le anticipazioni sul decreto che istituisce l’obbligo vaccinale seguiranno lo stesso copione che conosciamo già: sono dei modi di tastare il polso al paese, prima di buttare giù il testo definitivo; quindi aspettiamo anche noi, senza disperdere il fiato prima, a rischio di smentite subito dopo.
intanto si possono fare soltanto alcune considerazioni generali.
. . .
1. anche il numero dei morti da covid è gestito politicamente?
la relativa quiete durante le feste era in qualche modo artificiale: dopo due settimane di crescita misurata e a volte quasi di stasi, ecco una impennata violenta, che potrebbe anche essere soltanto un recupero di dati non comunicati prima.
certo siamo passati, nella media dei morti degli ultimi sette giorni, dai 147,9 di domenica e 147,6 di lunedì, ai 154,3 di martedì, 167,9 di mercoledì, 173,9 di ieri.
solo i prossimi giorni ci diranno se si tratta di un recupero a tappe forzate o davvero è iniziata l’esplosione esponenziale come un anno fa: 27 ottobre 2020: media settimanale 142; 28 ottobre: 153; 29 ottobre: 165; 30 ottobre: 180; 31 ottobre: 201.
la curva rimane un poco meno accentuata, è vero, ma vedremo quando verrà raggiunta la soglia critica di 200 morti al giorno, dopo di che sarà davvero emergenza.
ma se la curva è reale e non il frutto di artifici di calcolo, è evidente che la Befana ci sta portando il regalo delle feste di Natale, due settimane dopo.
. . .
certamente l’infezione sta dilagando in un modo mai visto prima: la variante omicron può anche essere meno letale, ma se si diffonde di più, i due fattori potrebbero equilibrarsi e il numero finale dei morti non essere tanto diverso.
va però infine considerato il fattore stagionale: abbiamo un vantaggio sull’anno scorso di un po’ più di due mesi e il bilancio finale potrebbe essere meno grave.
certo preoccupa molto me che la strategia anti-covid resti centrata più sui vaccini (che la variante omicron fora!) più che sulle forme di distanziamento; e l’idea che chi ha il greenpass non infetti è talmente stupida ed antiscientifica che mi sono stancato persino di commentarla.
quindi ci sono tutti i presupposti perché la situazione si aggravi, ma si continuerà a dare la colpa ai non vaccinati, anche di fronte all’evidenza che si sta ammalando anche chi è vaccinato.(ne cui sono completamente circondato, sia in famiglia che fuori).
. . .
quanto all’introduzione dell’obbligo vaccinale, dopo avere ribadito sconsolato che è una strada di fatto sbagliata, se non è accompagnata da misure di lockdown, metto in ordine le mie idee (solo le mie, perché è già abbastanza difficile dare un senso a loro, figurarsi quelle degli altri).
. . .
1. non c’è nessun abuso, in generale, se lo stato impone un obbligo sanitario, anche una vaccinazione; la Costituzione lo prevede, ragionevolmente, ed è un a-sociale chi lo rifiuta per principio generale, ritenendo che il diritto individuale a decidere di se stesso venga prima, comunque e sempre.
non è così: in una pandemia la comunità ha certamente il diritto di imporre cure preventive e anche forme di isolamento sociale; il diritto individuale a fare quel che si vuole non prevale.
. . .
2. quello che può essere in discussione, dunque, è soltanto l’applicazione concreta di questo principio, e questo si può fare su due versanti:
a) la situazione è davvero così grave da giustificare obbligo e restrizioni?
b) i vaccini dei quali si dispone l’obbligatorietà sono davvero adeguati allo scopo?
esamino i due aspetti, prima separatamente e poi congiuntamente.
2a. una parte dei negazionisti, di destra o di estrema sinistra, afferma che la situazione non è grave; le opinioni sono variegate: si va da chi sostiene che il virus non esiste ed è tutta una invenzione, a chi dice che si tratta di una normale influenza, a chi afferma che il numero dei morti è sopravvalutato e a chi osserva che per la stragrande maggioranza si tratta di anziani o di persone comunque fragili, e dunque che la mortalità globale è sopravvalutata.
senza discutere dettagliatamente i singoli punti, sono affermazioni tutte infondate, proiezioni di desideri più che verifiche di dati di fatto; più fondata è l’ultima, sul fatto che i giovani sani muoiono un numero abbastanza limitato e si tratta di casi abbastanza eccezionali, almeno finora.
ma da quest’ultima osservazione nasce semmai la scelta di limitare l’obbligo vaccinale agli anziani.
il decreto in gestazione muove in questa direzione, ma poi lo istituisce per chi ha più di 50 anni, una soglia troppo bassa.
in ogni caso, non è su questo versante che l’obbligo vaccinale può essere contestato.
