le formule di Flesch e Gulpease: quanto è leggibile il mio blog’ – 232

non si invecchia fino a che ogni giorno ti porta una conoscenza nuova.

la giornata di oggi non è ancora cominciata, ma ha già portato due conoscenze in più:

Henry David Thoreau, della metà dell’Ottocento, il teorico americano della disobbedienza civile, della non violenza e anche della vita nei boschi come modo di recuperare un rapporto autentico con la natura;

e la formula di Flesch, che è un modo di calcolare la leggibilità di un testo scritto.

penso che anche questo tema possa essere interessante per qualcun altro.

. . .

Roberto Vacca ha adattato all’italiano la formula matematica che Flesch aveva inventato per l’inglese; ed è ovvio che dovesse farlo, le due lingue sono diverse.

c’è un modo di calcolare la leggibilità (F) in base al numero medio di sillabe per 100 parole (S) e al numero medio di parole per frase (P).

la formula è questa: F = 217 – S * 1,3 – P * 0,6.

ovviamente sono molto curioso di applicarla al mio blog. e infatti provo a calcolarla subito, e la applico a questo post per la parte scritta finora.

preciso però che per frase non intenderò strettamente il testo scritto fra due punti; mi accontenterò di calcolare unità di senso compiute sintatticamente, anche se separate anche soltanto da altri segni di interpunzione.

. . .

finora qui sopra ho scritto 196 parole; il calcolo me lo ha fatto LibreOffice Writer; le sillabe sono 387 (queste invece le ho dovute calcolare io…): quindi S è pari a 197.

quanto al numero delle frasi, è di 14; il numero delle parole lo abbiamo già visto e quindi P è pari a 14,07.

ne uscirebbe questo calcolo: 217 – 257 – 8 = – 48.

. . .

ora vi è una tabella per l’indice di leggibilità, e provo a ricopiarla:

IndiceLivello scolasticoNote
100.00-90.00Scuola primariaMolto semplice da leggere e facile da capire per un bambino di undici anni.
90.0–80.0Secondaria di primo gradoFacile da leggere. Al livello di una conversazione semplice.
80.0–70.0Secondaria di primo gradoAbbastanza semplice.
70.0–60.0Secondaria di secondo gradoLinguaggio di base. Facilmente compreso da ragazzi tra 13 e 15 anni.
60.0–50.0Secondaria di secondo gradoAbbastanza difficile da leggere.
50.0–30.0UniversitàDifficile da leggere.
30.0–0.0Post laureaMolto difficile da leggere. Compreso al meglio da laureati.

come si vede, il testo è più leggibile quanto più l’indice che risulta è più alto; il livello di difficoltà massima previsto è l’ultimo, da 30 a 0, e ha come lettore ideale chi ha fatto corsi post-laurea.

. . .

io ho un indice di difficoltà di lettura di – 48 addirittura; sono del tutto fuori tabella.

e pensare che ho anche cercato di barare: ho spezzato qua e là le frasi sforzandomi, proprio come ho fatto adesso.

ma devo avere sbagliato qualcosa.

. . .

allora provo con un altro indice per calcolare la leggibilità di un testo, quello di Gulpease.

lo trovate qui: http://host.uniroma3.it/docenti/margottini/doc/leggibilit%E0.pdf.

ecco questa seconda formula: Facilità di lettura = 89 – LP/10+FR*3
LP= lettere per 100/totale parole
FR= frasi per 100/totale parole

applichiamola allora a quella stessa parte di testo: il numero di lettere per 100 parole è esattamente di 500; quanto alle frasi sono 9: pertanto il mio indice, calcolato da me, è di 89-50-9, cioè di 30.

ma qui le cose vanno molto meglio, perché proseguo con un programma che calcola l’indice automaticamente, e arriva a un risultato diverso dal mio: https://farfalla-project.org/readability_static/

qui il mio indice finale è invece di 57. il che significa che la lettura di quel mio pezzo è piuttosto difficile per chi ha la licenza elementare (può accostare senza difficoltà testi con punteggio da 100 a 80), un po’ difficile per chi ha le licenza media (legge facilmente testi con punteggi fino a 60); e del tutto accessibile invece per chi ha un diploma di scuola superiore, che arriva senza difficoltà a testi con punteggio discendente fino a 40.

mi sento un poco meglio, anche se rimane aperta una domanda, che non farò, ma che lascio immaginare.

