continua la corrispondenza tra i dati dei morti da covid 2020 e 2021, così stretta da diventare oramai impressionante, considerando quante e quali differenze vi sono tra le due situazioni e il massiccio progredire della campagna vaccinale.
ed è frustrata per ora la mia attesa che i dati 2021 segnino una decisa svolta: anzi, sta diventando lunga e snervante, se non altro perché prevedevo che gli effetti dei vaccini mi avrebbero consentito di chiudere abbastanza in fretta questa rubrica giornaliera, che invece si sta trascinando oltre le attese.
anzi, quanto al confronto del numero dei morti, continua addirittura il lieve rimbalzo a sfavore del 2021:
16 giugno 2020: morti di Covid: 36
16 giugno 2021: morti di Covid: 52
i media dicono che la colpa è di chi non si è vaccinato; ma quanti sono allora i non vaccinati; felice comunque al momento di non contribuire…
la media degli ultimi sette giorni, con oggi, continua a vedere un lieve vantaggio del 2020 sul 2021, ma continua, fortunatamente, la tendenza al calo, cone l’anno scorso:
2020: totale dei morti degli ultimi 7 giorni 364; media : 52,0
2021: totale dei morti degli ultimi 7 giorni 386; media: 55,1
con più ansia del totale azzeramento del numero dei morti attendo in realtà che si approfitti del momento favorevole per impiantare un serio sistema di tracciamento dei contagi, ora che i numeri via via più ridotti lo rendono possibile, e che si impongano tempestive quarantene agli infetti e a chi è entrato in contatto con loro.
resto infatti convinto, come il Crisanti di una volta, che sia questa la via maestra della lotta al virus.
ma so anche di sognare e l’Italia non sarà mai la Cina.
del resto, se abbiamo un ministro della salute che si chiama Speranza, un motivo ci sarà e non per nulla, fino a febbraio, il nostro capo del governo era Conte e credeva a Padre Pio.
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per alleggerire la noia mia e dei pochi lettori di questa rubrica, allargo un poco lo sguardo e oggi vorrei dire qualcosa sul filmato diffuso da SkyNews Australia sul laboratorio di Wuhan.
si tratta alla fin fine di pochissime ed enfatizzate immagini che sarebbero ricavate da un documentario cinese del 2017 sulle ricerche del laboratorio di Wuhan; noi non possiamo valutare questa affermazione, però può apparire plausibile.
però non vengono risparmiate manipolazioni evidenti e grottesche, come questo montaggio della foto di un pipistrello sovrapposto all’immagine della direttrice del laboratorio e questo permette di definire certamente come strumentale questo presunto documentario sul fatto.

eppure la forza di suggestione EMOTIVA di una comunicazione per immagini è tale, sul nostro cervello, che nessuna convinzione razionale riesce ad impedirla.
questo sanno bene gli specialisti della manipolazione, ma non sanno bene gli utenti, che vivono nell’illusione di poterne andare indenni, visto che loro sanno bene diffidarne razionalmente.
e sia detto una volta per tutte a coloro che continuano a farsi manipolare nella convinzione arrogante di potere sottrarsi ai condizionamenti emotivi.
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l’unica cosa certamente vera di questo rilancio è quanto viene detto all’inizio del filmato originale dell’emittente australiana: https://www.open.online/2021/06/14/coronavirus-immagini-sky-news-australia-provano-presenza-pipistrelli-vivi-laboratorio-wuhan-video/
la questione è oramai nelle mani dei servizi segreti, che è come dire che ogni possibilità di verità sfuma: ci ricordiamo bene i reportage sulle armi di distruzione di massa di Saddam Hussein dopo l’11 settembre, vero?
tuttavia cerco ugualmente di ricavare qualcosa da questa specie di informazioni, ben consapevole di poter sbagliare.
1. L’istituto di Wuhan ha ricevuto circa 600.000 dollari in sovvenzioni dal governo degli Stati Uniti, attraverso un’organizzazione no profit americana chiamata EcoHealth Alliance.
2. Il National Institutes of Health americano ha negato di aver mai approvato finanziamenti destinati alla EcoHealth Alliance destinati al finanziamento di ricerche sul guadagno di funzione sui coronavirus, per renderli più infettivi o letali: notare bene: non nega di averlo finanziato, nega di averlo finanziato a questo scopo; quindi ributta la responsabilità di eventuali ricerche di questo tipo su EcoHealth Alliance.
3. Il presidente di EcoHealth Alliance, Peter Daszak, è uno zoologo membro del gruppo dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità inviato in Cina per investigare sull’origine del Coronavirus: è un’incredibile conflitto di interessi, le indagini sono affidate ad uno dei sospettati (sembra la Commissione Warren sull’assassinio di Knnedy).
