in difesa di qualche no-vax. 29 novembre – 5 dicembre, numero dei morti settimanali da covid in crescita misurata e stabile – 553

inserisco una premessa; chi è interessato solamente ai numeri, vada direttamente in fondo al post.

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oramai è chiaro che chi decide di “vaccinarsi”, con i sieri americani, e in un caso parzialmente tedeschi, che passa attualmente il convento – a voler chiamare così l’Unione Europea -, è generalmente informato in maniera molto più superficiale di chi affronta la strada impervia del “non questi vaccini” e delle conseguenze, che questo comporta, pesanti, e da domani anche francamente intollerabili.

la rappresentazione mediatica dice che chi si vaccina segue la scienza e chi non si vaccina i ciarlatani.

può essere che in qualche caso sia così, anzi, lo è sicuramente; però onestamente devo dire che, per la maggior parte, chi si vaccina segue non la scienza, come metodo, ma gli scienziati come gruppo di persone considerate autorevoli.

e peraltro solo alcuni, quelli portati alla ribalta dai media, neppure gli scienziati nel loro complesso: questi infatti sono divisi tra ipotesi differenti, come sempre avvenuto nella storia della scienza, ed è inutile ricordare che quasi regolarmente in questa hanno dimostrato di avere ragione opinioni inizialmente minoritarie, avversate, perseguitate e ridicolizzate.

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diamo pure per scontato che geneticamente i due terzi degli esseri umani sono nati per essere gregari e si affidano fiduciosi alla autorità del momento oppure considerano troppo faticoso opporsi alle opinioni e alle volontà della maggioranza; restante un terzo circa, che cerca invece di ragionare in proprio, avendo ricevuto una natura più indipendente, e mettete pure nel conto che oggi la metà si sia convinta della bontà del vaccinarsi, per via che ritiene effettivamente documentata e dopo adeguati approfondimenti.

rimane un sesto circa della popolazione, il famoso 15% di adulti pensanti che ha scelto di non vaccinarsi, perché ha studiato la questione e si è convinta che questa scelta sia poco sensata ed anche pericolosa. – NOTA SUCCESSIVA: questa frase ha suscitato giuste critiche (ho la fortuna di avere lettori attenti): andava scritta così: rimane un sesto circa della popolazione, il famoso 15% che non si vaccina, tra cui gli adulti pensanti che hanno scelto di non vaccinarsi, perché hanno studiato la questione e si sono convinti che questa scelta sia poco sensata ed anche pericolosa.)

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la strada scelta palesemente oggi da chi ha il potere è di perseguitare questa minoranza critica, con misure dalla pesantezza via via crescente e con limitazioni sempre più crude dei diritti civili (ma dovrei dire: dei nostri diritti civili, perché i diritti sono sempre di tutti, anche se al momento, in concreto, vengonotolti a qualcun altro).

nel momento in cui è dimostrato che i sieri, abusivamente fatti passare per vaccini, non tutelano rigorosamente dai contagi, il carattere totalmente arbitrario di queste misure è diventato evidente per se stesso: greenpass sempre più cervellotico e vessatorio.

assegnando un diritto di libera e piena circolazione a chi è ancora in grado di contagiare in misura non trascurabile, anche se ha assunto il siero, senza una verifica della sua effettiva immunità dal virus, il governo dei migliori ha deciso consapevolmente di agevolare la diffusione dell’infezione.

del resto, non a caso, è stato mantenuto al suo posto di ministro della salute quello Speranza, che – con i suoi pesanti errori di febbraio e marzo 2020 – ha sulle spalle migliaia di morti in più.

non voglio neppure entrare nel merito sul resto.

voglio soltanto rendere onore a chi cerca di capire, tra difficoltà crescenti, senza nessun risentimento per chi non ce la fa, e solo qualche silenzioso rimprovero mentale a chi potrebbe farlo e non lo fa.

