parto dalla media giornaliera italiana del numero dei morti degli ultimi sette giorni da lunedì scorso:
56,6 – 57,4 – 59,1 – 59,4 – 56,6 – 56 – 57,4 (+1,7 rispetto al valore di 55,7 raggiunto la domenica precedente).
totale dei morti di questa settimana 402, rispetto ai 390 della settimana precedente: solo 12 morti in più).
insomma, l’andamento si è dato una bella calmata, dopo la salita un po’ preoccupante della settimana scorsa.
questo, secondo me, significa che si è quasi fermato due o tre settimane fa l’effetto negativo del greenpass, per la prevedibile spinta a qualche socializzazione fuori controllo e forse possiamo aspettarci una situazione più stabile, salvi i problemi che poi dirò.
. . .
chiedo scusa a tutti se non prendo mai in considerazione gli altri dati, come quello dei positivi; non li considero molto attendibili e piuttosto che essere confuso da rilevazioni approssimative e forse anche teleguidate politicamente, preferisco stare a questo: non sarà sicuro neppure lui al 100%, ma è il meno falsificabile fra tutti.
ho ricevuto un prospetto interessante sul rapporto da noi tra queste due curve: quella dei contagi e quella dei morti; ma secondo me mostra a prima vista che la rilevazione dei contagi nostra è assolutamente carente, come ben sappiano da mille altri riscontri.

in rosso sono i morti, in nero gli infetti; come si vede, la crescita dei morti di agosto non è pienamente giustificata dalla crescita dei contagi: è molto meno marcata e questo si comprenderebbe soltanto se il virus fosse diventato più letale; ma è più logico pensare che la rilevazione dei contagi sia carente; non convince neppure la sincronicità tra numero dei morti e dei contagi; infine il grafico dell’andamento dei morti sicuramente non coincide con i dati comunicati dal Ministero della Sanità, ed è troppo marcata.
ma a stare a queste due curve l’esplosione dei casi, in misura simile a quella dell’anno scorso, dovrebbe essere imminente (sempre se il numero dei positivi non è sopravvalutato oggi e non era sottovalutato ad agosto).
comunque i media li prendono per buoni i dati dei positivi e ci ricamano su; io, al solito, li lascio perdere.
se qualcuno mi legge, si regoli; se non mi considera attendibile per questo, non me la prenderò; ma dico le cose come stanno, per quanto mi riguarda, proprio perché si sappiano bene i limiti di quel che scrivo.
. . .
se si guarda più nel dettaglio l’andamento dei morti da covid che ho indicato sopra (e che non trova corrispondenza nel grafico), si vede peraltro che, dopo una ascesa molto controllata nei primi giorni della settimana, questa si è sostanzialmente invertita negli ultimi tre; sarebbe troppo bello sperare che questo indichi già una tendenza e non una semplice oscillazione statistica.
intorno si sente un grande clamore di allarmi e ci sono situazioni veramente pericolose non troppo lontano da noi (Austria, Slovenia e Balcani in genere) e queste faranno certamente sentire i loro effetti, tanto più che neppure si prende un provvedimento di messa in sicurezza elementare come la chiusura provvisoria delle nostre due frontiere nord-orientali e la sospensione di voli e traghetti per quelle regioni.
era molto più facile fare la finta del blocco dei voli diretti per la Cina nel febbraio dell’anno scorso, vero?
ma di nuovo le esigenze dell’economia valgono di più della nostra pelle.
. . .
insomma è terribile leggere (ma sarà vero?) che è in arrivo la variante Delta Plus, 50 volte più infettiva della Delta, che già sta facendo vedere i sorci verdi all’Europa.
però l’impressione netta è che si stia prendendo il tutto in realtà sottogamba, lanciando contemporaneamente grida continue di allarme mediatico.
mi sta anche bene, se serve a rendere la gente meno imprudente; molto meno bene se serve a nascondere la crisi dei vaccini in uso, che si sono rivelati come una specie di scacciacani che allontana i randagi solo per un po’, ma se tornano alla carica non serve più a niente.
ma la strategia scientifica attuale è buttare la croce addosso a chi non si vaccina (magari aspettando Novavax, come me, non volendogli rovinare il campo in anticipo), creando odio sociale e divisione secondo la vecchia politica imperiale del divide; sono veramente dei loschi figuri quelli che ci governano.
. . .
quanto a Novavax, che sembrerebbe un vaccino più sicuro, repetita iuvant, a qualche mese di distanza dalle prime notizie identiche già date: è stata presentata richiesta di autorizzazione all’EMA e verrà autorizzato entro poche settimane.
ricordo bene che si era parlato di dicembre e su questo termine io ho anche impostato alcuni progetti mentali o sogni personali.
. . .
inutile dire comunque che siamo in una situazione assolutamente non paragonabile a quella dell’anno scorso di questa stagione: il numero dei morti è un dodicesimo.
ma la notizia che muoiono soltanto i non vaccinati è una bufala: siamo circa a metà e metà, ma naturalmente i vaccinati sono otto volte tanto.
purtroppo, aldilà dell’incognita del funzionamento della terza dose, il numero dei morti vaccinati è destinato a crescere indubbiamente: si hanno notizie locali precise di ospedali che stanno diventando centri di infezione, come nei primi mesi del 2020, perché il personale sanitario, vaccinato per primo, non è più coperto.
in Sued Tirol, dove sono stato educato e sono cresciuto bambino, assorbendo qualcosa della cultura locale, evidentemente, c’è anche chi cerca di infettarsi per raggiungere l’immunità naturale, con grande scandalo dei walsch, come chiamano gli italiani i sudtirolesi autoctoni, detti anche crucchi, per ricambiare la cortesia.
invece io, contaminato dallo spirito crucco, evidentemente, trovo che per chi è molto giovane e in perfetta salute non è poi una cattiva idea; un margine di rischio c’è, ma neppure i vaccini ci vanno leggeri con questa classe d’età, pare.
. . .
l’ultima cattiveria che voglio dire, ad un mio lettore recentemente recuperato, è che trovo stupido dire che il Covid è soltanto un’influenza.
anche la spagnola era soltanto un’influenza e fece non sappiamo se 50 o 100 milioni di morti un secolo fa; ma allora la vita sociale ed economica erano più solide; oggi basta molto meno a metterci in crisi.
Non staremo perdendo la visione d’insieme? Oggi parlavo con un amico che lavora in una azienda chimica. Mi diceva che era un po’ preoccupato perché negli anni scorsi facevano un sacco di sciroppo per la tosse, invece quest’anno per l’uso delle mascherine soprattutto (diceva lui) ci sono molto meno raffreddori e di conseguenza meno richieste. Voglio dire: facendo la somma, questi 60 morti al giorno non sarebbero morti lo stesso di qualcos’altro, che non si sono presi perché sono stati attenti grazie al Covid?
"Mi piace""Mi piace"
i dati che avevo analizzato qui https://corpus2020.wordpress.com/2021/11/18/euromomo-lepidemia-degli-anziani-546/ permettono di rispondere chiaramente di no, che c’è una differenza molto precisa con gli anni passati, soprattutto nelle fasce di età più alte.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Vado a rileggere.
"Mi piace"Piace a 1 persona