandemia a crearlo: si verificherebbe comunque.

semmai la pandemia lo facilita, proprio perché in qualche maniera lo giustifica e lo fa apparire necessario.

quindi non è certo protestando contro il greenpass in piazza senza mascherine, che ci si può opporre al totalitarismo informatico che avanza e al Grande Fratello che si prepara al controllo capillare delle nostre vite e delle nostre teste.

anzi, questa protesta appare divisiva, e quindi è controproducente ai fini della opposizione al nuovo Meta-stato in via di costruzione.

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