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faccio soltanto un esempio; leggo: Ogni 98 non vaccinati si registra un contagio. Il loro rischio di essere ricoverati è di 10,4 volte superiore.

anche considerando attendibile questa affermazione, che cosa se ne ricava? evidentemente che, se i non vaccinati sono il 15% e producono, in via di ipotesi, 150 ricoveri, i vaccinati, che sono l’85% e hanno un tasso di ricovero di circa 10 volte minore, produrranno, restando nella stessa proporzione, 85 ricoveri; in verità quei pochi dati che si conoscono dicono qualcosa di leggermente diverso, collocando i numeri attorno ad una proporzione di circa metà e metà; ma non sottilizziamo.

leggo anche che il non vaccinato, una volta ricoverato, ha un tasso di morte superiore di circa 8 volte, rispetto al vaccinato.

10,4 volte in più il rischio del ricovero per il non vaccinato, circa 8 volte in più quello di morire: che significa che si direbbe che per i ricoverati l’essersi vaccinati coincide con un aumento leggero delle possibilità di morte.

ce lo dice una matematica elementare.

la differenza tra chi dice di seguire la scienza, ma la tratta poi come una qualunque superstizione o religione, e chi la segue davvero sta nel fatto che qualcuno si pone queste domande e qualcuno no, e si vaccina beato.

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ho appena sentito da mio figlio, col quale tempo fa avevo delle discussioni perché era molto convinto della bontà di questi vaccini, di un suo conoscente che da un mese e mezzo è ricoverato in esito ad una prima dose di vaccino, con disturbi di pressione molto gravi, e della figlia tredicenne di un altro, affetta da insuperabili mali di testa da più di una settimana.

come tasso di concentrazione di pesanti reazioni avverse nella ristretta cerchia dei due gradi di separazione sociale non è male, direi, anche senza volerne ricavare deduzioni dal carattere universale.

sono coincidenze non significative? potrebbe darsi.

ma è scientifico porsi la domanda se lo sono davvero oppure è più scientifico correre a vaccinarsi seguendo le opinioni di virologi mezzobusto che da un anno hanno detto tutto e il contrario di tutto?

e stanno facendo lo stesso sulla variante omicron, che io spero invece sia proprio quella che ci toglierà dai guai, se infettiva ma poco pericolosa; e sempre che la gente non venga convinta dagli spacciatori di siero a vaccinarsi prima, per evitare l’immunità naturale che potrebbe regalarci gratis e senza profitti per BigPharma.

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naturalmente non sono sicuro che sarà così; però lo ritengo possibile e anche un poco probabile, per i motivi che ho già spiegato la settimana scorsa.

qui voglio soltanto dire che scientifico è dubitare, interrogarsi, non l’avere certezze poco fondate.

e che ancor meno scientifico è volere imporre con minacce e violenza queste proprie certezze ad una popolazione nella quale la parte più vigile e cosciente sta fremendo di sdegno.

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e nessuno pensi di portarci a votare fra qualche mese in queste condizioni: non bastasse a tenerci lontani dai seggi la beffa anticostituzionale dell’attuale legge elettorale, chiunque vede che c’è una relazione precisa tra le elezioni e la pandemia, anche se naturalmente dirlo significa violare un insuperabile tabù.

la seconda ondata italiana dell’autunno 2020 iniziò tre settimane dopo il voto sul referendum costituzionale, insensato fin dall’inizio e ancor più per il momento in cui fu fatto; e non dimentichiamo che furono i berlusconiani a volerlo.

in Germania l’ondata attuale non è forse, altrettanto, da mettere in relazione con le elezioni politiche svolte due mesi fa?

avanti, lettori attenti, a ricercare in quali paesi le elezioni politiche hanno coinciso con fasi acute della pandemia poco dopo?

ah, dite anche gli Stati Uniti?

quindi pandemia come tomba della democrazia parlamentare, se la democrazia formale parlamentare si rassegnasse a morire come presa in giro degli elettori.