2a bis. ovviamente la stessa osservazione si estende anche alle limitazioni di movimenti e vita sociale, che sono altrettanto giustificate in se stesse; anzi, per queste il discorso finisce qui, dato che essere non sono toccate dalla discussione successiva.
. . .
2b. questa discussione riguarda nel merito l’adeguatezza dei vaccini che vengono resi obbligatori: meritano questa obbligatorietà oppure no?
anche questo punto va discusso analiticamente a partire dalla osservazione di fatto degli effetti che i vaccini hanno.
2b.1 rispetto alla contagiosità, risulta evidente che la diminuzione della diffusione del virus attraverso la vaccinazione non si realizza, altrimenti non ci troveremmo certo di fronte alla esplosione attuale dei contagi; si sosteneva che il vaccino diminuiva almeno un poco la possibilità di infettarsi, ma anche questa affermazione sembra molto fragile alla prova dei fatti; è vero che il virus ha un comportamento capriccioso, sembra colpire a caso e senza una logica apparente, ma colpisce tanto i vaccinati che i non vaccinati, anzi si direbbe perfino di più i primi, che forse si riguardano meno.
comunque l’obbligatorietà del vaccino come misura di responsabilità sociale su questo piano è fuori discussione.
2b.2 rispetto alle forme di malattia leggera il discorso è lo stesso e l’obiezione che il vaccino riduce la mortalità per tutti è ancora da dimostrare: sono circondato da persone che si ammalano da plurivaccinate…
2b.3 rispetto alle morti, esse riguardano, come detto, in stragrande prevalenza anziani e fragili, ma il discorso è subito chiuso, dato che la morte è una questione strettamente individuale e il diritto di autodeterminazione in questo campo non dovrebbe essere messo in discussione: se un anziano preferisce rischiare di morire di covid che vaccinarsi, alla fine sono fatti suoi, o almeno dovrebbero esserlo.
quindi non può essere richiesto obbligo vaccinale neppure per ridurre il numero dei morti.
2b.4. a fronte di una messa in discussione dei tre punti principali, ne rimane un ultimo, che è la responsabilità che abbiamo di non intasare il sistema sanitario, gli ospedali e non mettere in ginocchio i medici che si prodigano per salvare vite.
è un argomento usabile, in particolare nelle realtà dove effettivamente questo rischio si sta manifestando come reale o è prossimo a realizzarsi (ma non dovrebbe essere una situazione generale).
dice il ministro della Salute che i 2/3 dei pazienti delle rianimazioni e il 50% di quelli ordinari non sono vaccinati.
prendiamo questi dati per buoni e dunque questa è l’unica motivazione che sopravvive per l’obbligo di vaccinarsi con sieri che non sono veri vaccini, non danno una vera immunità dalla malattia, presentano rischi poco conosciuti di reazioni avverse sia immediate che a lunga distanza.
. . .
ma con questo siamo già entrati in terzo aspetto e il discorso si complica non poco e temo di non riuscire a farmi seguire bene.
la scelta assume infatti due dimensioni: una è quella pubblica ed un’altra è quella privata.
3a. la dimensione pubblica riguarda lo stato, che ha dovuto assumersi la responsabilità di questa decisione.
va da sé che l’introduzione dell’obbligo comporta anche l’assunzione dell’obbligo del risarcimento in caso di reazioni avverse; esiste già una legge che lo prevede per altre vaccinazioni obbligatorie e non potrebbe essere diversamente.
servirebbe qualche straordinaria ulteriore manifestazione della creatività italiana per aggirare un obbligo che peraltro è implicitamente costituzionale.
diverso è il discorso che riguarda i singoli casi, dove il risarcimento spesso non arriva, né ci si può nascondere il trattamento discriminatorio, a questo punto, tra chi ha più di 50 anni ed è obbligato e quindi anche risarcibile, e chi ne ha di meno, che resta sottoposto all’incivile strumento del greenpass, senza risarcimento alcuno.
