Lawrenzi d’Arabia: dal 2 dicembre al 2 febbraio, cronache della crisi più idiota del mondo – 61

Dopo oltre 3 ore di riunione, i capigruppo delle forze di maggioranza hanno chiuso il primo tema, quello sulle politiche attive del lavoro.

“Si è deciso che il documento della maggioranza del 2 dicembre scorso contiene considerazioni che sono valide ancora oggi”, dice uno dei rappresentati politici presenti alla riunione.

la frase, ovviamente non vuol dire assolutamente nulla; e figuratevi se un documento di due mesi fa, peraltro neppure concretizzato in nulla, non fosse già più valido adesso.

ma ci sono volute più di tre ore per dirlo.

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l’Italia è appesa agli umori di uno instabile e scombinato, che non dice quello che vuole, se dice qualcosa è regolarmente il contrario di quello che pensa, ma probabilmente non sa neppure né quello che dice, né quello che pensa né quello che vuole davvero: Lawrenzi d’Arabia.

e per dire che razza di genio politico è, lui che aspira a fare il segretario generale della NATO (haha), pensate con quale tempismo è corso a lodare il nuovo rinascimento arabo del principe ereditario sunnita dell’Arabia Saudita, che da anni sta massacrando di bombe, finora anche italiane, gli islamici sciiti dello Yemen.

Questa settimana gli Stati Uniti nuovi di Biden hanno sospeso le forniture di armamenti all’Arabia Saudita: non che questo significhi una vera svolta nei rapporti col principe ereditario saudita che esercita il vero potere nella monarchia assoluta che governa il paese; la sospensione è soltanto temporanea e di routine, e serve soltanto a riesaminare i contratti, hanno chiarito, diplomaticamente.

ma Trump dopo l’omicidio del giornalista Khashoggi nel consolato saudita di Istanbul aveva intensificato i rapporti, invece, e reso l’alleanza molto più stretra, e nella guerra in Yemen contro i ribelli Houthi sostenuti dall’Iran, aveva espresso totale solidarietà.

Biden ha invece promesso in campagna elettorale di vigilare affinché le armi americane non vengano utilizzate in questo conflitto e si propone di riesaminare i rapporti con l’Iran.

inoltre è stata espressa la volontà di fornire al Congresso un dossier desecretato con le informazioni sull’omicidio di Khashoggi.

anche il governo italiano (Conte!) ha annunciato di avere sospeso l’autorizzazione a vendere all’Arabia Saudita bombe d’aereo e missili: è un po’ poco, perché non sono esclusi gli altri armamenti, ma le due scelte sono state rese pubbliche a due giorni di distanza, quella americana mercoledì, quella italiana venerdì.

tutto questo avviene poche settimane dopo un incontro informale tra la deputata del Partito democratico Lia Quartapelle (prima firmataria della risoluzione) e Ben Rhodes, ex vice consigliere per la sicurezza nazionale dell’amministrazione Obama e molto vicino al team di Joe Biden.

insomma, sull’Arabia Saudita Conte è in grado di dare garanzie molto migliori di Renzi, che ha sbagliato completamente i tempi e fa il trumpista a babbo morto; e vedrete che questo conterà.

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anche sulla Libia in una riunione del Consiglio di sicurezza dell’ONU gli USA hanno chiesto a tutti gli stranieri, inclusi Russia, Turchia ed Emirati Arabi Uniti, di rispettare la sovranità libica e di cessare immediatamente ogni intervento militare nel Paese e di rispettare l’accordo siglato il 23 ottobre 2020 che imponeva il ritiro di tutti i soldati di potenze estere nel paese.

è una posizione identica a quella italiana.

insomma Lawrenzi d’Arabia ha sbagliato cavallo, o meglio cammello.

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su tutto il resto, come previsto dal vostro blogger, la crisi si va incancrenendo sul nodo della prescrizione…

non che ci voglia chissà quale acutezza, basta guardare a quel che succede con la mente sgombra.

in ogni caso, queste sono le ultime novità: se ne discuterà nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera da domani e i prescrizionisti (quelli che la stampa di regime chiama garantisti, nel senso che garantiscono i delinquenti, e cioè sono tutta la destra, comprese le comparse di Renzi) hanno presentato 5 emendamenti alla legge Bonafede, in vigore dal primo gennaio dell’anno scorso, che prevede che il tempo assegnato a ogni reato per poterlo perseguire si fermi dopo il processo di primo grado per i condannati e continui per gli assolti (in altri paesi europei la prescrizione si ferma all’inizio stesso delle indagini).

chiedono in sostanza di tornare alla legge precedente, del demokrat Orlando (e basterebbe questo per capire che non andava bene), sospendendo la legge Bonafede finché non entra in vigore la riforma del processo penale – che sarà poi un buon motivo per non farla mai.

in commissione giustizia i voti sono pari: 24 a 24, quindi l’emendamento non dovrebbe passare.

ma, non contenti, i garantisti dei delinquenti vogliono far saltare anche il diritto degli inquirenti di usare i Trojan, per intenderci parliamo della microspia che ha rivelato l’enorme mostruoso scandalo Palamara, radiato dalla magistratura.

infatti un’altra legge di di Bonafede, la Spazzacorrotti, ha esteso la possibilità di usare il virus che trasforma il cellulare in una telecamera anche al sospetto reato di corruzione.

e a voi sembra possibile che un parlamento simile non cerchi di cancellarla, con Lawrenzi in testa. quello che loda un principe d’Arabia che fa strangolare in un suo consolato un giornalista che gli dà fastidio con le sue inchieste?

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