. . .

per curiosità ho applicato il programma ai miei ultimi commentatori. ecco i risultati:

ijkijk: 57 – esattamente come me;

francesca donna: 65;

giomag59: 60;

fla: tra 58 e 61, a seconda del commento;

gaberricci: 80.

però nei commenti vado un po’ peggio, quanto a leggibilità: uno preso a caso mi dà 52.

come si vede, i miei lettori ed io siamo dentro la stessa fascia, con la sola eccezione di gaberricci, molto più leggibile di tutti (eppure non si direbbe, per la complessità della sua scrittura); vado quindi a verificare il suo indice blog: è …

ragazzi, qui è saltata internet di nuovo…

34 commenti

  1. “Il pittrore, padroneggiato da un incalzante raptus «di del dal col affioriccio ganolsi
    coscienziamo la simi-leguarsi. Recusia estemesica! Altrinon si memocherebbe il persuo stisse in
    corisadicone elibuttorro. Ziano che diman-nuce lo qualitare rumelettico di sabirespo padronò. E sonfio
    tezio e stampo egualiterebbero nello Squittinna il trilismo scernosti d’ancomacona percussi. Tambron
    tambron, quilera dovressimo, ghiendola namicadi coi tuffro fulcrosi, quantano, sul gicla d’nogiche i
    metazioni, gosibarre, che piò levapo si su predomioranzabelusmetico, rifè comerizzando per rerare la
    biffetta posca o pisca.”

    Il testo di Buzzati dal racconto “il critico d’arte” dà 69 di leggibilità. Trai tu le conclusioni.

    Piace a 1 persona

    • ottimo esperimento, e risolutivo. le mie conclusioni sono che questi indici sono estremamente grossolani e in realtà non misurano niente.

      io ne ho fatto un altro, e non può essere che una mia traduzione di Catullo abbia un indice di leggibilità di 100, cioè il massimo delle leggibilità in assoluto, dato che alla fine sono pur sempre io che scrivo, e se bastasse andare a capo per i versi per diventare leggibili, dovremmo metterci tutti a scrivere poesie.

      Piace a 1 persona

      • Non mi stupisce che questo indice nasca in America per la Marina quindi per un utilizzo militare. Gli americani amano gli indici, semplificano la vita e permettono di stilare subito classifiche incontestabili. Ho letto da qualche parte che gli americani preferirebbero il basket al calcio perchè si presta molto meglio ad una riduzione in numeri delle prestazioni delle squadre e dei giocatori.
        Nel mio prossimo numero di “stupori felini” tratterò qualcosa di simile.

        Piace a 1 persona

        • ecco, bravissimo! hai azzeccato la diagnosi: è un indice nato in questo ambiente militare (non lo sapevo), probabilmente per gestire il problema che il 25% della truppa negli USA è come se fosse strutturalmente analfabeta, anche se non risulta tale ufficialmente, cioè in pratica è incapace di leggere correntemente e soprattutto di capire anche istruzioni molto semplici.

          non son indici certo adatti ad analizzare la leggibilità di testi di natura diversa, come quelli dei blog: salvo forse quelli di certi blog di cucina, che presentano delle ricette…, ahah

          dovrò scusarmi con i miei lettori di avergli fatto perdere tempo ed energie mentali, temo…

          "Mi piace"