è dunque un passo avanti molto parziale, ma chi chiedeva che almeno ci fosse l’obbligo, oggi non può tirare indietro la mano, dopo avere lanciato il sasso.
. . .
dunque toccava a chi governa assumersi questa responsabilità e in linea generale il cittadino è tenuto ad obbedire, salvo quanto dirò al punto successivo.
il dovere civico dell’obbedienza non esclude tuttavia la valutazione politica della scelta, almeno in democrazia.
la mia personale valutazione è negativa per un obbligo riferito a questo tipo di vaccini, per i motivi accennati sopra.
ma questo giudizio critico non mi esime di per sé dal dovere civico dell’obbedienza.
3b. in un solo caso si giustifica il rifiuto dell’obbedienza ad una legge: quando questa metta in discussione principi fondamentali e costitutivi del vivere civile democratico (e abbiamo visto che non è il caso), oppure se mette in discussione la sicurezza personale e pone a rischio la salute del singolo.
qui il giudizio non può che essere differenziato da persona a persona sulla base delle sue condizioni personali di salute e differenziato vaccino per vaccino sulla base delle impostazioni date a ciascuno di essi.
. . .
personalmente mi oriento verso una disobbedienza civile verso i vaccini a m-RNA, che però di fatto sono gli unici al momento rimasti in circolazione.
su Novavax, che dovrebbe arrivare a fine mese, non ho ancora le idee del tutto chiare, devo approfondire e cercherò di farlo.
in ogni caso non so se sarò mai in grado di dare un consenso informato; ma vedo che su questo la discussione è aperta.
la sanzione prevista per i renitenti, di 100 euro una tantum, la pagherò, in attesa che il sistema informatico del Ministero delle Finanze mi scovi prima del 15 maggio…
ma aspettiamo il testo del decreto ufficiale – e qualche ulteriore pensata mia…
. . .
scusate la battuta finale, per alleggerire: intanto settimana prossima devo correre dal barbiere, e farmi un taglio radicale che mi duri almeno tre mesi, prima che mi escludano dalla possibilità, pare…
non vorrei trovarmi a diventare capellone a più di settant’anni quando non lo sono stato a venti…

non so se questo fenomeno sia statisticamente rilevante ma alcuni no-vax preferiscono il covid al vaccino e stanno correndo ad infettarsi di proposito. https://www.google.com/search?q=covid+party&oq=covid+party&aqs=chrome..69i57j0i512l9.10210j0j7&sourceid=chrome&ie=UTF-8
"Mi piace""Mi piace"
sto aspettando notizie certe su omicron…
poi magari ci faccio un pensierino anche io…
più che altro per non pagare i 100 euro di multa, eh… 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Il caro Galli ha fatto tre dosi, ma poi ja occupato l’ospedale per farsi somministrare i monoclonali.
Notare le cure diverse, notare l’ospedale occupato da un trivaccinato. Che vogliamo dire più?
Non è vero che i nom vaccinati stanno affollanfo gli ospedali, anche perché sono una minoranza e anche perché orami non possono amdare da nessuna parte… come farebbero a far circolare la variante??
"Mi piace"Piace a 1 persona
del tutto d’accordo.
la variante la stanno facendo circolare soprattutto i vaccinati…: esentati da ogni precauzione col greenpass. autentica follia.
"Mi piace"Piace a 2 people
Io avrei preferito sentir dire (come motivazione dell’imposizione dell’obbligo vaccinale agli over 50), qualcosa come: “…perché in Tagikistan, Turkmenistan e Indonesia, dove l’obbligo vaccinale per tutti è stato introdotto mesi fa, non muore più nessuno di covid” (non è vero).
