Morra, la Santelli e l’antimafia: chiedo aiuto – 491

io non so se valga più la pena di occuparsi della minuta cronaca politica per sotto-sviluppati mentali di cui sono infarciti i nostri media, ma la vicenda tuttora in corso di Morra, il presidente della Commissione parlamentare antimafia, supera ogni mia capacità di comprensione e credo anche di immaginazione.

viene arrestato il presidente del Consiglio Regionale della Calabria, fatto eleggere da Forza Italia nonostante fosse stato già segnalato tra gli impresentabili; e lo arrestano con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico mafioso perché pensano che abbia aiutato la cosca Grande Aracri a costituire una società per la distribuzione di prodotti medicinali e sia stato ricambiato con il sostegno alle elezioni regionali del 2014.

una cosetta da niente, vero?, in una Regione commissariata più volte proprio per la totale inefficienza in campo sanitario, e commissariata da questo governo e dal precedente (Salvini ministro dell’Interno!) con persone la cui assoluta incompetenza è emersa alla luce del sole in un modo tragico, se non fosse anche grottesco; al punto che, per provare a venirne fuori, si ricorre a Gino Strada, uno che gli ospedali finora andava a costruirli nel Terzo Mondo e nelle zone di guerra.

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qualcuno pensa allora di intervistare il presidente della Commissione antimafia, e lui dice il minimo indispensabile sulla situazione; l’audio integrale è qui.

blob:https://video.huffingtonpost.it/e305ebc4-a5ac-4900-8107-994f133225f5

a questo punto l’esercito dei professionisti della distrazione di massa, a torto chiamati giornalisti, che deve cancellare dalla testa della gente il fatto enorme di quell’arresto, si scatena su una frasetta incidentale che Morra dedica alla presidente della Regione, Santelli, candidata sempre da Forza Italia e fatta eleggere, nonostante si sapesse che era gravemente malata di un cancro, che infatti l’ha stroncata e costringe oggi a nuove elezioni.

così funziona l’informazione: la vera notizia diventa che Morra ha infangato la Santelli, povera morta.

ha detto Morra: “Era noto a tutti che la presidente della Calabria Santelli fosse una grave malata oncologica. Umanamente ho sempre rispettato la defunta Santelli, politicamente c’era un abisso. Se però ai calabresi questo è piaciuto, è la democrazia, ognuno dev’essere responsabile delle proprie scelte: hai sbagliato, nessuno ti deve aiutare, perché sei grande e grosso”.

sono dichiarazioni un po’ vaghe, come succede nel parlare a braccio, ma qualcuno saprebbe dirmi dove sta l’offesa alla memoria della Santelli? la critica a me pare tutta a Forza Italia, che l’ha candidata, non a lei, e soprattutto ai calabresi.

ma forse il vero delitto di Morra è appunto di avere aggiunto poco dopo quello che molti pensano: che la Calabria è irrecuperabile.

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Salvini, da che pulpito!, ha parlato di parole vomitevoli; si è subito aggiunto al coro il vice della Santelli, Spirlì, che ne esercita attualmente le funzioni, in via provvisoria, quello diventato famoso – in una campagna di sdegno da cretini, analoga, ma rovesciata -, per avere detto: Per poter dire negro io parlo calabrese e dico ‘mamma passa u nigru’ e sapendo che in dialetto calabrese ‘u nigru’ è ‘u nigru e non c’è altro modo per dirlo. Così come nessuno può venirmi a dire che non posso utilizzare la parola ‘ricchione’ perché sei omofobo. Io lo dico e guai a chi me lo vuole impedire! Per cui “dirò ‘negro’ e ‘frocio’ fino all’ultimo dei miei giorni; libera opinione in uno che peraltro ha reso pubblica la sua omosessualità, figurarsi.

ma perfino nei 5Stelle c’è chi ha criticato Morra con toni sdegnati; giuro, io non riesco più a capirci una mazza.

non lo faccio per finta: davvero, qualcuno sa spiegarmi dov’è il terribile errore di Morra?