  2. Mauro ho combinato uno dei miei soliti pasticci.
    Non volevo fare così, mi pareva pubblico, invece addirittura con l’invito. Scrivo come e cosa mi viene in mente. Non ho un progetto neppure piccolo.
    Non so se riesco a sistemare. Ci provo.
    Grazie di avermi avvertito. Buona notte

    "Mi piace"

    • pensavo lo avessi fatto apposta 🙂 : all’inizio il tuo blog era normalmente accessibile.

      credo che tu debba andare sulla colonna Il tuo sito, aprendola in alto nella barra nera a sinistra, da lì su Impostazioni e poi lì dentro cambiare da Privato a Pubblico.

      però non sono sicuro: vediamo se funziona.

      buona giornata.

      "Mi piace"

    • ma no! però credo che si scriva per essere letti, anche; e quindi è importante risultare leggibili.

      per quanto mi riguarda, in realtà, scrivo soprattutto per dare forma compiuta e più organizzata a quel che penso; e tuttavia ritengo che il dialogo sia uno strumento importante per migliorare le proprie idee.
      però la premessa del dialogo è la lettura; non è detto che ti legge poi ti commenti anche, ma certamente, se non ti legge, neppure ti commenta, e dunque il pensiero rimane senza quel contraddittorio dialettico che lo fa procedere.

      oddio, forse mi devo correggere: ce n’è di gente che ti commenta senza averti letto, ce n’è una sfanga, guarda…, anzi pare che sia diventata proprio una moda ormai.

      e grazie del commento a post indubbiamente letto, ecco.

      Piace a 1 persona

    • a proposito, l’indice dl tuo ultimo post è 70: molto buono.

      quanto al commento, ha un incredibile indice di 100: qui sopra sei la leggibilità fatta persona e può capirti anche un bambino di tre anni.

      dovremmo sapere scrivere tutti come te. 😉

      "Mi piace"

  3. Test fatto . Totale parole 248, punteggio 77 .
    Ho raccontato la mia giornata odierna al campeggio, compresi gli extra.
    Tutto bene.🐞. Auto in officina ritirata, me hanno data una per fare gli spostamenti necessari. Sono stati gentilissimi. Il conto era salato in modo giusto.
    Ho fatto i miei giri in acqua salata, ogni volta mi sento meglio .
    Quanto mi fa bene. Ho lasciato al mare pure il caos, direi notevole. Dalle 2 alle 6 del pomeriggio dei vicini . C’erano un po di bottiglie per istare piu allegri .A una certa ora, mi e venuto spontaneo,alzare il tendone “della privacy” e di chietere, a gran voce ,di abbassare un pò, il volume della musica.. Non riuscivo a sentire le telefonate nè a rispondere. Mi ero già chiusa nei miei 18 metri quadrati . Poi m’ero stancata. Era tutto fuori misura di molto. Ahhhahhh , dopo si sono scusati ,ed io molto gentilmente, ho buttato il mio braccio in avanti 😂 😍.
    Mauro,tutto sommato mi sono anche divertita. Spero che domani accadrà altro.

    "Mi piace"

    • allora, complimenti: in leggibilità hai battuto quasi tutti, tranne gaberrrici.

      non sono riuscito ad arrivare al tuo blog, stavolta: lo sai che lo hai reso privato e che leggerlo adesso serve un invito? – così si fa, in fondo mi piace l’idea… 🙂

      Piace a 1 persona

        • hai fatto una verifica tu con qualche post del blog?
          ma guarda che i punteggi sono crescenti: quanto più sei leggibile, tanto più il punteggio è alto. non ho provato con Moccia, ma credo arriverebbe a 100!
          anche a me pare chiaro che tu sei più leggibile di me: tre punti di dislivello a tuo favore, secondo me, sono davvero pochi!