"Mi piace"Piace a 1 persona
bella osservazione, ci sta.
però sono andato a controllare, come san Tommaso 😉
in Indonesia siamo ad una valore medio settimanale di 4 morti covid al giorno, su una popolazione di 275 milioni di abitanti: in Italia farebbe meno di un morto al giorno: potremmo anche farci la firma…
il vaccino credo che sia cinese, ma non ho controllato.
in Turkmenistan non trovo le statistiche, però il dato stupefacente è che ufficialmente non hanno mai neppure avuto nessun caso di covid. il presidente del resto aveva trovato la cura miracolosa: la liquirizia…
in Tagikistan sono a zero morti ininterrottamente dal 2 agosto, con 6 milioni di abitanti; però occorre dire che le due ondate precedenti hanno toccato le punte massime di 9 casi a luglio 2020 e di 3 a luglio di quest’anno…
che io sappia, il paese dove la vaccinazione globale obbligatoria ha stroncato in pochi giorni la pandemia è Cuba. sono praticamente a zero (casi sporadici residui di un morto ogni tanto) da fine novembre: ma il vaccino se lo sono fatto loro in casa e sanno bene come è fatto.
già, perché qui si continua a parlare di vaccini come se fossero tutti uguali e si nasconde che quelli che ci stanno vendendo gli americani, sbandierati come la rivoluzione vaccinale del secolo, non funzionano.
non è il vaccino in sé che non funziona, sono proprio quei vaccini lì.
e allora qualcuno dovrebbe spiegare perché abbiamo abbandonato la produzione di un vaccino nazionale (per non fare concorrenza agli americani?) e perché non abbiamo autorizzato altri vaccini che palesemente funzionano meglio (perché erano dei nemici?).
qui ci sono gli estremi per una indagine giudiziaria, credo.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Sì, però penso si debba considerare il tasso percentuale di vaccinati per paese, altrimenti ci potrebbero essere altre concause per spiegare il calo dei morti lì, oppure essere legato all’inspiegabile calo dei contagi in Asia e Medio Oriente del mese scorso (https://bit.ly/335EtjH ).
L’Indonesia ha (o avrebbe) il 42% di popolazione con almeno 2 dosi, più un 19% con 1 dose, quindi il 61% di vaccinati sul totale della popolazione.
Il Tajikistan ha il 30% con almeno 2 dosi, più l’8.4% con 1 dose, totale 38.4% di vaccinati sul totale della popolazione
Turkmenistan ha il 52% di vaccinati con almeno 2 dosi, più il 19% con 1 dose, quindi 72% delll popolazione è vaccinata.
Quindi questi paesi, che hanno l’obbligo vaccinale per tutti, hanno un numero di morti quasi azzerato, ma una percentuale di popolazione vaccinata nettamente inferiore alla nostra. Quindi il calo dei morti non è per forza legato a tale obbligo. Non penso nemmeno che possa essere legato al tipo di vaccino, però chissà… qualcuno ha scritto che la verità è sempre figlia del tempo. 🙂
Fonti:
https://ourworldindata.org/covid-vaccinations
https://graphics.reuters.com/world-coronavirus-tracker-and-maps/countries-and-territories/tajikistan/
https://graphics.reuters.com/world-coronavirus-tracker-and-maps/countries-and-territories/indonesia/
"Mi piace""Mi piace"
Piccola nota sul primo link che ho messo sopra: mi sono accorto che hanno modificato il titolo, in origine era “I casi di COVID-19 stanno precipitando in Asia e gli scienziati non sanno perché”.
"Mi piace""Mi piace"
è molto interessante il primo link che mi hai mandato con i tassi di vaccinazione:
Emirati 99%
Cuba 92%
Portogallo 91%
Cile 90%
Singapore 88%
Cina 87%
Canada 84%
Italia 81%
mettiamolo a confronto con i morti medi degli ultimi sette giorni:
Emirati: 1 – su 10 milioni abitanti
Cuba: 0 – su 11 milioni abitanti
Portogallo: 13 – su 10 milioni
Cile: 16 – su 18 milioni
Singapore: 1 – su 5 milioni e mezzo
Cina: 0 – su un miliardo 400 milioni
Canada: 43 – su 37 milioni e mezzo
Italia: 184 su 60 milioni abitanti.
lasciamo stare l’Asia e Cuba, che usano vaccini diversi, e anche il Cile che non so quale abbia usato.
prendiamo Portogallo, Canada e Italia, che ritengo culturalmente affini e affidatisi agli stessi vaccini.
i primi due hanno circa 1 morto al giorno per milione di abitanti, l’Italia il triplo, 3. Singapore in una posizione intermedia, con 2.
