la giornata della memoria del mio blog e non solo – 46

questo blog è nato dieci mesi fa, il 27 gennaio, un poco in sordina; è poi vissuto fino al 26 agosto in simbiosi col blog precedente, dalla cui costola si era staccato – peraltro senza interventi divini di alcun tipo.

ieri ha superato i 30mila contatti, ma quel che più conta mancano, mentre scrivo, meno di 50 commenti per raggiungere i 5mila, e questa è una cifra davvero notevole; certo, sono ben lontano dai due milioni di contatti complessivi dei diversi blog tematici che aprii fra il 2005 e il 2008 su un’altra piattaforma e anche dai più che 700mila contatti realizzati dal mio primo blog aperto qui su wordpress nel febbraio 2009: https://bortocal.wordpress.com/

ma erano altri tempi: i blog allora occupavano uno spazio che era anche simile a quello attuale dei social e posso dire con sicurezza che i commenti attuali hanno fatto un netto salvo di qualità media rispetto a quelli di allora, salvo alcune eccezioni notevoli già nei primi blog (uno è il commentatore col quale ho di recente festeggiato il decennale del suo primo commento!).

buona memoria, blog e suoi lettori, allora!

. . .

ma non credo che chi verrà su questo post si aspetti questo tipo di rievocazione, e fatemi quindi tornare rapidamente nell’argomento suggerito dal titolo.

non aspettatevi comunque che io abbia già perso così tanta memoria da non ricordarmi quante volte ho già parlato della giornata della memoria e che vi voglia riproporre considerazioni che potete andare a leggervi o rileggervi ai link che ora vi propino in fondo al post – giusto per insistere sulla ripetitività di questa ricorrenza.

mi basta per oggi proporvi (di nuovo!) una giornata della memoria allargata.

perché forse è una memoria smemorata quella che si ricorda oggi soltanto dei 6 milioni di morti ebrei nei Lager (o magazzini, come semplicemente significa la banale parola tedesca, tuttora in uso commerciale comune) – dove i nazisti non sterminavano nelle camere a gas solo ebrei, ma anche zingari, omosessuali, comunisti e testimoni di Geova, prigionieri di guerra e deportati, e perfino banali tedeschissimi dropout, poveri barboni razziati dalle strade.

fatemi ricordare allora anche i 400mila morti – e gli 11 milioni di profughi – della guerra di Siria, ancora in corso;

e gli 800mila tutsi del genocidio in Ruanda in pochi mesi fra il marzo e il luglio 1994;

i 100mila soldati iracheni morti in un solo giorno nella guerra del golfo del 1991 per la geniale trovata tattica di un generale americano di lanciare delle autoblinde a falciarli in corsa dentro le loro trincee e concludere così la guerra;

e i tre milioni di cambogiani massacrati tra il 1975 e il 1979 dai khmer rossi, cioè dalla cosiddetta Kampuchea Democratica del partito comunista al potere.

fatemi ricordare i 4 milioni di morti della guerra del Vietnam degli anni Sessanta e Settanta e i 350mila dell’intervento americano in Laos, dopo che ne era stata concordata la neutralità dal presidente Kennedy, prima che venisse ammazzato;

io voglio ricordare anche le vittime della guerra di Corea, della guerra condotta dalla Francia contro l’indipendenza algerina, della guerra d’Indocina, sempre condotta dai francesi.

e i circa 200mila polverizzati dalle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki o morti in seguito per le radiazioni.

i milioni di morti dei gulag siberiani organizzati da Stalin, dove finì anche il 90% dei membri del partito bolscevico che aveva fatto la rivoluzione che lo aveva portato al potere.

e sono sicuro di non volermi dimenticare neppure del genocidio di metà della popolazione libica condotto dal governo fascista italiano tra gli anni Venti e Trenta, o delle vittime della guerra di conquista dell’Etiopia;

non voglio dimenticare i 10 milioni di congolesi uccisi sotto il dominio coloniale belga a fine Ottocento,

lo sterminio dei pellerossa in America del Nord, nei decenni che videro la nascita degli United States of America,

i 100 milioni di morti in tre secoli di tratta degli schiavi in Africa,

i 19 milioni di morti sui 20 iniziali della conquista spagnola dell’America che poi venne detta Latina.

. . .

meglio fermarsi:

non ricordare Gerusalemme, Corinto, Cartagine rase al suolo pietra su pietra dall’impero romano,

oppure la guerra di Troia, da cui nasce la nostra stessa civiltà, a partire dall’Iliade, il poema che la esalta, tramandato a memoria per generazioni.

giornata della memoria, la chiamano…

il memoriale della shoah a Berlino

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ed ecco una rassegna (cronologicamente retrograda) dei miei post dedicati alla giornata della memoria da quando scrivo su blog: una specie di antologia, se ci fosse ancora il tempo di leggere.