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chiudo dunque dando i numeri dei moti covid di questa settimana, che non si differenzia nel suo andamento generale dalle precedenti, solo semmai con una leggera decelerazione che fa riscontro alla leggera stasi di due settimane fa e al successivo lieve incremento.

la punta massima della seconda ondata si raggiunse l’anno scorso proprio il 3 dicembre, con 993 morti, e da allora la pandemia cominciò a decelerare, anche se grazie a misure di restrizione sociale.

è suggestivo, ma niente di più, che questa settimana il numero maggiore di morti si sia contato il 3 dicembre (103) e che nei giorni successivi si registri un calo del numero medio dei morti a partire dal 3 dicembre, appunto.

come risultato globale settimanale, comunque, l’andamento continua in un modo esponenziale così blando da apparire quasi continuo, piuttosto, con una crescita ancora modesta di circa il 10% ogni sette giorni.

non sono comunque numeri drammatici, anche se stanno lentamente crescendo…

sia questo l’effetto dei vaccini, o della morte già avvenuta ampiamente delle persone più anziane e più fragili, o dell’immunizzazione naturale che dovrebbe comunque riguardare in questo momento circa 10 milioni di persone in Italia, indicativamente, parte vaccinati e parte no, o del mantenimento delle distanze sociali e delle forme di protezione individuali, sia infine la conseguenza di caratteristiche della variante Delta – che non sappiamo bene ancora se sia effettivamente più pericolosa oppure no, perché si continua a guardare del virus la capacità di infettare e non quella di uccidere -; oppure, più ragionevolmente, di tutti questi fattori assieme.

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media giornaliera italiana del numero dei morti da covid degli ultimi sette giorni da lunedì scorso:

68 – 71,9 – 74,4 – 74,6 – 77,9 – 75,7 – 75,1

(+7,1 al giorno, rispetto al valore di 68 raggiunto la domenica precedente;

totale morti settimanali: 530, rispetto ai 476 della settimana precedente).

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11 commenti

  1. Nonostante qualche sforzo per approfondire il tema, penso di non avere raggiunto il super-status di “famoso 15% di adulti pensanti che ha scelto di non vaccinarsi, perché ha studiato la questione e si è convinta che questa scelta sia poco sensata ed anche pericolosa.” e così, in previsione anche dell’arrivo di figlia, genero e 3 nipotini dalla Francia, che vivranno un po’ con noi, domani faccio la terza dose di vaccino: mi sento non”beato” ma un pochino più tranquillo, anche se con questi piccoli untorelli sarà saggio usare sempre la mascherina, per evitare anche la semplice influenza, che Ersilia ha preso da loro l’ultima volta che sono venuti.

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    • ne deduco che i tuoi tre nipotini francesi non sono stati vaccinati… almeno loro… 🙂

      per il resto, non propagandare con me la mascherina, perché – come sai – ne sono fanatico; però ricordati sempre che serve più a proteggere gli altri che se stessi.

      peraltro, se dovessi pensare a come collocarti nella mia grossolana classificazione, ti porrei certamente in quel 15% che ha deciso di vaccinarsi, perché ha studiato la questione e si è convinto che questa scelta sia sensata e poco pericolosa. 🙂