aggiungo la Cambogia, che ha l’81% di vaccinati come l’Italia e 0 morti medi settimanali.
c’è una logica?
contano la densità di popolazione? l’età media? la stagione? l’inquinamento?
altri paesi, come giustamente osservi, hanno abbattuto i contagi con tassi di vaccinazione molto bassi.
credo che i comportamenti sociali siano determinanti: in Asia hanno una lunga consuetudine con le epidemie, che in Occidente non abbiamo e si tutelano molto di più.
in Italia c’è stato un liberi tutti a partire dal greenpass, e adesso lo paghiamo…
poi questi vaccini funzionano poco e male, è una cosa talmente evidente!
ma chi si è vaccinato resiste all’idea di essere stato fregato: è umano…
"Mi piace""Mi piace"
L’elenco dei vaccini usati nei vari paesi lo si trova a quel link scorrendo la pagina. Su quanto dici sono d’accordo in pieno: troppe variabili in gioco per trovarci una logica in quei dati.
"Mi piace""Mi piace"
visto, adesso; grazie.
la tabella non permette comunque valutazioni distinte dei vaccini, mi pare, salvo che per i pochi paesi che hanno usato solo vaccini propri (Cuba, Cina) o comunque un vaccino solo, ma di solito questi ultimi sono piccoli paesi che non consentono osservazioni significative.
mi ha sorpreso però vedere che San Marino ha autorizzato anche lo Sputnik: chissà se questo consente qualche confronto con qualche comune vicino.
"Mi piace""Mi piace"
Qui è il delirio, psicosi totale. Strade bloccate per andare a farsi il tampone al drive through; totale arbitrio delle farmacie per i prezzi dei tamponi fai da te. Finora sto vedendo quasi solo gente che risulta positiva dopo aver fatto le tre dosi, mi pare una roba da matti.
Alla tua ottima analisi aggiungerei che gli stessi che si preoccupano tanto della tenuta del sistema sanitario hanno in larga parte specialmente a destra ma non solo lavorato per affossarlo; in due anni non sono stati capaci di aumentare i posti e hanno pure licenziato gli infermieri assunti a tempo determinato. È il modo giusto per fronteggiare le crisi o per evocarle?
Se i contagi sono così in aumento, era tanto assurdo tenere ancora quindici giorni i ragazzi a casa da scuola, dato che per i trasporti non si è fatto niente, e non tutti hanno le mammine che li accompagnano?
L’obbligo per me aveva senso sei mesi fa, ora mi pare solo la continuazione di misure punitive: perché il tampone non deve essere più valido se prima hanno fatto correre tutti a fare i tamponi? Allora a che servono?
Fermo restando che, obbligo o no, se uno Stato dà l’approvazione ad un vaccino tramite i suoi organismi (AIFA), se questo mi danneggia deve pagare, consenso informato o no.
Che se poi io mi informo, mi spavento dalle conseguenze pure riportate e non mi vaccino non mi fa fare niente lo stesso, nemmeno lavorare? A me pare follia.
Comunque come ti dicevo ormai non riesco più a parlare nemmeno a casa, il green pass scadrà a giugno se non lo accorciano ancora, vedrò. Tanto lavoro da casa, che fanno, mi staccano la linea? Mi mandano il bollettino con i 100 euro da pagare?
"Mi piace"Piace a 1 persona
quanto alla multa, per ora sembra che sarà il Ministero delle Finanze ad occuparsene: daranno la caccia all’evasore vaccinale aziché a quello fiscale: mi pare perfetto!
incroceranno i tuoi dati fiscali con quelli dell’anagrafe vaccinale e a questo punto ti mandano una letterina, sollecitandoti. poi non so che cosa succede dopo la tua risposta e a seconda di quello che rispondi: ti fanno un controllo della dichiarazione dei redditi? 🙂
ma no! ti appioppano una multa da 100 euro; cone te la faranno pagare? forse a conguaglio nella successiva dichiarazione dei redditi? non lo so, ma non lo voglio neppure capire.
le misure andavano prese fin dall’estate e dovevano essere ancora soprattutto di contenimento mirato; ma è inutile parlarne ancora, me ne viene la nausea.