          Piace a 1 persona

            • il dubbio che non siano molto significativi è venuto anche a me; non avevo pensato di introdurre la variabile argomento, però: penso che sia incompatibile con un calcolo automatico.

              un’altra osservazione è che l’indice varia per la stessa persona, e anche molto, a seconda del testo che si esamina – ma questo può essere considerato naturale: non scriviamo sempre usando lo stesso livello di difficoltà. ad esempio, questo commento, fino alla riga precedente ha un indice di 64, cioè è adatto ad un lettore che ha fatto la scuola superiore; ma se ci aggiungo anche questo capoverso, l’indice diventa 63.

              invece l’articolo di apertura di oggi di Vallesabbianews, che racconta di 4 patenti ritirate nel weekend per tasso alcoolico, ha un indice di 51, cioè è molto meno leggibile del mio commento. ahah.

              che però, integrato, anche di questa parte, ha adesso un indice di 59: insomma, più allungo il commento, meno diventa leggibile, pare. tutto buonsenso, alla fine…

              Piace a 1 persona

                • ottima idea, non mi era venuta in mente: per l’ultimo il punteggio è 61, quindi appena 4 punti meglio del post.

                  ma a questo punto faccio di meglio, ho inserito nel calcolatore dell’indice il testo della mia traduzione di Catullo del post 217 (ma puoi farlo facilmente anche tu per tuo conto, se clicchi sul secondo link del post).

                  qui il risultato è decisamente sconvolgente, dato che il punteggio è di 92, cioè una leggibilità altissima, quasi per semi-analfabeti, ahah.

                  ma credo che questo dipende dal fatto che il calcolatore interpreta i versi come frasi staccate; infatti se elimino gli a capo dei versi il punteggio diventa addirittura di 53, cioè la leggibilità è inferiore al solito (in barba anche a Catullo! che non se lo merita proprio).

                  ecco una cosa che già sospettavo: l’andare frequentemente a capo aumenta la leggibilità e dunque forse anche spiega perché l’a capo sia uno degli strumenti fondamentali della poesia, visto che induce a un rallentamento della lettura.

                  Piace a 1 persona

  4. Ho paura di applicare questi punteggi ai miei articoli :-). Sembrano prodotti apposta per dire che scrivo complicato, visto che uso spesso avverbi (tante sillabe) e che discendo nelle subordinate (tante parole per frase)… ma sapevo da tempo di essere uno scrittore poco digeribile.

    Piace a 1 persona

    • ti sbagli: risulti sempre il più leggibile di tutti, non solo nei commenti, ma anche nel blog; infatti hai il punteggio di leggibilità più alto di tutti, e anche nettamente.
      sono stato malizioso nel lasciare il punteggio in sospeso… 🙂
      sincerità per sincerità, non me lo spiego proprio… ahaha.

      Piace a 1 persona

        • per sfizio ho inserito nella finestra per il calcolo automatico un tuo post precedente:
          stavolta sei arrivato ad un più umano 60, in linea col punteggio medio, più o meno, di noi blogger:
          come giomag59 e tre punti più leggibile di me
          (e a questo neppure mi rassegno…., ahah)

          "Mi piace"

            • qui parlo per me, dato che la tua osservazione la sento rivolta anche a me: diciamo che, se uno scrive su un blog, sta più o meno parlando al telefono, al giorno d’oggi, e quindi non può pensare di avere un’audience di consistenza televisiva.
              il numero dei lettori non misura l’interesse di quel che si scrive, ma la capacità di penetrazione dello strumento che si usa.
              a meno che non si dimostri che qualcun altro ha degli indici di lettura radicalmente diversi.

              poi, per finire di rigirare il coltello nella piaga, qualcuno che li ha effettivamente c’è, anche se poi non di molto più consistenti: io però guardo quello che scrivono e non sono interessato a scrivere in quel modo.

              forse il ragionamento può valere anche per te, immagino.