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      • Grazie del commento.
        Io ho sempre usato esclusivamente mascherine FFP2 (ora che è possibile: italiane) e credo che esse diano una discreta protezione anche a me. Concordo invece che le chirurgiche, che non ho mai usato, proteggono soprattutto gli altri.
        Comunque ritengo che Ijkijk abbia fatto una osservazione sostanzialmente corretta.
        Il 15% che non si è vaccinato non è costituto principalmente da “adulti pensanti che ha scelto di non vaccinarsi, perché ha studiato la questione” come dice il post.
        Secondo me quel 15% comprende almeno tre sottoinsiemi.
        1) I “contrari antisistema”. Sono quelli che sono comunque contro qualunque “verità” ufficiale, dall’uomo sulla luna (10%), persino alla terra sferica (5%, ma sono probabilmente sempre gli stessi) e comprendono anche buona parte dei manifestanti antivax ed antigreen pass, con atteggiamenti più da tifosi di calcio che da persone “pensanti”, Li ho visti in faccia non solo nei media, ma anche qui a Torino. E non solo sono rumorosi, ma non sono neanche così pochi!
        2) Quelli che hanno “PAURA”. Paura di tutto, non solo del vaccino e quindi assumono un atteggiamento più dilatorio che anti-vax e comunque al momento rientrano ancora nel 15% non vaccinato. Ne conosco almeno un paio personalmente, entrambe donne. Poi quando le maglie del Green-Pass si stringono… accettano di vaccinarsi, perchè la paura per il vaccino viene sostituita da quella per le maglie strette del Green-pass.
        3) Quelli che hanno studiato il problema ed hanno raggiunto una loro conclusione, diversa dalla mia, ma rispettabile. Io ne conosco solo due, dei quali uno sei tu. Secondo me, realisticamente, arrivano a fatica al 5%.
        Dunque classificare tutto il 15% dei non vaccinati come “adulti pensanti” come sembra fare il post mi sembra decisamente improprio e se ci rifletti (p.es. pensando al livello di lettura di libri in Italia, etc.) penso che alla fine concorderai anche tu.
        Come sempre, con simpatia.

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        • credo che tu abbia indiscutibilmente ragione: intendevo dire che mediamente chi decide di non vaccinarsi tende a studiare il problema un po’ di più di chi invece decide di farlo (di questo resto abbastanza convinto). ma, scrivendo in fretta, ho finito per dire quello che giustamente critichi, facendo credere che, secondo me, TUTTI i non vaccinati rientrino nella categoria di chi ha studiato a fondo il problema.
          correggere il testo mi sembrerebbe un po’ ipocrita, voler nascondere un errore; lo lascio com’è, e confido che chi legge il post venga anche ai commenti; anzi, semmai suggerirò di farlo.

          ti do ragione anche nell’individuazione delle diverse sottocategorie; credo soltanto che calcolare un 5% di teste pensanti documentatamente critiche sulla strategia vaccinale sia anche troppo ottimistico.

          c’è però un’altra categoria nel quadro che stiamo tracciando, ma sull’altro versante; e sono quelli che si vaccinano per mera costrizione, razionalmente o anche irrazionalmente convinti del contrario, con la sensazione profonda di subire un abuso, forse il peggiore degli abusi possibili, perché mette in discussione il loro controllo stesso sul proprio corpo.
          chi li risarcirà mai?
          in fondo è un privilegiato abbastanza raro un vecchio pensionato che vive già abbastanza isolato da tempo e che nella solitudine anzi sviluppa più liberamente le proprie vocazioni o le proprie manie, e che può decidere di rinviare la scelta al momento in cui verranno finalmente autorizzati dei vaccini che lo convincono di più.

          grazie dei commenti a te!

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  2. Da noi, vista l’affluenza delle ultime amministrative, di contagi ne fa pochi… 🙂 Ma vedrai che per evitare contatti introdurranno il voto via computer (solo se si ha il super green pass, però). Poi chi perde dirà che i russi hanno truccato il voto. Un divertimento!

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  3. Mah, avrei molto da dire ma approvo sicuramente quel “qualche” nel titolo, perchè i non vaccinati senza pregiudizi veramente informati sono davvero pochi. Io li conosco bene perchè buona parte delle mie conoscenze sono non vaccinati e no-vax. E inoltre frequento diversi gruppi no-vax su telegram (su fb ce ne sono pochissimi) per vedere l’aria che tira da quelle parti.
    E’ un panorama assolutamente desolante. Sono il Qanon de noialtri. Solo per farti un esempio, molti osannano Donald Trump e ne auspicano un ritorno per ristabilire la verità e la giustizia nel mondo…
    Vorrei a questo proposito segnalarti questo articolo dove https://formiche.net/2021/12/censis-terrapiattisti-fusi/