8. https://corpus15.wordpress.com/2020/01/27/linsostenibile-peso-della-memoria-bortoblog-4/

7. https://corpus15.wordpress.com/2019/01/27/giornata-della-memoria-57/

6. https://corpus15.wordpress.com/2017/01/27/giornata-della-memoria-ostinata-ricordati-di-ricordare-40/

5. https://bortocal.wordpress.com/2013/01/27/46-giornata-della-memoria-della-cosa-giusta/

4. https://corpus0blog.wordpress.com/2019/11/15/la-giornata-della-memoria-confusa-wp-20-21-28-gennaio-2010-47/

3. https://corpus0blog.wordpress.com/2019/01/29/dilemmi-italiani-cor-pus-28-27-gennaio-2009-119/ – post terribilmente violento, sconsigliabile alle persone sensibili come chi l’ha scritto

2. https://corpus0blog.wordpress.com/2018/01/28/la-vista-della-memoria-27-gennaio-2008-cor-pus-31-108/

1. https://corpus0blog.wordpress.com/2017/01/27/056-07-giornata-della-memoria-27-gennaio-2007-cor-pus-34/

10 commenti

  1. Sulla Giornata della Memoria, mi trovo d’accordo con Karl Kraus: “Chi ha qualcosa da dire, si faccia avanti e taccia”. Man mano che i testimoni diretti muoiono, e dell’Olocausto viene concesso di parlare anche a gente come Giorgia Meloni (che se prende la parola in questo giorno dovrebbe chiedere scusa e poi star zitta), forse sarebbe meglio così.

    P.S.: hai mai visto il film “Le crociate”?

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    • non ho visto il film – che da wikipedia ricavo essere di Ridley Scott, e dunque capisco già da questo che cosa mi sono perso – ma ero in Germania quando uscì.

      certamente, ho dimenticato le Crociate nel mio elenco di crimini contro l’umanità, ma allora avrei dovuto parlare anche delle invasioni islamiche d’Europa, da Oriente quella turca e da Occidente quella araba: non l’avrei finita più.

      neppure di Napoleone ho parlato, ecc. ecc.
      ma mi interessavano più i genocidi e le guerre che hanno assunto un carattere di genocidio, che le guerre pure e semplici.

      insomma, la mia scelta è arbitraria, perché a ben guardare guerre e genocidi sono quasi sempre indistinguibili.

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        • ahah, l’avevo preso per un critica bene educata…

          in effetti fare quell’elenco non è poi molto originale; forse meno consueto farlo in una Giornata della Memoria che ci ricorda soprattutto che i massacri e i genocidi non sono tutti uguali e che quelle degli ebrei è “più uguale” degli altri, per usare una frase di Orwell, forse anche perché è uno dei pochi stermini della storia rivolto sistematicamente ad una élite dal tenore di vita superiore alla media.
          però, girando il mondo, ho scoperto che in Indonesia avveniva sostanzialmente lo stesso e per gli stessi motivi con la minoranza cinese, proficuamente dedita agli affari – anche se lì ci sono stati soprattutto progrom locali, ma nessuna organizzazione scientifica dello sterminio come sotto il nazismo.

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  2. Nel computo dei morti da non dimenticare dovuti alla crudeltà umana includerei, attribuendoli ad una forma nazismo non esplicito, anche il il numero incommensurabile dei morti per denutrizione, perlomeno in relazione allo spreco consumista di questi tempi.

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    • ho voluto limitarmi ad atti di crudeltà esplicita, diretta e manifesta e credo di averne dimenticati moltissimi.
      ho trascurato i palestinesi, dove le vittime si contano pure a milioni, ma siccome sono quasi soltanto profughi sradicati dalla loro terra, fanno meno impressione, e allora si sarebbe dovuto aprire un altro capitolo. lo riservo alla giornata del rifugiato, che però è soltanto della chiesa cattolica e quest’anno cadrà il 27 settembre.

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  3. Tra i milioni di morti ( 6 quelli degli ebrei) dovuti al nazismo da non dimenticare sono i 25 milioni di russi tra civili e militari, che peraltro sono stati determinanti per la sua sconfitta.

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    • mi giustifico anche qui: ho trascurato le due guerre mondiali, 20 e 50 milioni di morti rispettivamente. e i morti provocati dall’aggressione del Giappone alla Cina non sono stati meno efferati di quelli europei. ma ho voluto evidenziare aggressioni chiare e indiscutibili, non giustificabili neppure dal richiamo confuso a responsabilità altrui, anche solo presunte. avrei dovuto ricordare forse il massacro giapponese di Nanchino (300mila morti in una sola città sottoposta a sevizie inenarrabili in pochi giorni di ferocia inaudita, perché questo precedette la guerra.

      non ho fatto un elenco dei morti o un libro nero del capitalismo o del comunismo: ho voluto richiamare situazioni estreme, chiare e nette, in nessun modo giustificabili neppure artificiosamente.

      comunque tu hai fatto bene a ricordare anche questi altri aspetti, grazie.

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  4. Si rimane senza parole per le atrocità di queste storie e di tante altre che, purtoppo continuano a stroncare vite …
    Però poi bisogna trovarle per ricordare, denunciare, difendere, aiutare, lavorare perché questo non accada più… L’assenza di una politica che rimetta al centro l’interesse ‘vero’ per l’essere umano è sempre più pesante.
    🌹

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