sulla tenuta del sistema sanitario hai perfettamente ragione: intanto stanno aumentando sensibilmente le spese militari, anziché quelle sanitarie: e mi sembra una scelta politica stupida anche dal punto di vista militare…
perché spiegami a che cosa serve un esercito potente con un paese a pezzi.
quanto ai vaccinati che si ammalano di covid qui attorno a me oramai si viaggia a due al giorno: oggi è la volta dell’ex-marito di mia sorella, che ha un anno più di me e gli auguro almeno che se lo faccia in forma leggera.
io sembra che sia sfuggito per un soffio al contagio, visto che due dei quattro amici di qua con i quali abbiamo festeggiato il Capodanno e che erano venuti a casa mia dopo fatto il tampone, se lo sono preso, sempre in barba al vaccino.
"Mi piace"Piace a 2 people
Stasera ha chiamato mia cognata dicendo che ha la febbre e domenica farà il tampone (prima era impossibile, e anche inutile direi); la settimana prossima era in lista per la terza dose; ieri siamo stati a pranzo tutti insieme da mia suocera di 86 anni trivaccinata, speriamo bene.
"Mi piace""Mi piace"
ma porca vacca!
facciamo conto che questa sia soltanto oramai una influenza leggera e che i numeri brutti che leggiamo dei morti in queste ore siano soltanto la coda della variante Delta che si è tolta gli ultimi sfizi fino a Natale.
se questa sarà per molti soltanto un’influenza di passaggio, smetteremo di avere paura.
a me ha telefonato la figlia col covid, per dire che il tampone le è andato bene ed è negativa; se l’è cavata in fretta!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Sono d’accordo, dobbiamo orientarci a pensare che quest’anno questa è l’influenza, e finircela, se no non ne usciamo più. Prudenza con chi è più a rischio, se non altro per motivi anagrafici, ma basta con questo delirio. Oggi le code bloccavano la strada! Un milione e mezzo di tamponi, anche se fossero tutti calmierati a 15 euro e non lo sono, sono 20 milioni di euro al giorno drenati ai cittadini e regalati a farmacisti e laboratori: e non è follia? Per non parlare delle speculazioni, su cui il governo non fa niente. I tamponi fai-da-te nella mia zona vanno dai 3 euro ai 12-18: in guerra chi veniva pizzicato a fare mercato nero ci lasciava anche le penne…
"Mi piace""Mi piace"
gli unici che non possono aderire all’idea del coronavirus come banale influenza dal momento in cui Omicron sostituirà totalmente Delta sono i non vaccinati (sigh!): ma gli altri si mettano tranquilli, allora?
vero che al momento ci sono circa 60 persone vaccinate al giorno che muoiono lo stesso: sarebbero 20mila l’anno, che è una grossa cifra, ma il virus è stagionale, va ad onde che si rafforzano nella brutta stagione e se riduciamo questi numeri ad un terzo, siamo arrivati allo scenario solito dei 6-7mila morti annui per postumi dell’influenza.
è lo scenario che vorremmo, e quindi dobbiamo stare in guardia dagli scherzi che ci fa la mente, convincendoci che il desiderio si sta realizzando, però teniamolo d’occhio.
.
su tutto il resto, totalmente d’accordo: fare i tamponi dovrebbe essere un’azione sociale diretta dallo stato, non una scelta individuale; ma allora dove finirebbero i profitti?
l’Italia è uno scandalo mondiale su questo punto!
(io finora non ne ho fatto uno per principio, ma settimana prossima vado a Brescia, dove un’amica preoccupata per me ha detto che gliene sono avanzati e me ne fa fare uno: è un compromesso assurdo, lo so!).
"Mi piace"Piace a 1 persona
Oggi li ho comprati all’Esselunga, 4,90 l’uno (in farmacia 12 l’uno, gli stessi identici). Io se non fosse perché non vorrei avere sulla coscienza la suocera lascerei stare, ma vista la difficoltà a farli fuori (da lunedì finalmente la Asl riaprira’ un altro centro che si usava l’anno scorso e poi hanno chiuso, si spera che la situazione migliori). Comunque per essere infettiva lo è davvero, ormai quasi tutte le famiglie che conosco hanno avuto o hanno un positivo in casa.
"Mi piace"Piace a 1 persona