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ijkijk 15 NOVEMBRE 2021 ALLE 11:12
Ti segnalo quello che sta succedendo in Bulgaria. Tassi di diffusione mortalità altissimi uniti ad un negazionismo/complottismo altrettanto dilagante.
l’articolo è in bulgaro, ma il traduttore automatico fa miracoli (ieri non si è forse abbonato al mio blog un brasiliano?); quindi posso riassumervelo…: riassunto mio del riassunto bulgaro dell’inchiesta di un quotidiano sempre bulgaro…
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Quasi un milione di bulgari crede che il coronavirus non esista e che questa sia una frode globale. Milioni di altri credono in altre cospirazioni. Da dove vengono così tanti teorici della cospirazione in Bulgaria?
il titolo purtroppo fa pensare a quell’atteggiamento, così diffuso nei conformisti e in chi alimenta il loro pensiero conforme: deridere il conformismo vero o presunto di altri.
raramente ho conosciuto qualcosa di meno irritante: il classico bue che dà del cornuto all’asino.
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naturalmente, in casi come questi, per confermare il proprio conformismo, si ricorre all’autorità di qualche luminare, vero o presunto.
qui è un certo Prof. Kosta Kostov (il nome sembra inventato per un film comico, ma non è colpa mia); è lui che ci informa con raccapriccio che: (NB: modifico l’ordine degli argomenti)
4. Il 12% crede addirittura che il coronavirus si diffonda direttamente attraverso la rete 5G.
5. Quasi uno su quattro è convinto che non ci sia affatto il coronavirus: questa è una truffa globale.
3. La quota di coloro che in Bulgaria credono che Bill Gates sia dietro la pandemia in modo da poter inserire un chip con i vaccini è passata dal 14% di giugno al 21% di novembre.
2. Per il 40% il virus è un’arma biologica progettata per ridurre la popolazione mondiale: progettata molto male allora, visto che ha fatto finora – almeno ufficialmente – soltanto 5 milioni di morti su 8 miliardi di umani; si tratta, in realtà, di un virus abbastanza poco pericoloso rispetto ad altri, se ha provocato sinora soltanto poco più di 6 morti ogni 10mila persone; ed anche pensando che il numero sia probabilmente sottostimato fino ad un fattore tre non si arriva a più di 2 morti ogni mille persone, il che permette di dire che non ci sono più neppure le pandemie di una volta, che ne avrebbero uccise 300 o 400 su mille – e sempre che il virus non ci riservi ancora per il futuro il meglio di sé.
1. ben il 52% dei bulgari crede che il coronavirus sia creato artificialmente. E questo è il 10% in più rispetto a giugno.
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ho tenuto per ultimo questo dato, che l’articolo mette invece al primo posto, perché in effetti è una ipotesi molto ragionevole, invece, che il virus sia nato in laboratorio e sfuggito per errore.
ne dubito anche io, senza esserne certo; spero che questo mi salvi dall’accusa di essere un complottista, ma non ne sono sicuro.
e mi pare anche logico che la percentuale di chi ne dubita o ci crede addirittura sia in crescita, proprio sulla base delle nuove informazioni emerse nel frattempo.
ma la tecnica classica per svalutare opinioni scomode è quella di combinarle con altre, palesemente deliranti, per poi deriderle tutte assieme.
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su una sola cosa mi trovo a concordare col prof. Kostov: Quanto più grande e difficile da spiegare è un fenomeno, tanto più semplice deve sembrarti la spiegazione. Altrimenti, ti crea non solo un problema cognitivo ma anche esistenziale: ne hai paura.
avevo infatti risposto all’amico jikjik, prima ancora di leggere l’articolo:
“nell’essenziale, direi che il cospirazionismo è figlio della paura.
porta a evitare le precauzioni, quindi aumenta la circolazione del virus e la paura: in sostanza si autoalimenta.
è esso stesso una specie di virus, però seleziona darwinianamente i più vili che non sanno gestire la loro paura del virus.
aggiungi però che mi pare che ci sia anche una forte componente di integralismo religioso ortodosso…”.
al quale, stranamente, il prof. Kostov non accenna affatto, probabilmente per non inimicarsi una fetta di lettori.
noi ne abbiamo avuto un esempio corrispondente in campo cattolico nel cardinale Viganò, che quel bel tomo di Ratzinger aveva addirittura nominato nunzio negli USA…
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però fatemi aggiungere un concetto fondamentale: la paura, che diventa isterismo e pensiero paranoide, è certamente la chiave di volta per comprendere il fenomeno del complottismo.
ma è una paura che nasce non soltanto dal virus, ma ancor di più dal modo di gestirlo approssimativo ed autoritario dei governi; e all’istinto del pubblico non sfugge che l’autoritarismo è sintomo di insicurezza.
la paura di un potere autoritario mondiale che sfrutta le possibilità di controllo tecnologico delle masse abbruttite e spaventate dei popoli è forse totalmente infondata? io dire di no.
se chi teme questa prospettiva, a cominciare da importanti pensatori e filosofi, è un complottista, allora è un complottista anche chi rifiuta di esaminare questa ipotesi.
soltanto che il primo è un complottista che teme il potere, mentre il secondo è un complottista che teme di più il complotto degli avversari del potere.