              "Mi piace"

              • Non saprei. Sull’essere letto ho un po’ un atteggiamento ambivalente: essenzialmente io scrivo perché ne sento il bisogno, ma d’altro canto non avrei iniziato a tenere un blog se non avessi voluto che altri mi leggessero. Questo, però, vorrei che accadesse per quello che scrivo, non per le mie capacità “pubblicitarie”: ed in fin dei conti io penso che sia meglio essere letto spesso da un piccolo pubblico, che ogni tanto da uno grande. Non so, questa mattina mi sembra di non riuscire ad essere molto chiaro:-).

                "Mi piace"

                • invece sei chiarissimo (e non verifico l’indice di leggibilità del tuo commento, eheh), forse anche soltanto perché la penso anche io allo stesso modo.

                  mettiamola così: scriviamo perché ci piace, cioè ci piace pensare di essere capiti; lo facciamo per noi stessi, ma poi abbiamo anche bisogno del riscontro di chi ci legge e dimostra di sapere interloquire con noi; naturalmente ci dispiace se sono pochi, ma se pensassimo meglio potremmo capire che, se fossero molti di più, come vorremmo, l’interazione perderebbe di qualità.

                  per questo chi si preoccupa troppo della promozione pubblicitaria del proprio blog in realtà sta lavorando contro una interazione di spessore e forse non la cerca.

                  buona giornata.

                  "Mi piace"

  5. Ormai siamo nelle mani della grande finanza e noi non contiamo un ca….o ! Come diceva Alberto Sordi, nel personaggio famosissimo.Il Marchese del Grillo. E rido per non piangere . Sono tutti convinti, questa è la grande vittoria strategica del nuovo ordine mondiale E io non ci sto cerco il mio angolo di pace. Non è semplice. .Non ho fatto il test .Lo farò dopo aver camminato nell’ acqua .della riviera tra i sassi. Mi fermo quando l’acqua,mi arriva al petto e vado avanti e indietro restando alla medesima distanza dalla riva. Se avessi potuto avrei scelto di nuotare e camminare per boschi. Verso Anterselva . Riprenderò a nuotare. La mattina alle 6 sono già in acqua. La sera quando tutti tornano io parto.La mia è la stessa ora dei pescatori Sono in un campeggio che passa per
    un due stelle. Non ne ha nemmeno una e l’ ho scelto dopo averlo osservato direttamente. Vivere con saggezza ormai è un obbligo Qui è tutto molto spartano.. Quanto basta. A settembre per motivi personali sarò A Rasun, fuori dal paesino. Vicino Dobbiaco. Mi arrangerò,con un po’ di prudenza ,conto di non rompermi altri pezzi. Il rapporto intimo con la natura mi stimola tanto sono sola ora e lo sarò in montagna. Non isolata esagerazione che non posso permettermi. .Cosi sperimento e tiro fuori il meglio Va bene ho la consapevolezza di me niente grilli in testa .Poi seppure la mente vaghi il fisico no. Barcollo ma non mollo..Ho sempre scelto un po’così ,ma ora ho tempo. Voglio impiegarlo a modo mio.. “Mater artium necessitas” !
    Grazie Mauro di aver arricchito la mia chiave di violino, con pagine di spartito interessanti. È un piacere leggere e alcuni bravi blogger.
    Ciao 🐞😘

    "Mi piace"

      • È vero ho evitato infine il test e non per mia scelta. Proprio non si apre il link. Ahhhahh. Per colpa di “un insolito destino” rimando.Putain de merde! Si è aperto il primo, di Unitre Roma.
        Eh no adesso vado
        Fossi in te non mi preoccuperei e non voglio screditare alcun test serio. Sono molti in realtà attendibili, che io sappia, comunque sinceramente ti dico volutamente ho deviato il tema. I test danno risultati molto parziali e bisogna farne a iosa
        Sono rimasta a Thoreau e al capitano Jhon Brown.
        Grazie di cuore aver guardato il mio tentativo di blog

        "Mi piace"

Lascia un commento