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invece io penso che questo sia invece tutto uno sdegno per deficienti, che ha lo scopo di nascondere il fatto che Forza Italia è un partito di delinquenti, a cominciare dal suo fondatore – ma ora si decide ad appoggiare il governo, visto che questo gli offre uno scudo per mantenere Mediaset, con la scusa dell’interesse nazionale.

come se la proprietà di Mediaset avesse qualcosa a che fare con questo; anzi, personalmente penso che, se dovesse controllarla uno straniero, forse certe manipolazioni politiche dell’opinione pubblica diminuirebbero.

e dunque non si può più parlare male di lui, di Forza Italia o di Mediaset, che sono una cosa sola.

questo lo capisco, sono nato ben prima dell’altroieri.

ma, perdio, non c’è qualche modo meno idiota di fare propaganda? oppure dobbiamo pensare che gli italiani sono oramai un popolo di dementi, politicamente parlando, e si lasciano manovrare da questi giochini puerili?

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anzi: colgo l’occasione per dire una cosa che mi sta sul gozzo da tempo: quando un esponente politico così importante viene coinvolto in episodi di malaffare e corruzione politica, una volta provata definitivamente l’accusa, non dico di fucilarlo, come si faceva in Cina fino a non poco tempo fa, ma non sarebbe giusto pensare a mettere fuorilegge quel partito politico che era complice dell’azione delittuosa?

risorgerà sotto altro nome? probabile: ma stabiliamo allora la perdita dei diritti politici per i dirigenti di quel partito.

introduciamo almeno un principio di responsabilità politica collettiva: se tu candidi un mafioso e questo viene condannato, come organizzazione politica ti assumi la responsabilità di un errore così fondamentale che logicamente ti vieta di continuare a svolgere azione politica: ma non solo al tuo nome astratto, anche ai tuoi dirigenti che si sono resi complici.

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però se sono io oramai, che non capisco più il presente come un garibaldino rincoglionito al tempo del trasformismo di Depretis, e Morra ha davvero offeso la Santelli, e Berlusconi è un padre della patria, ora che per qualche settimana e fino a che gli conviene appoggia un governo che non ha più una linea politica, c’è qualcuno che gentilmente me lo spiega?

4 commenti

  1. E chi te lo può spiegare caro Mauro?
    Morra avrebbe fatto bene a tacere non perché ha detto cose non vere, ma perché avrebbe dovuto saper bene che sarebbero state strumentalizzate da questa manica di delinquenti e sciacalli.
    La Calabria è irrecuperabile, come diceva il povero Bocca di Napoli non senza ragione, ma purtroppo intanto ha calabresizzato e ndranghetizzato tutta Italia (qualcuno magari mi darà del razzista, non credo possano farlo i calabresi onesti).
    Le manovre di avvicinamento, tramite Renzi, partono da lontano e cioè da quando si sono iniziati a sentire il profumo dei miliardi europei; mi auguri che se questo dovesse avvenire il governo salti il giorno seguente e sparisca nelle latrine della storia.
    in quanto alle impiccagioni nei campi di calcio come in Cina mi vedi buon sostenitore, così come della perdita dei diritti civili di chi ha fatto eleggere quei delinquenti, dato che prendere gli elettori è purtroppo difficile.
    Buona serata…

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    • di quel che dici non condivido soltanto la fucilazione dei corrotti, preferisco i lavori forzati – ma sono contro la Costituzione anche loro. 🙂
      però, un momento: se il lavoro nobilita l’uomo e la Repubblica è fondata sul lavoro, che cosa ci sarebbe di male se anche i carcerati lavorano?
      sono comunque contento di leggere la proposta nel tuo commento, perché la sento come un segno di recuperata salute, ahah.
      buona nottata, oramai, anche a te.

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    • ah, dimenticavo: veramente Renzi e Berlusconi sono stati culo e camicia da sempre, e ben prima che il primo andasse al governo: già da sindaco di Firenze si recò ad Arcore a dialogare non si sa bene su cosa, e il suo governo non nacque dal patto del Nazareno?

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