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    • ecco, io semplicemente non credo che i gruppi su telegram o facebook siano realmente rappresentativi della base abbastanza larga dei non vaccinati.
      non nego che nel movimento che scende in piazza ci siano anche le posizioni che dici tu, e anche in posizione dominante, a quel che vedo, ma il rifiuto dei vaccini ha una base ben più larga (e aggiungerei in particolare il rifiuto di quelli ammessi in occidente, perché se fossero stati autorizzati vaccini più tradizionali come quelli cinese o russo, il rifiuto sarebbe stato minore).
      quindi credo che la maggioranza dei non vaccinati sia semplicemente silenziosa (o diciamo pure la maggioranza di noi, visto che neppure io mi sono vaccinato): nella ribalta mediatica finisce chi si agita molto e ha bisogno di visibilità, e anche chi fa più comodo per svalutare il rifiuto, ma in piazza scende solo qualche decina di migliaia di persone, mentre quelli che non si vaccinano sono alcuni milioni.
      se tutti coloro che non si vaccinano condividessero quelle posizioni, sarebbero in grado di far cadere qualunque governo.
      ho preferito quindi fare riferimento alle mie esperienze personali dirette, pur se limitate: conosco diverse persone che non si sono vaccinate, ma nessun no-vax classico; se voglio trovarne qualcuno, devo venire su wordpress e anche i due che ho finora individuato su questa piattaforma, appartengono a tipologie umane ben diverse e comunque più vicine alla mia rappresentazione.

      quanto all’articolo che citi, gli ho dato una scorsa, ma la sua impostazione mi fa inorridire e mi pare un tipico esempio di condizionamento grossolano del pensiero, visto che abbina nella stessa categoria opinioni ben fondate, ma critiche, con altre amenità e stranezze – del tutto minoritarie peraltro.
      pensa te che il 67% degli italiani è convinto di una tesi così irrazionale come questa: il potere reale è concentrato in un gruppo di potenti.
      poi ci sta anche un 6% scarso che crede che la terra è piatta; succede. ma fanno parte della stessa categoria?
      e poi, chissà perché, tra le convinzioni irrazionali da indagare non è stata messa neppure quella che duemila anni fa in Palestina un oscuro predicatore, di cui nessuno storico suo contemporaneo sa nulla, sia risorto dalla morte, peraltro di nascosto. eppure quanta gente ci crede?
      forse almeno quel 33% che in cambio non crede che in Italia il potere reale è concentrato in un gruppo di potenti e che la democrazia sia soltanto una farsa.
      insomma qui pare che soltanto il pensiero anti-conformista sia irrazionale, mentre – amico caro – le forme di superstizione peggiore stanno quasi sempre invece nelle convinzioni più diffuse e meno messe in discussione.

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      • Ammetto che forse la visione che ho io del mov novax sia un po’ troppo catastrofica e che i silenziosi non scendono in piazza – infatti ne conosco anche di questi – ma quando parlo con loro (attivi e silenziosi) avverto una avversione veramente irrazionale. Le obiezioni piu frequenti sono quelle di un qualche conoscente di conoscente che è stato malissimo per il vaccino. Ragionare sui numeri è difficile perche ti obiettano che i numeri sono falsi. E’ chiaro che in tutte queste posizioni c’è un fondo di verità, ma di non vaccinati seriamente dubbiosi e non straconvinti fino ad assumere posizioni ideologiche della loro scelta ne ho conosciuti pochi.
        Poi comunque seguo i loro canali perchè in mezzo a tanto ciarpame qualche notizia importante che non arriva sui media mainstram può sempre capitare.

        L’articolo sull’indagine Censis è veramente fatto male e hai ragione su tutti punti, ma a me vedere che esistono terrapiattisti o negatori dello sbarco sulla luna con percentuali così alte mi fa perdere ogni speranza. Come puoi affrontare un ragionamento obiettivo con chi pensa che nei vaccini ci siano nascosti i microchip?

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        • ammetto di avere una esperienza della vita sociale più limitata della tua, visto che comprende la famiglia allargata e qualche gruppo del piccolo comune dove vivo. anche Roberto nel suo commento rinforza un’opinione simile alla tua; quindi è probabile che la mia visione sia parziale e non la tua.

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