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questa paura che spinge alcuni, tendenzialmente un terzo del gruppo umano, per caratteristiche genetiche sperimentate, a ribellarsi confusamente e a cercare di fuggire alle imposizioni dei capi è la stessa che spinge i due terzi del gregge, invece, a raggrupparsi attorno a quegli stessi capi per cercare protezione nell’obbedienza.
guardate qualunque branco, di fronte ad un pericolo imminente: una parte cercherà di proteggersi stringendosi nel branco, una parte fuggendo da lui.
è la natura che ha distribuito i due diversi istinti di fuga, differenziando così le possibilità di sopravvivenza, e dunque aumentandole per la specie.
ma nessuno può dire se si salverà dal lupo la pecora che fugge lontano da sola oppure quella che cerca riparo nella massa.
forse la prima rischia di più, in effetti, e la natura l’ha programmata così per salvare le altre; ma non sempre le cose vanno in questa maniera.
così, comunque, il pensiero semplificato dei complottisti è soltanto lo specchio del pensiero semplificato degli anti-complottisti: non c’è differenza sostanziale: i primi sembra rischino di più, disobbedendo, ma i secondi rischiano altrettanto solo con l’obbedienza cieca.
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non c’è dunque salvezza alcuna?
siamo comunque birilli nelle mani di un bambino capriccioso, che è il caso?
Ti segnalo questo bel giochino; un grafico interattivo in cui puoi mettere a confronto fino a 6 nazioni diverse su casi e morti etc.
https://ig.ft.com/coronavirus-chart/?areas=gbr&areas=rus&areas=rou&areas=ita&areas=bgr&areas=pol&areasRegional=usny&areasRegional=usla&areasRegional=usnd&areasRegional=usak&areasRegional=usfl&areasRegional=ustn&cumulative=0&logScale=0&per100K=1&startDate=2020-09-01&values=cases
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Confesso che ho una passione inspiegabile per le persone che negano la realtà in varie forme. Ne scrissi anche nel mio blog http://ravennapensa.blogspot.com/2017/12/i-mattoidi.html
Però quando a negare la realtà sono fette importanti della popolazione, o quando alcune di loro arrivano a governare allora si esce dal folklore e si ha il problema.
Non credo che la componente religiosa nella bulgaria di oggi sia cosi importante. Anche la Romania è in una situazione simile e altri paesi dell’est non sono molto distanti dalla bulgaria. Ad esempio la cattolica polonia sta superando la bulgaria nel numero di casi x100000 ab.
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anche la Romania è ortodossa e io credo, a differenza di te, che soprattutto nelle campagne il peso di modi di pensare tradizionali sia molto vivo, altrimenti non si spiegherebbero certi risultati politici.
quanto alla Polonia, tra il cristianesimo alla Wojtyla che ha prodotto e l’integralismo ortodosso (ma anche perfino quello islamico o ebraico), le differenze sono nelle articolazioni locali, ma non nel modo di ragionare profondo, almeno secondo me.
ovviamente, di questo modo profondo di vedere il mondo, fa anche parte l’odio per gli integralismi diversi dal proprio; e questa è una vera fortuna, perché gli integralismi stanno governando i diversi paesi, oramai quasi tutti, e uno per uno, ma non riescono ad esprimere un governo mondiale, che altrimenti sarebbe cosa del tutto loro.
Brescia si è distinta e si distingue per personaggi simili sa quelli che ti affascinano: non so se conosci il famoso Paneroni, che negava che la Terra girasse attorno al Sole e fu il primo dei terrapiattisti ed è passato alle cronache locali per una vita indubbiamente straordinaria e per la scritta lasciata in Galleria a Milano: «La terra non gira, o bestie!»
se vuoi, goditi questa sua biografia… http://www.enciclopediabresciana.it/enciclopedia/index.php?title=PANERONI_Giovanni
però non sono in grado di capire questi fenomeni, lo ammetto… ;-( 😉
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Grazie, questo Paneroni no lo conoscevo. Notevole! “Nel 1926 portò il suo verbo a Padova, invitato in un teatro dal Gruppo universitario fascista. La trasferta rese a Paneroni 70 lire, mentre al presidente del Guf, costò la carica”!!!!
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