4. Daszak su twitter ha ostinatamente negato che nel laboratorio di Wuhan ci fossero pipistrelli vivi: “Nessun pipistrello è stato inviato al laboratorio di Wuhan per l’analisi genetica dei virus raccolti sul campo. Non è così che funziona questa scienza. Raccogliamo campioni presi dai pipistrelli e li inviamo al laboratorio. Ma RILASCIAMO i pipistrelli vivi, dove li abbiamo catturati. Questa è una teoria della cospirazione ampiamente diffusa. Si cerca di descrivere falsamente il nostro lavoro e quello dei laboratori con i quali ho collaborato per 15 anni […] Non ci sono pipistrelli vivi o morti in quel laboratorio. Non ci sono prove da nessuna parte che ciò sia accaduto. È un errore e spero venga corretto.”; ora risulterebbe smentito: non lo sapeva oppure mente sapendo di mentire? e se la risposta è la seconda che ho detto, perché lo fa?
5. a precise contestazioni e domande, il Dr. Daszak si è ricordato, in un altro tweet, che la commissione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nella sua recente visita in Cina, non ha mai chiesto all’istituto se ospitavano pipistrelli.
6. Un servizio del New York Times afferma che già nel 2017 la dott.ssa Shi e i suoi colleghi del laboratorio di Wuhan hanno pubblicato un rapporto su un esperimento “in cui hanno creato nuovi coronavirus ibridi di pipistrello mescolando e abbinando parti diversi di quelli esistenti, incluso almeno uno che era quasi trasmissibile agli esseri umani, al fine di studiare la loro capacità di infettare e replicarsi nelle cellule umane”. si trattava però, a quanto capisco, di ricerche relative al virus della SARS.
7. La dott. Shi Zengli, la “Bat Woman” che dirige il laboratorio di Wuhan, raggiunta telefonicamente dal quotidiano americano, ha negato di avere condotto i cosiddetti esperimenti di GOF, “Gain of Function – guadagno di funzione”, in cui gli scienziati aumentano la forza di un virus per studiarne meglio gli effetti sugli ospiti. “Il mio laboratorio non ha mai condotto o collaborato alla conduzione di esperimenti di GOF che migliorano la virulenza dei virus”, ha risposto al NYT in una mail. i suoi esperimenti differivano da questi poiché non cercavano di rendere un virus più pericoloso, ma stavano invece soltanto cercando di capire come il virus potesse saltare da una specie animale all’altra. “Come diavolo posso offrire prove per qualcosa in cui non ci sono prove? Non so come il mondo sia arrivato fino a questo punto, versando costantemente fango su uno scienziato innocente”. e tuttavia questa autodifesa sa molto si sottile distinzione terminologica non del tutto chiara.
8. La dottoressa Zhengli è un simbolo del progresso scientifico della Cina, in prima linea nella ricerca sui virus emergenti, guidando personalmente spedizioni nelle caverne per raccogliere campioni da pipistrelli e guano, per capire come i virus passano dagli animali agli umani e nel 2019, è stata tra i 109 scienziati ammessi all’American Academy of Microbiology per i suoi contributi.
9. L’Istituto di virologia di Wuhan impiega quasi 300 persone ed uno dei due soli laboratori cinesi a cui è stata assegnata la massima categoria di sicurezza, il livello di biosicurezza 4. I laboratori di massima sicurezza di tipo BSL-4 hanno regole rigide sul filtraggio e il trattamento delle acque reflue prima del loro smaltimento e tutti i ricercatori sono tenuti cambiare vestiti e fare la doccia prima e dopo l’uso delle strutture. Ma il primo laboratorio del genere costruito in Giappone, nel 1981, è stato funestato da ricorrenti problemi di sicurezza e allarmi sul mancato contenimento e fuga di agenti patogeni molto pericolosi. La sua costruzione fa parte di un piano che prevede la realizzazione di altri laboratori simili, tra i cinque e sette, in Cina entro il 2025. Richard Ebright, un biologo molecolare americano ha ricordato come “sia ormai acclarato che Il virus della SARS è sfuggito dalle strutture di contenimento di alto livello in Cina più volte”.
10. ma se il virus del Covid era già presente in Italia del nord a ottobre 2019 e negli scarichi fognari di Barcellona addirittura nella primavera di quell’anno, siamo sicuri di essere sulla pista giusta?
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un conto è dubitare che il virus abbia potuto avere un’origine in ricerche di laboratorio, un conto è dare per scontato che queste ricerche si svolgevano proprio a Wuhan soltanto perché in quel laboratorio lo hanno individuato per primi, evidentemente perché erano i più preparati a farlo.
questo abbinamento improprio sa veramente di caccia all’untore.
e qualcuno pensa davvero di cavarsela accusando la Cina in particolare per le ricerche condotte in un laboratorio costruito dalla Francia e con finanziamenti del governo USA?
se si dovesse mettere sul banco degli imputati qualcuno, sarebbe la scienza cinese oppure la scienza internazionale?
che conduce esperimenti condivisi a livello mondiale, naturalmente esclusivamente a fin di bene.